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Come assomigliare a Frida Kahlo

Una pittrice che ha saputo lottare per i suoi ideali, per la sua arte, cercando di affermarsi come donna oltre che come artista

MILANO – Frida Kahlo è un’icona senza tempo. Femminista, estrosa, appassionata, unica nel suo stile. Il fascino che esercita tuttora con la sua figura leggendaria è innegabile. I ritratti psicologici, i colori vividi delle sue tele, la personalità spiccata e uno stile di vita tra libertà e passione che ogni donna ha invidiato. Non solo per le sue straordinarie doti artistiche ma anche per il suo approccio con l’esistenza stessa. Una pittrice che ha saputo lottare per i suoi ideali, per la sua arte, cercando di affermarsi come donna oltre che come artista.

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Affronta con coraggio la tua esperienza più tragica

La vita di Frida non fu mai facile, ebbe fin da piccoli problemi di salute. Alla nascita Frida è affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiano per poliomielite, essendone affetta anche la sorella minore. A 18 anni rimane vittima di un tragico incidente su un autobus che le causa una frattura del bacino. I postumi di quell’evento (un palo le perforò il bacino e a causa delle ferite sarebbe stata sottoposta nel corso degli anni a trentadue interventi chirurgici) condizioneranno la sua salute per tutta la vita, ma non la sua tensione morale. Le conseguenze le causeranno dolori e l’impossibilità di mettere un mondo il figlio che tanto voleva. La Kahlo, però, ha sempre trasfigurato il suo dolore attraverso l’arte: scrivendo e dipingendo anche quando era bloccata a letto.

 

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Non vergognarti dei tuoi sentimenti 

La Kahlo ebbe una storia tormentata con Diego Rivera. Possiamo dire che la loro passione ardente non si piegava alle impervie difficoltà di un sentimento così grande, tradimenti e ripicche furono solo la conseguenza di un sentimento difficilmente interpretabile secondo i canoni tradizionali. Non comunque fu facile per lei sopportare il carico di quella relazione durata oltre dieci anni e che non finì con il divorzio causato dei continui tradimenti di lui (tra le sue amanti ci fu anche la sorella Cristina Kahlo). Fragile e al contempo forte, orgogliosa ma deferente, in una lettera scrive al marito “Perché dovrei essere così sciocca e permalosa da non capire che le lettere, le tresche, e insegnanti di… inglese, le modelle gitane, le assistenti di «buona volontà», le allieve interessate all’”arte della pittura” e le inviate plenipotenziarie da luoghi lontani sono solo avventure, e che in fondo io e te ci amiamo moltissimo, e anche se passiamo attraverso innumerevoli avventure, porte sbattute, insulti e lamenti a livello internazionale, continuiamo ad amarci? Credo che dipenda dal fatto che sono un tantino stupida perché tutte queste cose sono successe e si sono ripetute durante i sette anni vissuti insieme; e tutta la rabbia che ho ingoiato mi ha semplicemente fatto capir meglio che ti amo più della mia stessa vita, e che anche se tu non mi ami allo stesso modo, comunque un po’ mi ami – non è così? E pur se ne dubito, mi rimarrà sempre la speranza che sia così, e di questo mi accontento…
Amami un poco io ti adoro”.

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Scrivi lettere d’amore

La sua storia con Diego Rivera ha segnato la storia dell’arte ma la Kahlo amò anche altri uomini e altre donne. Le lettere d’amore e le poesie sono una testimonianza indelebile della sua passione irrefrenabile. Senza rinunciare mai alla sua indipendenza ha calcato le scene dell’arte affermando la sua stessa libertà sentimentale e sessuale. Vincere le etichette, gli schemi, ammettere la propria vulnerabilità di fronte all’amore. Frida è stata anche questo, una donna forte che rispettava le sue stesse fragilità e necessità.

Ecco un passo, da quella che dichiarava di non saper scrivere lettere d’amore, da un’epistola a José Bartoli: “Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza.. L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo”.

 

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Dedicati ai tuoi hobby

La Kahlo affrontò sempre le disgrazie della sua vita sublimando ciò che le mancava con ciò che la appassionava. Bloccata a letto senza muoversi dipingeva, quando era triste scriveva poesie, per cercare di comunicare ed entrare in relazione con gli altri scriveva lettere. Non da ultimo la donna si dedicava anche al giardinaggio. Le piante che curò per tutta la vita sono ancora visibili nel giardino della sua celebre Casa Azul (Casa Blu), a Coyoacán, un quartiere di Città del Messico. La sua passione per piante e fiori non ci stupisce, basta osservare i suoi quadri. La botanica gioca un ruolo psicologico nelle sue tele e non un semplice sfondo ben curato. “Dipingo i fiori perché non muoiano”, disse riferendosi ai tanti momenti di debolezza fisica che la costringevano a rimanere a letto.

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Conosci te stesso/a

“Sono io la mia musa”, diceva lei tra il serio e il faceto, del resto “Sono il soggetto che conosco meglio”. Il suo percorso artistico analizzandolo à rebours si sviluppa con l’intento di (ri)conoscersi. Le tele dell’artista messicano nascono con l’esigenza di scandagliare la propria anima e portarla fuori su tela. Un percorso che la porta all’accettazione di se stessa nella piena consapevolezza di tutto ciò che è bello e di quello che non è ma che resta comunque unico.

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Segui un tuo stile

Frida Kahlo è conosciuta anche come un’icona di stile, i suoi abiti variopinti, i copricapo tradizionali, i fiori da indossare nei capelli. Una glam-icon che non aveva la presunzione di esserlo. Perfino le sue sopracciglia poco curate sono diventate una moda da imitare per un ritorno alla naturalezza. Per copiare il suo stile basta acconciare la propria chioma imitando Tehuantepec: fiori, nastri, turbanti, trecce a non finire. I gioielli vistosi con pietre dure (onice e giada le sue preferite) non devono mancare. Cosa indossava la Kahlo? Gonne colorate, scialle e top che dipingeva lei stessa. Da non dimenticare lo smalto e rossetto rosso perché non aveva paura di osare. La Kahlo studiava e si prendeva cura del suo aspetto come avrebbe fatto per uno dei suoi autoritratti ma non per mero narcisismo: attraverso il suo modo di vestire voleva difendere la sua identità messicana, il suo amore per la sua terra, rivendicando le sue convinzioni politiche.

 

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