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I romantici versi John Keats sull’importanza di dichiarare il proprio amore

Talvolta, l'unica parola in grado di far nascere un amore è quella che naufraga in un silenzio pieno, come in questo celebre verso di John Keats

Quanti silenzi pieni di rimpianti, quante parole non dette che avrebbero potuto cambiare la vita di una persona, se non due se si parla di amore. E’ questo il senso di una bellissima verso del poeta di John Keats, che ci rimanda ad una sua celebre poesia in cui esorta l’amata a dichiarare il proprio sentimento nei suoi confronti: “Dici di amarmi”.

“Oh, sospira per me una parola o due che siano di fuoco!
Sorridi, come se quelle parole potessero bruciarmi.”

Le parole (romantiche) non dette

Quante volte cerchiamo le parole giuste per esprimere quello che sentiamo senza successo? Quante volte una sola parola sbagliata è in grado di rovinare la perfezione di un istante? Trovare le parole giuste è difficile e per questo motivo, spesso e volentieri, ci affidiamo alle parole dei poeti, le uniche in grado di aderire al sentimento che portiamo dentro, senza tradirlo, né fraintenderlo.

Ma, talvolta, l’unica parola in grado di sanare la nostra ferita, l’unica in grado di porci in reale e autentica connessione con l’Altro, è la parola che non diciamo, è quella parola sospesa tra l’io e il tu, che naufraga in un silenzio pieno, dove non c’è eco, né risonanza.

È a questo silenzio, a questo non sospirare “una parola o due che siano di fioco” che corrisponde la nostra incapacità di abbandonarci ai sentimenti. Come suggerisce Keats, spesso vale la pena farlo, perché nulla di male può accadere, nel momento in cui rinunciamo al silenzio per esprimere una parola che può salvare noi e l’altro.

Lo stesso John Keats, in un suo celebre aforisma, aveva celebrato le parole (romantiche) non dette, e l’importanza di rivelarle alla persona amata per contraccambiare il sentimento provato per lei.

“Le parole più belle son spesso quelle non dette, quelle che naufragano nei silenzi”

Parole dedicate a chi amava, o probabilmente alla città di cui si era innamorato: Roma, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, nella speranza che il clima temperato mediterraneo potesse mitigare i sintomi della tubercolosi che lo affliggeva.

Dici di amarmi

I romantici versi sull’amore “non dichiarato” sono contenute all’intero di una celebre poesia di John Keats: “Dici di amarmi”, scritta indicativamente intorno al 1817. La poesia si compone di cinque strofe, ciascuna composta di cinque versi ciascuna.

In questo componimento, figura centrale risulta essere l’aspetto della donna amata, descritta appassionatamente dal poeta; essa però rifiuta il suo corteggiamento. Da qui parte l’esortazione del poeta, con versi carichi di passione e desiderio:

Dici di amarmi, ma poi la tua mano
Non risponde con soffici carezze alle carezze della mia,
È come quella di una morta statua –
Mentre la mia brucia di passione –
Oh, amami davvero!

John Keats, il poeta della bellezza

Nato a Londra il 31 ottobre 1795 e scomparso il 23 febbraio 1821, John Keats è considerato uno fra i più significativi poeti del romanticismo inglese. La sua produzione poetica è particolarmente legata al tema della bellezza, in quanto valore trascendentale e dunque animata da un profondo senso etico. Un altro dei temi ricorrenti nella poetica di Keats è l’eterno e insanabile dissidio fra ragione e sentimento. A ispirare la poesia di Keats furono soprattutto Shakespeare e Wordsworth.

Inoltre, dal momento che per lui la conoscenza della realtà iniziava dalle percezioni sensoriali, le immagini dei suoi componimenti mostrano un’attenta osservazione delle caratteristiche fisiche degli oggetti e una partecipazione alla loro vita intima. Molti dei suoi versi rendono l’immagine degli oggetti non solo così come appaiono agli occhi, bensì come si rivelano al tatto, rivelando una sensibilità incredibile per la  loro dimensione spaziale. Tra le sue opere principali si possono ricordare il poema Hyperion, The Eve of St. Agnes, La Belle dame sans merci e le numerosissime odi, tutte composte in un brevissimo periodo di pochi anni nel quale Keats si dedicò tutto alla poesia.

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