Lโitaliano, lingua ricca di sfumature, nasconde il rischio di errori perchรฉ affronta costantemente il confronto tra regole grammaticali consolidate e lโuso effettivo. Una questione particolarmente complessa รจ quella dei pronomi personali complemento, soprattutto lui, lei, loro, usati spesso come soggetti, anche se la grammatica tradizionale li riserva al complemento. Per comprendere questa intricata dinamica, lโanalisi offerta dallโAccademia della Crusca risulta fondamentale, infatti, per chi volesse approfondire l’argomento ecco qua il link della bella e chiara spiegazione di dell’accademico Francesco Sabatini: “Egli e lui soggetto”
Pronomi complemento e soggetto: una distinzione antica che ancora oggi ci fa commettere errori
Nella grammatica normativa, lui, lei, loro sono pronomi personali complemento, impiegati per sostituire il nome in relazioni indirette:
Ho parlato con lui.
Il libro รจ per lei.
Uscirรฒ con loro.
Come soggetti, le forme corrette sarebbero egli, ella, esso, essa, essi, esse. Esempio:
Egli รจ partito presto.
Ella ha ricevuto il premio.
Tuttavia, giร dal โ300, forme come lui, lei cominciarono a emergere anche in funzione di soggetto, influenzate dallโevoluzione della lingua viva. Questo uso si consolidรฒ durante il โ400 e nel tempo divenne una consuetudine del parlato quotidiano, sopravvivendo alle critiche dei grammatici rinascimentali, come Fortunio e Bembo, che lo ritenevano un errore derivante dalla scorretta traduzione delle strutture latine.
Lโintervento di Manzoni: un punto di svolta
La svolta significativa si ebbe nellโ800 grazie ad Alessandro Manzoni. Con la revisione dei Promessi Sposi nel 1840, Manzoni rese popolari le forme lui, lei, loro come soggetti, spianando la strada a un uso piรน naturale e vicino al parlato fiorentino. Ad esempio, nella versione definitiva del romanzo, troviamo:
Lui disse che sarebbe andato.
L’innovazione manzoniana portรฒ alcune grammatiche a considerare accettabili le forme complemento come soggetti in contesti informali o colloquiali, delineando perรฒ situazioni specifiche in cui rimane necessario lโuso delle forme soggetto.
La spiegazione linguistica moderna: soggetto-tema e soggetto-rema
Lโuso di lui, lei e loro come soggetti puรฒ essere spiegato attraverso due principi della comunicazione linguistica:
Soggetto come tema:
Il pronome svolge una doppia funzione, rappresentando non solo il soggetto della frase, ma anche il โtemaโ dellโenunciato, ossia lโelemento di cui si parla. ร come se implicitamente si dicesse per quanto riguarda lui, parte. Questo si verifica spesso con rafforzativi come anche, proprio, nemmeno:
Anche lui รจ venuto alla festa.
Nemmeno loro ci hanno avvisati.
Soggetto come rema:
Quando il soggetto introduce unโinformazione nuova (rema) e segue il verbo, si preferiscono le forme oblique. Ad esempio:
Chi ha mangiato? Lui.
ร lei che ha telefonato.
In questi casi, il soggetto-rema si pone in funzione centrale rispetto allโinformazione nuova, assumendo quasi un ruolo di complemento.
La situazione nel parlato moderno
Nella lingua parlata contemporanea, egli, ella, esso, essa appaiono sempre piรน rari, confinati a contesti formali o letterari. Ad esempio:
Scrittura formale:
Egli propose una soluzione alternativa.
Parlato informale:
Lui ha trovato la soluzione.
Questa tendenza รจ favorita dalla maggiore chiarezza e naturalezza di lui, lei e loro, oltre che dalla struttura verbale italiana, in cui le desinenze permettono di omettere il soggetto esplicito in molte frasi:
(Egli) arriva domani.
Nonostante lโaccettazione sempre piรน diffusa, in alcune situazioni lโuso delle forme soggetto tradizionali รจ ancora consigliato:
Contesti accademici o ufficiali:
Preferire egli, ella per un registro piรน elevato:
Egli ha dimostrato grande impegno.
Scrittura formale:
Evitare ambiguitร o eccessiva colloquialitร .
Norma e uso, un equilibrio complesso
Lโuso di lui, lei, loro come soggetti rappresenta una naturale evoluzione dellโitaliano, un compromesso tra norma e parlato. Sebbene la tradizione grammaticale prescriva lโimpiego delle forme nominative, la realtร del linguaggio evidenzia una necessitร di adattamento alle esigenze comunicative.
Come afferma lโAccademia della Crusca, lโitaliano si trova a metร strada tra la rigiditร del passato e lโapertura al presente. Per un uso consapevole, รจ importante conoscere le regole tradizionali e i principi linguistici che le sostengono, per poi applicarli con flessibilitร , a seconda del contesto. In definitiva, il rispetto delle norme grammaticali non dovrebbe mai sacrificare la chiarezza e lโefficacia del messaggio.