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Cinema: 10 frasi da Oscar che utilizziamo quando parliamo

Ecco 10 frasi che tutti i giorni utilizziamo nel nostro linguaggio tratte da film per il cinema che hanno vinto l'Oscar.

Il cinema è in grado di creare frasi che poi sin trasformano in espressioni e modi di dire del nostro linguaggio. Il prossimo 11 marzo è prevista la Notte degli Oscar la cerimonia più importante al mondo dedicata alla premiazione dei film internazionali. 

E in occasione di questo importante avvenimento, Babbel – la piattaforma per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni su app e live – ha realizzato un viaggio a ritroso nel tempo attraverso le 10 espressioni più famose tratte da film da Premio Oscar.

Una raccolta di citazioni che tutti pronunciamo quando parliamo e che trovano origine in alcuni dei personaggi più famosi del cinema internazionale.

Le frasi del cinema diventate linguaggio comune

Alcune frasi sono diventate così iconiche che spesso ci si dimentica che a renderle popolari sono stati proprio dei film.

1. “Zitto e nuota” – “Alla ricerca di Nemo” (2003)

Da leggere canticchiando, questo mantra della pesciolina Dory del film d’animazione Alla ricerca di Nemo è rimasto impresso nella mente degli spettatori oltre che per la semplicità dell’affermazione, anche per il significato implicito.

Nelle situazioni difficili, infatti, occorre stringere i denti e continuare a “nuotare”. Una vera e propria perla di saggezza da parte di un capolavoro firmato Disney-Pixar, vincitore della statuetta per “miglior film d’animazione”.

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2. “Al mio segnale scatenate l’inferno” – “Il Gladiatore” (2000)

La citazione, ripresa oggi anche sotto forma di “meme”, viene pronunciata dal generale Massimo Decimo Meridio nel celebre film Il Gladiatore vincitore di ben 5 premi Oscar tra cui “miglior attore protagonista” a Russell Crowe.

La battuta è utilizzata nella pellicola per esortare l’esercito romano al combattimento prima dell’inizio della battaglia contro i nemici germanici.

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3. “Sono il re del mondo!” – “Titanic” (1997)

Una frase da urlare in un momento di estrema gioia in cui i sogni di una vita si stanno realizzando. Proprio come succede a Jack Dawson (interpretato da Leonardo Di Caprio) quando vince un biglietto per salire sul transatlantico più lussuoso di sempre. Durante il viaggio incontra l’amore della sua vita, Rose DeWitt Bukater (interpretata da Kate Winslet).

Per questo, in piedi sulla prua della nave con le braccia aperte rivolte verso l’oceano, urla la frase diventata cult “Sono il re del mondo”.

Il film segna ancora oggi un record di riconoscimenti, tra cui la vittoria di ben 11 premi Oscar. 

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4. “Houston, abbiamo un problema” – “Apollo 13” (1995)

Una delle citazioni più famose della storia del cinema, viene impiegata in modo colloquiale per esprimere l’imprevedibilità degli esiti di una situazione.

È stata pronunciata nel film Apollo 13 da Tom Hanks, nei panni dell’astronauta Jim Lovell. L’origine di questa esclamazione si deve all’astronauta Jack Swigert che in occasione della tragedia sfiorata della missione protagonista del film 1970 disse: “Ok Houston, we’ve had a problem here” (“Ok Houston, abbiamo avuto un problema qui”).

Nel film fu deciso di riportare il verbo al presente per aumentare la suspence. La pellicola diretta da Ron Howard ha vinto i premi “miglior montaggio” e “miglior sonoro”.

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5. “Stupido è chi lo stupido lo fa” – “Forrest Gump” (1994)

È una delle frasi diventate popolari di questo commovente e intenso film vincitore di ben 6 statuette, tra cui “miglior film” e “migliore attore protagonista” a Tom Hanks.

Il protagonista Forrest pronuncia questa frase per rispondere alle offese rivolte alle sue capacità cognitive, suggerendo che l’intelligenza e la saggezza non sono misurabili in relazione al quoziente intellettivo, ma piuttosto sulle azioni e sul comportamento di una persona.

Un’altra indimenticabile citazione del film: “La vita è come una scatola di cioccolatini… non sai mai quello che ti capita!”

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6. “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi” – “Blade Runner” (1982)

Questa frase viene di solito impiegata come esagerazione per descrivere una situazione surreale. Blade Runner fu nominato nelle categorie “migliori effetti speciali” e “migliore scenografia”.

Nella pellicola, l’espressione è inserita nel monologo dell’androide Roy Batty pochi istanti prima della sua morte.

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7. “Potrebbe andar peggio: potrebbe piovere!” – “Frankenstein Junior” (1974)

Questa a citazione è entrata nel linguaggio comune per descrivere situazioni in cui le cose potrebbero peggiorare da un momento all’altro.

Viene spesso usata con ironia per ricordare che non si può prevedere il corso di certi fenomeni (come, per esempio, la pioggia).

Il film fu nominato in due categorie: “miglior sceneggiatura non originale” e “miglior sonoro”, ma non riuscì a “strappare” nessuna statuetta.

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8. “Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare” – “Il Padrino” (1972)

Questa frase si trova al secondo posto nella classifica delle 100 migliori battute di tutti i tempi secondo l’American Film Institute.

A precederla solo “Francamente, me ne infischio” tratta da Via col Vento, la frase è pronunciata da don Vito Corleone (interpretato da Marlon Brando), il temuto capo di una grande organizzazione mafiosa nel primo capitolo della trilogia Il Padrino.

Il film vinse tre statuette: “miglior film”, “miglior attore” a Marlon Brando e “miglior sceneggiatura adattata”.

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9. “Dopotutto, domani è un altro giorno”- “Via col Vento” (1939)

Una frase piena di speranza per il futuro, che invita a non arrendersi nonostante le difficoltà. È la battuta finale del film cult Via col Vento, tratto dall’omonimo libro di Margaret Mitchell.

La protagonista Rossella O’Hara è stata abbandonata dall’uomo che ama, Rhett Butler, ma si convince che riuscirà a riconquistarlo. Vinse otto Premi Oscar, tra cui “miglior film”, “miglior regista” e “miglior attrice” all’attrice inglese Vivien Leigh.  

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10. “Nessun posto è bello come casa mia” – “Il Mago di Oz” (1939)

Racchiude il senso di familiarità, affetto e appartenenza che solo un posto che si considera “casa” può trasmettere.

La protagonista de Il Mago di Oz (1939), Dorothy, pronuncia queste parole dopo aver realizzato che si possono vivere delle straordinarie avventure in tanti posti diversi, ma che il luogo che si considera “casa” resterà sempre il posto del cuore.

La pellicola ha vinto per la “migliore colonna sonora originale” e la “migliore canzone” per la famosissima “Over the rainbow”.

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