La citazione di Sergio Claudio Perroni tratta dal libro Entro a volte nel tuo sonno riflette in modo profondo il ruolo unico e insostituibile dei nonni nella vita di ognuno di noi. Sergio Claudio Perroni esprime con una sensibilitร poetica come i nonni rappresentino una sorta di bussola esistenziale, custodi di una saggezza che deriva non tanto dai libri o dall’istruzione formale, ma dall’esperienza vissuta e dalle difficoltร superate.
Il loro sapere รจ “brusco”, ma autentico, una sorta di pragmatismo che nasce dal contatto diretto con la vita e le sue molteplici sfide.
“ร un continuo sperare in segreto di trovare in chiunque un nonno, perchรฉ solo un nonno capisce che ti fai male con la vita, male con la tua vita quando scopri che non รจ mai stata tua, male con la vita degli altri quando scopri che somiglia troppo alla tua,
i nonni hanno la sapienza brusca di chi ne ha viste tante e sa come vanno guardate, la mano salda di chi ha stretto molto restando con poco,
e quel nonno che cerchi in chiunque, nel sorriso stizzito di unโamante, nelle improvvise severitร di un amico, perfino nellโinsopportabile zelo di una nipotina assennata,
sa come farti scendere dal tuo io quanto basta per risalire ai tuoi occhi, sa come darti ripetizioni di sconfitta, sa come insegnarti a essere finalmente nonno di te stesso.”
La sapienza dei nonni
Sergio Claudio Perroni parla di una “sapienza brusca” che appartiene ai nonni, un sapere che non รจ ricoperto da fronzoli o dolcezze, ma che รจ diretto e realistico. Questa sapienza deriva dalla loro lunga esperienza di vita, dalle tante cose che hanno visto e vissuto, spesso attraversando momenti di dolore, sconfitte e rinunce. Il verbo “brusco” allude a un atteggiamento pratico, privo di illusioni, che i nonni spesso adottano quando dispensano consigli. Non cโรจ spazio per la retorica o per i sogni irrealistici: il loro sapere รจ radicato nella realtร delle cose.
Questa “sapienza brusca” ha il dono di restituire una prospettiva, di ridimensionare le paure e le ansie che spesso accompagnano le nuove generazioni. ร una forma di sapere che nasce dalla vita quotidiana, dalla pratica di esistere, e che si trasmette non tanto attraverso lunghe lezioni, quanto piuttosto attraverso gesti, silenzi e sguardi che, come dice Perroni, sanno “come farti scendere dal tuo io quanto basta per risalire ai tuoi occhi”.
L’immagine della “mano salda” evoca l’idea di stabilitร e sicurezza. Hanno spesso vissuto tempi difficili, segnati da privazioni e sacrifici, eppure hanno sviluppato una straordinaria capacitร di andare avanti, di aggrapparsi alla vita con una determinazione che li ha portati a costruire famiglie, comunitร e legami forti.
Questo concetto รจ ben rappresentato da Sergio Claudio Perroni, che parla di “chi ha stretto molto restando con poco”: unโimmagine che evoca la resilienza, la capacitร di stringere forte ciรฒ che รจ veramente importante, anche quando le circostanze sono avverse e ciรฒ che rimane sembra poco.
Lโidea che loro abbiano saputo “stare con poco” ha un significato profondo nella cultura contemporanea, che spesso esalta il consumismo e il possesso di beni materiali come fonte di realizzazione. Al contrario, sono testimoni di unโepoca in cui la felicitร era ricercata altrove: nei legami affettivi, nel senso di appartenenza, nella capacitร di affrontare insieme le avversitร . ร questo che li rende preziosi ai nostri occhi e che ci fa cercare, come dice Sergio Claudio Perroni, quella figura di “nonno” anche in altre persone che incontriamo lungo il nostro cammino.
Un altro aspetto interessante che ย Perroni tocca รจ lโidea che, alla fine, i nonni ci insegnino a diventare “nonni di noi stessi”. Questo concetto va oltre il semplice rapporto affettivo che possiamo avere con i nostri nonni reali: diventa una metafora per lโacquisizione di quella saggezza interiore che ci permette di affrontare la vita con equilibrio e maturitร . Essere “nonni di se stessi” significa saper accettare le sconfitte, trovare forza nel proprio vissuto e saper dare a se stessi quei consigli e quella comprensione che, per anni, abbiamo cercato nei nostri nonni.
ร come se la loro esperienza diventasse una sorta di patrimonio interiore, una bussola che ci guida anche quando loro non ci sono piรน fisicamente. La saggezza che ci hanno trasmesso diventa parte di noi e ci accompagna nelle scelte quotidiane, nelle difficoltร e nelle gioie della vita.
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I nostri maestri
Infine,ย Perroni allude a come una nonna o un nonno siano anche maestri nellโinsegnarci a “scendere dal nostro io”, a ridimensionare il nostro ego per affrontare la vita con maggiore umiltร . I nonni sono spesso coloro che ci insegnano che la sconfitta fa parte del percorso, e che รจ proprio attraverso le difficoltร che si cresce. Le “ripetizioni di sconfitta” di cui parla Sergio Claudio Perroni non sono un invito al pessimismo, ma piuttosto un richiamo allโaccettazione della realtร . I nonni, avendo vissuto molte piรน sconfitte di noi, sanno che il fallimento non รจ la fine, ma unโopportunitร per imparare e crescere.
In conclusione, la citazione di Sergio Claudio Perroni ci invita a riflettere sul ruolo della nonna e del nonno non solo come figure affettuose, ma come veri e propri maestri di vita. Il loro sapere brusco, la loro mano salda e la loro capacitร di insegnarci a guardare la vita con occhi diversi sono doni inestimabili che, una volta ricevuti, portiamo con noi per sempre.