Sei qui: Home » Intrattenimento » Cinema » Addio a Gina Lollobrigida, icona del cinema italiano

Addio a Gina Lollobrigida, icona del cinema italiano

Aveva 95 anni. Gina Lollobrigida ha lavorato con i più grandi registi, da Vittorio De Sica a Mario Monicelli, regalando al pubblico perle della cinematografia italiana

Addio ad una grande protagonista del cinema italiano. E’ morta all’età di 95 anni Gina Lollobrigida.

Lo scorso settembre l’attrice era stata dimessa dalla clinica, dopo una caduta in casa che le aveva causato una frattura del femore per cui era stata operata. Già quattro anni fa la Lollobrigida era finita in ospedale proprio per un incidente domestico. In quell’occasione l’attrice fu presa in cura dai sanitari del Sant’Eugenio, ospedale a poca distanza dalla sua villa sull’Appia Antica, e dimessa un paio di giorni dopo.

I film di Gina Lollobrigida

Icona del cinema italiano del XX secolo, in carriera Gina Lollobrigida si è aggiudicata, tra gli altri, sette David di Donatello: la sua fama è legata al nuovo cinema italiano del neorealismo: lavora con Pietro Germi (“La città si difende”) e con Carlo Lizzani (“Achtung banditi”) alla metà esatta del secolo scorso ritagliandosi ruoli di vigorosa passionalità popolana in cui affina una recitazione da autodidatta imprimendole la sua personalità.

Il primo successo personale è però fuori dai confini: il francese “Fanfan la Tulipe” con Gerard Philipe nel 1952. Recita per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati e finalmente diventa diva in patria con il trionfale “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini (1953) compreso un fortunato seguito sempre in coppia con Vittorio De Sica.

Durante la sua carriera Gina Lollobrigida ha ottenuto numerosi riconoscimenti: oltre ai sette David di Donatello sopracitati, l’attrice ha ottenuto un Golden Globe per il film “Torna a settembre“, due Nastri d’argento, una stella sulla Hollywood Walk of Fame, oltre a una candidatura ai BAFTA per “Pane, amore e fantasia“.

I progetti artistici e le vicende giudiziarie

Non solo in Italia: Gina Lollobrigida ha raccolto decine di successi anche all’estero. La sua carriera sul set è meno lunga della sua vita artistica solo perché all’inizio degli anni ’70 decide che la sua passione la porta altrove: lascia il cinema (a cui tornerà solo vent’anni dopo) per diventare fotografa. Con il rallentamento della sua carriera cinematografica ne iniziò anche una seconda come fotoreporter, che la portò negli anni settanta a intervistare Fidel Castro.

Ma la sua sete di vita la porterà ancora altrove: si cimenta come scultrice e con le sue mostre fa il giro del mondo. Negli ultimi anni si era dedicata soprattutto all’arte e alla fotografia. Non smetteva di fare progetti, l’ultimo un libro di disegni.

I suoi ultimi anni sono stati contrassegnati anche da vicende giudiziarie. Dal 2021 la diva aveva un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale per tutelare il suo patrimonio, così come richiesto nell’azione legale dal figlio Andrea Milko Skofic. Al centro dell’attività di indagine dei pm di piazzale Clodio è l’ex manager dell’attrice, Andrea Piazzolla, rinviato a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace. Con lui è finito a processo anche Antonio Salvi, l’uomo che avrebbe fatto da intermediario con una casa d’aste per la vendita di circa 350 beni di proprietà della Lollobrigida.

© Riproduzione Riservata