Una frase di Alessandro D’Avenia ci dona un inno alla vera bellezza e il principio guida che ogni persona dovrebbe far proprio per fare in modo che la nostra societร , la nostra civiltร , noi stessi possano migliorare e tutti diventare piรน virtuosi.
“Strappare la bellezza ovunque essa sia e regalarla a chi mi sta accanto. Per questo sono al mondo”.
La frase di Alessandro D’Avenia รจ tratta dal libro Bianca come il latte, rossa come il sangue, il romanzo d’esordio di Alessandro D’Avenia, pubblicato da Mondadori nel 2010.
Il romanzo si ispira a una vicenda realmente accaduta, che riguarda Irene, che nel libro ha il nome di Beatrice, una ragazza morta di leucemia che frequentava un liceo romano dove l’autore a quel tempo faceva supplenza.
La frase di Alessandro D’Avenia, il credo che tutti dovremmo avere
La grandezza della frase di Alessandro D’Avenia รจ che in una sola riga contiene il senso di ciรฒ che dovrebbe caratterizzare l’agire degli umani nel loro rapporto con ogni cosa vive sulla Terra.
L’origine e il contesto della frase
La frase nel romanzo di D’Avenia si trova proprio all’inizio del libro e a scriverla รจ stato, nel suo blog, il prof Sognatore, il supplente di storia e filosofia, che secondo il protagonista del romanzo, Leo sembra essere uno che “ha capito la vita”.
Leo รจ un ragazzo di 16 anni che s’innamora di Beatrice. Il ragazzo รจ convinto che “non c’รจ una ragione” nella non scelta di frequentare il liceo classico. Sono stati i genitori a scegliere per lui.
Da parte loro gli insegnanti non hanno contribuito a motivarlo sull’importanza di frequentare il liceo e sullo studio. “E se non ci riesce uno che ci dedica la vita perchรฉ lo dovrei fare io?”, questa la sua considerazione riguardo alla sua svogliatezza scolastica.
Il ragazzo perรฒ scopre il “blog del Sognatore” per capire di cosa potesse parlare “uno che non poteva parlare di niente”.
Il prof Sognatore nel blog raccontava di un film che l’aveva segnato, “L’attimo figgente”, condividendo i valori del professoreย John Keating, che nel film รจ interpretato da Robin Williams, diventato emblema di una generazione con il suo “Carpe diem”.
Leo rimane colpito dalle frase del supplente di storia e filosofia, “รจ uno che le cose sa dirle In due frasi si vede che lui ha capito la sua vita. Certo, ha trentโanni, e quindi รจ comprensibile che lโabbia capita. Ma non sempre qualcuno te lo dice con tanta chiarezza. Alla mia etร ha maturato il suo sogno. Ha intravisto la meta e lโha raggiunta.”
Leo contrappone la sua disillusione alle definite convinzioni del Sognatore, diventando questi un personaggio d’ammirare.
Non vogliamo svelare tutto il contenuto del libro, che invitiamo a leggere, ma vogliamo focalizzarci sul contenuto della frase di Alessandro D’Avenia, per il significato che riesce a trasmettere.
La bellezza รจ agireย
Il vero soggetto della frase in realtร non รจ la bellezza, ma l’azione di “strapparla ovunque essa sia”. Il senso รจ che tutto ciรฒ che รจ bello non sia sempre immediatamente visibile o accessibile. “Strappare” suggerisce uno sforzo attivo, quasi una lotta per riconoscerla e portarla alla luce.
Alessandro D’Avenia ci fa capire che la bellezza รจ ovunque, anche nei luoghi piรน inaspettati. “Il bello” รจ nella sofferenza, nelle piccole cose quotidiane, nelle persone che vogliamo bene, nelle forme estetiche, nella natura. Tuttavia, serve l’umiltร , la forza, la capacitร di coglierla, mostrando sensibilitร , apertura mentale, empatia.
La bellezza รจ condividere
Ma lo scrittore palermitano, nella frase sottolinea che l’importante รจ “regalarla a chi mi sta accanto”. Possiamo dire che questo concetto รจ davvero meraviglioso, รจ pura poesia.
Lo scrittore-insegnante vuole condividere che la bellezza non รจ qualcosa da possedere, da tenere per sรฉ, ma da condividere. La bellezza assume il massimo del suo valore quando รจ donata agli altri.
Una concezione della bellezza che conduce inevitabilmente alla gratuitร e alla generositร . Gli esseri umani trovano il senso piรน profondo della loro esistenza non nel trattenere ciรฒ che รจ bello, ma nel donarlo agli altri.
Vivere e Donare bellezza sono l’essenza del nostro esistere
La frase di Alessandro D’Avenia chiude con un affermazione di merito, “Per questo sono al mondo”.
D’Avenia evidenzia il vero senso della vita, che tutti dovremmo fare nostro. Non siamo al mondo per accumulare, per competere o per cercare solo il nostro benessere, ma per scoprire e condividere bellezza.
Il nostro compito รจ rendere il mondo un posto migliore attraverso lo sguardo di ciรฒ che รจ bello, che รจ allo stesso tempo prendere e dare, in modo simultaneo e continuativo.
Lo scrittore invita a guardare la realtร con occhi nuovi, ma, soprattutto, ad agire con uno spirito nuovo, diverso, aperto. Alessandro D’Avenia stimola a non fermarsi alle apparenze e a cercare di vivere e condividere il bello, anche nelle situazioni difficili. La vera bellezza รจ vivere con gli altri, cercando di offrire la propria luce a chi ci sta oltre noi.ย
Il senso di questa frase, vista la sensibilitร educativa e formativa di Alessandro D’Avenia, che รจ un vero insegnate di lettere, รจ anche un invito a tutti i docenti, che dovrebbero stimolare i loro allievi alla meraviglia dello studio.
Dovrebbe essere il credo, la missione di ogni insegnante far percepire ai ragazzi, ai giovani la vera bellezza dello studio, della ricerca, della conoscenza.
L’insegnamento dovrebbe far scoprire la bellezza che esiste in ogni materia scolastica e universitaria. Solo cosรฌ si potrร condividere conoscenza e sarร possibile contribuire ad offrire un futuro alle nuove generazioni, per migliorare la societร e il Mondo.
L’insegnamento รจ donare la grande bellezza del conoscere e della conoscenza, come tale รจ il pilastro della vera civiltร .