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Pablo Neruda, ecco gli aforismi più celebri del poeta cileno

Il mondo delle lettere ricorda la scomparsa di un grande poeta: Pablo Neruda. Per celebrarlo, vi riproponiamo i suoi aforismi più celebri

Pablo Neruda, definito da Gabriel García Márquez ”il più grande poeta del XX secolo, in qualsiasi lingua’e considerato da Harold Bloom tra gli scrittori più rappresentativi del canone Occidentale, è stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura. Per il suo Paese ha ricoperto incarichi di primo piano diplomatici e politici. Pablo Neruda è morto il 23 settembre 1973 in un ospedale di Santiago poco dopo il golpe di Pinochet. vi proponiamo di seguito i suoi aforismi più celebri. Ecco, inoltre, una selezione delle sue poesie più famose.

 

La timidezza è una condizione strana dell’anima, una categoria, una dimensione che si apre alla solitudine. È anche una sofferenza inseparabile, come se si avessero due epidermidi, e la seconda pelle interiore s’irritasse e contraesse di fronte alla vita. Fra le compagini umane, questa qualità o questo difetto fa parte di un insieme che costituisce nel tempo l’immortalità dell’essere.”

 

Morirei per un tuo solo sguardo, un tuo sospiro che profumi d’amore ed una carezza che riscaldi il mio cuore. Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.

 

La nascita non è mai sicura come la morte. E questa la ragione per cui nascere non basta. È per rinascere che siamo nati.

 

In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto.

 

E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.

 

Solo chi ama senza speranza conosce il vero amore.

 

Voglio fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi.

 

T’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente entro l’ombra e l’anima,
t’amo come la pianta che non fiorisce
e dentro s’è nascosta la luce di quei fiori,
t’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti che così,
in questo modo in cui non sono e non sei
ma siamo così vicini che la tua mano sul mio petto è la mia,
così vicini che i miei occhi si chiudono nel tuo sonno.

 

La parola è un’ala del silenzio.

 

La poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane.

 

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