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L’uomo e il mare, la poesia di Baudelaire sull’anima delle onde

Scopri la magia dei versi evocativi di "L'uomo e il mare" di Charles Baudelaire, una poesia sull'unione tra l'uomo e la natura circostante.

L’uomo e il mare (L’Homme et la Mer) è una poesia di Charles Baudelaire, che indaga sui temi della solitudine, della malinconia e del rapporto uomo e natura. 

Il poeta in questa poesia fa un parallelismo profondo tra l’animo umano e il mare. Come il movimento del simbolismo insegna, la realtà a noi circostante, è colma di simboli nascosti legati tra di loro. Simboli che solamente la poesia è in grado di svelare. 

L’uomo e il mare è un’illustrazione esplicita di una corrispondenza paradossale. La poesia, la quattordicesima della raccolta I Fiori del male (Les Fleurs du mal), si trova nella sezione Spleen et idéal. 

È evidente già dal titolo che Charles Baudelaire esprime tutto il suo fascino per il mare, che ritiene essere la nostra immagine. Per trasmetterlo al lettore, Baudelaire ha organizzato la poesia in una struttura a specchio in cui l’uomo guarda il suo doppio come gemello e nemico.

Leggiamo i versi evocativi della poesia “L’uomo e il mare” per comprendere il messaggio del suo autore.

L’uomo e il mare di Charles Baudelaire

Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: tu contempli l’anima tua
nell’infinito muoversi dell’onda
E il tuo spirito non è abisso meno amaro.

Godi nel tuffarti in seno alla tua immagine;
l’abbracci con gli occhi e con le braccia,
e a volte il cuore si distrae dal suo battito
al suon di questo selvaggio ed indomabile lamento.

Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d’ogni vostro segreto.

Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate fra voi,
talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!

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L’Homme et la Mer, Charles Baudelaire

Homme libre, toujours tu chériras la mer!
La mer est ton miroir; tu contemples ton âme
Dans le déroulement infini de sa lame,
Et ton esprit n’est pas un gouffre moins amer.

Tu te plains à plonger au sein de ton image;
Tu l’embrasses des yeux et des bras, et ton cour
Se distrait quelques fois de sa propre rumeur
Au bruit de cette plainte indomptable et sauvage.

Vous êtes tous les deux ténébreux et discrets:
Homme, nul n’a sondé le fond de tes abîmes;
O mer, nul ne connaît tes richesses intimes,
Tant vous êtes jaloux de garder vos secrets!

Et cependant voilà des siècles innombrables
Que vous vous combattez sans pitié ni remord,
Tellement vous aimez le carnage et la mort,
O lutteurs éternels, o frères implacables!

Il significato della poesia 

L’uomo e il mare di Charles Baudelaire è un capolavoro della letteratura francese che esplora i temi della solitudine, della malinconia e del rapporto tra uomo e natura. È considerata una delle poesie più importanti di Baudelaire, che è spesso considerato uno dei poeti più influenti della poesia francese moderna.

La poesia racconta la storia di un uomo solitario che si trova di fronte al mare, simbolo di potenza ed eternità. L’uomo si sente piccolo e insignificante di fronte all’immensità del mare, ma è anche affascinato dalla sua bellezza e forza.

Baudelaire attraverso versi di rara bellezza mette in scena il complesso rapporto tra l’uomo e il mare, creando un’atmosfera di malinconia e contemplazione. 

Uomo libero, amerai sempre il mare!

L’inizio della poesia è una dichiarazione diretta che non lascia spazio ad interpretazioni. Il mare e sinonimo della libertà dell’uomo. Sono coloro che hanno la forza di vivere la propria libertà potranno specchiare la propria anima nel continuo vorticare delle onde. 

Il valore simbolico del mare

L’homme et la mer è un poema di grande significato simbolico, che parla della condizione umana, della solitudine, dell’effimero e dell’infinito. Attraverso il suo poema, Baudelaire ci mostra quanto l’uomo sia fragile di fronte alla natura, che è al di là di lui, ma quanto sia capace di trascendere se stesso affrontandola. È una poesia che ci invita a riflettere sul nostro posto nel mondo, sul nostro rapporto con l’universo che ci circonda e sulla nostra mortalità.

Molto spesso l’animo umano è paragonato ai movimenti del mare. Il titolo stesso della poesia di Baudelaire, mette in evidenza i due nuclei fondamentali del componimento: l’essere umano e la natura. Tra questi due, il poeta crea un parallelismo, un rapporto quasi di inclusione dell’uomo nei movimenti e nell’infinità del mare.

La poesia inizia con una frase esclamativa (“uomo libero”), che ci fa subito intendere il legame tra l’uomo e il mare, un uomo libero in grado di fondersi totalmente con il secondo soggetto, indomabile, esteso, indefinito. L’anima di ogni essere umano può essere così contemplata e unita all’infinità del mare, come se attraverso questo ognuno di noi potesse conoscersi maggiormente.

L’obiettivo dei simbolisti, gruppo di poeti di metà ‘800, di cui Baudelaire è il primissimo esponente, era quello di svelare i significati più nascosti della natura e della realtà attraverso la parola poetica. Perciò analizzando il mare, il mondo, si riesce ad analizzare anche gli aspetti più intimi di ognuno di noi. Mare e uomo diventano un “voi”. I suoni si uniscono, i movimenti anche, le intenzioni e i caratteri. “Discreti e tenebrosi” entrambi, così li definisce Baudelaire. 

In questa poesia sono protagonisti l’uomo e il mare e viceversa, come due eterni, implacabili fratelli.  E voi, quante volte vi siete sentiti come le onde del mare?

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