Un inno a lasciarsi andare, sentirsi liberi di manifestare le proprie emozioni e abbandonare la voglia di equilibrio. E’ questa “Estate”, il singolo dei Negramaro, secondo estratto dal loro terzo album “Mentre tutto scorre” pubblicato il 30 giugno 2005. La canzone è un vero e proprio manifesto dei sentimenti contrastanti che caratterizzano l’estate, un momento dell’anno che “vorrei potesse non finire mai”.
In bilico, tra ragione e sentimento
Il brano comincia con il protagonista che confessa la sua situazione, mentre si trova “in bilico” sorretto da “un’insensata voglia di equilibrio”. Insensata perché quella voglia di equilibrio gli vieta di lasciarsi andare, in un certo senso di vivere, di abbandonare la propria confort zone. Una situazione che gli vieta di esprimere “parole che oggi ho steso e mai dirò”. Un blocco che costringe l’autore a nascondere “questa stupida allegria” per paura di perderla.
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All’improvviso, il protagonista non sente più “quell’insensata voglia di equilibrio” che lo bloccava. Adesso è deciso a rinunciare a quella sicurezza per lasciarsi andare alle emozioni, ai sentimenti, senza rimpianti, permettendogli di vivere “un estate che vorrei non potesse non finire mai”.
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Il videoclip
Il videoclip della canzone Estate è stato girato dall’attore e regista Silvio Muccino nella località turistica di Porto Cesareo in provincia di Lecce. Il video alterna sequenze del gruppo che esegue il brano, dapprima in una costruzione sulla spiaggia, ed in seguito direttamente sul bagnasciuga, con altre in cui il cantante Giuliano Sangiorgi annota le parole del testo sul proprio corpo.
Estate
In bilico tra santi e falsi dei
sorretto da un’insensata voglia di equilibrio
e resto qui sul filo di un rasoio
ad asciugar parole che oggi ho steso e mai dirò
non senti che tremo mentre canto
nascondo questa stupida allegria quando mi guardi
non senti che tremo mentre canto
è il segno di un’estate che vorrei potesse non finire mai
in bilico tra tutti i miei vorrei
non sento più quell’insensata voglia di equilibrio
che mi lascia qui sul filo di un rasoio
a disegnar capriole che a mezz’aria mai farò
non senti che tremo mentre canto
nascondo questa stupida allegria quando mi guardi
non senti che tremo mentre canto
è il segno di un’estate che vorrei potesse non finire mai
in bilico tra santi che non pagano
e tanto il tempo passa e passerai
come sai tu in bilico
e intanto il tempo passa e tu non passi mai
nascondo questa stupida allegria quando mi guardi
non senti che tremo mentre canto
è il segno di un’estate che vorrei potesse non finire mai!