Chandra Livia Candiani, poetessa contemporanea capace di trasformare il linguaggio in un rifugio emotivo, ci offre nei versi di Cerco riparo, poesia contenuta nella raccolta di poesie La bambina pugile – ovvero la precisione dell’amore ย una visione intima e delicata della ricerca di protezione nel mondo naturale e nelle piccole cose. La sua poesia si muove su un registro essenziale, dove ogni parola รจ scelta con cura e racchiude un significato profondo.
Cerco riparo
nella voce nuda,
nellโinsegnamento del soffio,
chiedo rifugio
nel legame delle foglie,
la conta dei sassi,
il silenzio
che brucia nella corsa.
La ricerca del riparo nella voce e nella voce della natura, per Chandra Livia Candiani
I primi due versi, “Cerco riparo nella voce nuda”, suggeriscono immediatamente un bisogno di autenticitร . La voce nuda รจ priva di artifici, di sovrastrutture, e si presenta nella sua forma piรน essenziale. Candiani sembra invocare una parola pura, capace di offrire rifugio senza nascondersi dietro falsitร o menzogne. La voce, quindi, non รจ solo un mezzo di comunicazione, ma un rifugio stesso, un luogo dove potersi riconoscere e proteggere.
Segue poi “nellโinsegnamento del soffio”. Il soffio รจ lโelemento primario della vita, il respiro che ci lega allโesistenza. Lโinsegnamento del soffio rimanda alla consapevolezza della propria presenza nel mondo, alla capacitร di ascoltarsi e di trovare conforto nella propria esistenza, senza necessitร di elementi esterni. ร una lezione di semplicitร e di riconnessione con il proprio essere.
La poetessa continua il suo viaggio nella natura cercando rifugio “nel legame delle foglie”. Qui emerge un forte senso di interconnessione con lโambiente naturale. Le foglie, che nascono e si staccano, che si muovono nel vento e trovano il loro posto nella ciclicitร della vita, rappresentano il legame invisibile ma potente tra gli esseri viventi. Candiani suggerisce che il rifugio non รจ qualcosa di statico, ma un processo di accettazione della continua trasformazione del mondo.
Un altro elemento evocativo รจ “la conta dei sassi”. Questo gesto, apparentemente semplice, rimanda a una forma di meditazione, alla pazienza necessaria per osservare e accettare il tempo che scorre. Contare i sassi รจ un modo per radicarsi nel presente, per trovare stabilitร e sicurezza in qualcosa di apparentemente immobile, eppure profondamente connesso al passare del tempo.
Il verso conclusivo, tra quelli riportati, “il silenzio che brucia nella corsa”, รจ forse il piรน enigmatico e intenso. Il silenzio, che normalmente associamo alla calma, qui รจ descritto come qualcosa che brucia, che accompagna il movimento della corsa. Questo apparente ossimoro suggerisce un dinamismo interiore: il silenzio non รจ statico, ma si accende nel movimento, diventa parte integrante dellโesperienza dellโesistenza. Il bruciore puรฒ essere interpretato come un dolore sottile, una consapevolezza intensa che accompagna la ricerca di sรฉ e del proprio posto nel mondo.
La salvezza nella semplicitร
La poesia di Chandra Livia Candiani si distingue per la sua capacitร di evocare immagini potenti con poche parole. La sua scrittura รจ scarna, essenziale, e proprio per questo riesce a trasmettere emozioni profonde. Ogni elemento naturale che appare nei suoi versi โ il soffio, le foglie, i sassi โ non รจ solo un oggetto fisico, ma un simbolo di unโesperienza interiore, un luogo in cui trovare riparo e comprensione.
Questi versi parlano a chiunque abbia sperimentato la necessitร di un rifugio, non solo fisico ma anche emotivo e spirituale. Lโidea che il riparo possa essere trovato nelle piccole cose โ in una voce sincera, nel ritmo del respiro, nella presenza silenziosa della natura โ รจ un messaggio di conforto e di speranza. La poesia di Candiani ci invita a guardare oltre il caos quotidiano e a riscoprire la bellezza dellโessenziale, ricordandoci che spesso ciรฒ di cui abbiamo bisogno รจ giร intorno a noi, basta saperlo vedere e accogliere.
“Cerco riparo” รจ un inno alla ricerca di un senso, di un luogo sicuro, che non รจ un rifugio statico ma un processo in continuo divenire. La poesia di Chandra Livia Candiani ci insegna che il riparo non รจ necessariamente un luogo fisico, ma puรฒ essere trovato nella voce autentica, nella connessione con la natura, nel silenzio che accompagna il nostro cammino. Questi versi ci offrono un invito a rallentare, ad ascoltare, a riscoprire il valore delle piccole cose, quelle che spesso ignoriamo ma che possono essere la chiave per ritrovare equilibrio e pace interiore.