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L’incipit di Banana Yoshimoto sull’importanza dei piccoli momenti di felicità

Scopri l’incipit del libro “un viaggio chiamato vita”, scritto da Banana Yoshimoto nel 2006, per riflettere sul nostro concetto di felicità oggi

Ci sono frasi che lasciano il segno: alcune di queste sono contenute nelle prime pagine di libri, capaci già dal loro incipit di dare insegnamenti di vita, attirando l’attenzione del lettore invitandolo a scorrere le pagine per trovare ulteriori insegnamenti di vita.

E’ questo il caso dell’incipit del libro che vi proponiamo di seguito, perfetto per fare importanti riflessioni sulla vita e sulla nostra felicità: si tratta dal libro “Un viaggio chiamato vita”, scritto da Banana Yoshimoto nel 2006. Con il suo stile unico, semplice ma ricco di profondità, la Yoshimoto inizia il suo libro con frasi forti e a cui prestare attenzione. Un modo giusto per vivere quello che ci circonda con profondità e capacità di analisi. Ecco di seguito l’incipit del libro che ci spiega l’importanza dei piccoli momenti di felicità quotidiani:

La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.

Le piccole cose che compongono la felicità

Spesso pensiamo che le nostre giornate trascorrono senza particolari eventi da ricordare o azioni così significative da tenere in mente. Eppure, ci sono piccoli gesti quotidiani che, inconsciamente, influiscono nella nostra psiche e nel nostro umore, senza che noi ce ne accorgiamo. Il caffè preso la mattina, l’incontro in ascensore con un vicino di casa, il commesso del negozio che quotidianamente incontriamo: la vita di ogni giorno è fatta da una serie di semplici gesti a cui solitamente non diamo importanza, che molto spesso non manteniamo nella nostra mente singolarmente, ma la cui serialità e costanza inavvertitamente contribuiscono alla nostra serenità.

La vita è fatta di piccole cose, di piccole felicità. Questo vuole insegnarci questo incipit scritto da Banana Yoshimoto. Tutti i libri di questa scrittrice, in realtà, tendono a focalizzare l’attenzione sulle cose e dinamiche più semplici, che però hanno un grande peso sulla vostra vita.

Come afferma la scrittrice, ogni giorno succedono tante piccole cose, troppo numerose per tenerne traccia in maniera precisa. E tutte queste piccole cose contengono quei “granelli” di felicità, appunto, di cui ci nutriamo. L’attaccamento a questo tipo di felicità, ci deve servire per riuscire a guardare la nostra quotidianità con forze e soprattutto ottimismo.

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Piccoli frammenti di memoria da conservare

Banana Yoshimoto ci insegna l’importanza di raccogliere questi preziosi frammenti di memoria quotidiani e ci porta con sé, lontano nel tempo e nel mondo. Dalle emozioni del primo amore alla scoperta della maternità, dalle piramidi egiziane alla Tokyo degli anni settanta. Con il suo stile delicato, ricostruisce i suoi ricordi proprio a partire dalle piccole cose: sapori, profumi, luci, rumori. Un vero e proprio “viaggio della vita”, fatto di promesse e di incontri, di stupore e di meraviglia, di malinconia e di sofferenza.

Dalle pagine di questo libro, l’autrice ci invita a riappropriarci del nostro tempo e a non perdere mai la fiducia negli altri esseri umani, perché quello che rimane, al termine del più difficile dei viaggi, è il riflesso nella nostra memoria di ogni singolo giorno vissuto.

Un viaggio chiamato vita

Sinossi del libro

La vita è un viaggio, e come tutti i viaggi si compone di ricordi. In questo libro, Banana Yoshimoto raccoglie preziosi frammenti di memoria e ci porta con sé, lontano nel tempo e nel mondo. Dalle emozioni del primo amore alla scoperta della maternità, dalle piramidi egiziane alla Tokyo degli anni settanta.

Con la consueta leggerezza della sua scrittura, ricostruisce le emozioni dell’esistenza a partire da un profumo, da un sapore, da un effetto di luce o dal rumore della pioggia e del vento. E così che una pianta di rosmarino ci trasporta da un minuscolo appartamento di Tokyo al tramonto luccicante della Sicilia, e che un contenitore pieno di alghe diventa l’occasione per esplorare il dolore della perdita.

I pensieri in libertà di Banana Yoshimoto ci accompagnano fino al centro del suo mondo letterario e lungo il nostro personale “viaggio della vita”, fatto di promesse e di incontri, di stupore e di meraviglia, di malinconia e di sofferenza. Dalle pagine di questo libro, l’autrice ci invita a riappropriarci del nostro tempo e a non perdere mai la fiducia negli altri esseri umani, perché quello che rimane, al termine del più difficile dei viaggi, è il riflesso nella nostra memoria di ogni singolo giorno vissuto.

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