Questa citazione, tratta dal capolavoro “La strada” dello scrittore statunitense Cormac McCarthy, offre una prospettiva profonda e filosofica sulla natura della memoria, intessuta di fragilitร e mutabilitร . Il racconto, ambientato in un mondo post-apocalittico, non parla solo di sopravvivenza, ma di unโumanitร che cerca il senso della propria esistenza in un universo in rovina. La memoria, in questo contesto, diventa non solo un meccanismo psicologico, ma un ponte verso la perdita e il senso di appartenenza.
“Pensava che ogni ricordo evocato non poteva che violare le proprie origini. Come in un gioco di societร . Di’ una parola e passala al vicino. Quindi bisognava essere parsimoniosi. Ciรฒ che si altera ricordando ha comunque una sua realtร , che la si conosca o meno.”
Cormac McCarthy, il ruolo del padre, del ricordo e di Dio
Il concetto che la memoria violi le proprie origini ci pone di fronte a una veritร spesso ignorata: ricordare non equivale a riportare fedelmente un evento, ma a ricostruirlo in base al nostro stato emotivo, alle influenze esterne e al tempo che trascorre. ร come se ogni ricordo, nellโatto stesso di essere richiamato, perdesse autenticitร e fosse riplasmato da un filtro soggettivo.
McCarthy utilizza la metafora del gioco di societร โ dove una parola trasmessa di bocca in bocca cambia forma โ per spiegare come anche un ricordo si modifichi inevitabilmente quando viene rivisitato. Ogni evocazione รจ un atto di trasformazione. Ciรฒ che rimane non รจ mai lโoriginale, ma una nuova realtร costruita.
Questo porta a una considerazione quasi paradossale: quanto possiamo fidarci della nostra memoria? E, ancor di piรน, รจ importante che i ricordi siano perfettamente fedeli al loro stato originario? Forse no. McCarthy suggerisce che ciรฒ che i ricordi diventano ha una propria validitร intrinseca. Il valore della memoria potrebbe risiedere piรน nella sua capacitร di darci un senso di continuitร e significato che nella sua aderenza alla veritร .
La riflessione successiva, secondo cui si dovrebbe essere parsimoniosi con i ricordi, introduce un ulteriore livello di complessitร . In un mondo distrutto come quello descritto ne La strada, dove il passato รจ un eco lontano e spesso doloroso, scegliere di ricordare diventa un atto di grande responsabilitร . Non tutto merita di essere richiamato alla mente, specialmente se ciรฒ significa vivere nuovamente il dolore di ciรฒ che รจ perduto.
La parsimonia evocata da McCarthy non รจ solo una strategia di sopravvivenza, ma anche un invito alla cura e alla selettivitร . Ricordare troppo puรฒ diventare un peso insostenibile; ricordare ciรฒ che conta puรฒ invece offrire unโancora emotiva. Questo approccio alla memoria, cosรฌ intimo e sobrio, riflette lโessenzialitร del legame tra padre e figlio, al cuore del romanzo: pochi ricordi scelti, condivisi, che mantengono viva lโumanitร in un mondo altrimenti desolato.
Lโultima affermazione della citazione, โCiรฒ che si altera ricordando ha comunque una sua realtร , che la si conosca o meno,โ sembra suggerire unโaccettazione serena della trasformazione. McCarthy non vede la distorsione del ricordo come una perdita o una falsificazione, ma come la creazione di una nuova veritร . Questo concetto รจ profondamente filosofico: il passato รจ irraggiungibile, e la memoria non รจ che unโinterpretazione, un ponte che collega il presente con lโidea di ciรฒ che รจ stato.
Anche se il ricordo si modifica, esso acquisisce una propria realtร autonoma che merita rispetto. Ogni ricordo alterato rappresenta, in fondo, il modo in cui il passato si intreccia con il nostro presente e ci permette di continuare a vivere.
Il passato come identitร
McCarthy, con la sua prosa densa e poetica, ci ricorda quanto la memoria sia al contempo una benedizione e unโillusione. In un mondo ridotto in cenere, come quello descritto ne La strada, la memoria diventa lโunica traccia dellโidentitร di un uomo. I personaggi del romanzo โ e con loro i lettori โ si trovano a riflettere sul valore del passato: vale la pena conservarlo, pur sapendo che non potrร mai essere ricreato nella sua interezza?
La citazione sembra avere un messaggio universale che va oltre la narrazione del libro: accettare che i ricordi non saranno mai del tutto fedeli alle esperienze e che questo non sminuisce il loro significato. Anzi, li rende strumenti fondamentali per costruire la nostra resilienza, nutrire le relazioni e dare senso al tempo che scorre.
La memoria, cosรฌ come descritta da McCarthy, รจ fragile e dinamica, in perenne mutazione. Ricordare รจ un atto creativo, non solo conservativo, e ogni ricordo, pur violando le proprie origini, porta in sรฉ una veritร nuova, modellata dalla vita e dal momento. La strada, nel romanzo, non รจ solo un luogo fisico: รจ il viaggio interiore di ogni uomo, fatto di ricordi selezionati, riscritti e accettati per quello che sono. In questo risiede la straordinaria capacitร dellโessere umano di trovare significato anche in mezzo alle rovine.