racconto
“Chissà cosa potrebbe riservarmi l’estate che sta per arrivare…” mi ripetevo continuamente. Ma d’altronde cosa poteva accadermi di così entusiasmante, di così diverso? Dopo aver affrontato i tanto temuti e attesi esami sarei tornata alla mia solita, monotona, solitaria vita, al solito sottovalutato e sottopagato lavoro, l’unica “novità” sarebbe stata dover affrontare il tutto senza la persona che da qualche anno allietava le mie giornate. “Cosa vuoi che sia?” pensavo continuamente… “Sei abituata ad essere sola, ne uscirai anche stavolta”, mi incoraggiavo ogni giorno, ogni sera prima di addormentarmi in preda all’ansia nel silenzio della notte avvolgendomi in un abbraccio Read more...
Sosteneva molte cose con fermezza in quel periodo, che la marmellata fosse meglio della nutella sui pancakes al mattino, che vestirsi di nero conferiva un aspetto di gran lunga più elegante, che arrivare in anticipo a un appuntamento di lavoro aumentasse le probabilità di ottenerlo, che non può accadere nulla di troppo doloroso sotto un cielo punteggiato da miliardi di stelle luminose, che suo marito fosse pazzamente innamorato di lei. Da qualche parte proveniva la dolce melodia di una chitarra. Un soave monologo di note, una confessione, un inno alla bellezza del suono. Doveva essere Filippo, quel ragazzino che occupava Read more...
Di mattina mi alzo e faccio colazione. L'ho sempre fatta. Un tempo la facevo in modo diverso. Quel tempo che è stato ma sembra non esserci mai stato. In cui non avevo in mano altro che la tazza e il dolce. Ora al mio fianco c'è l'aggeggio. L'aggeggio che c'è tutto il giorno, quello che hanno chiamato rivoluzionario per fare operazione di marketing. E che rivoluzionario lo è diventato mentre io me la ridevo: ce l'abbiamo tutti. Lo smartphone. È la prima cosa che accendo, cioè è già acceso perché non si spegne mai e potrebbero anche togliere il pulsante Read more...
Si fa presto a dire “ Io parto”. Già per le persone normali, partire significa fissare una destinazione, magari prenotare una stanza in un albergo, un biglietto aereo, controllare l’itinerario migliore. Per me no. Per me partire è una battaglia contro l’ansia, le paure e problemi logistici di medie o grandi dimensioni. Perché io sono Zoe, faccio l’insegnante e vivo sola con mia figlia. L’estate come ogni anno è arrivata. Da sempre le mie vacanze sono state scandite dai ritmi scolastici, quando ero studente aspettavo giugno per liberarmi dei miei insegnanti e godermi un’estate con gli amici, ora che sono Read more...
"Io ho scelto voi, vi ho scelto tra le persone che voglio nella mia vita, fino alla fine..ci conosciamo da più di venti anni ma io vi scelgo ancora, e vi do per scontate perché so che anche se ci saranno momenti in cui litigheremo o non ci capiremo, voi continuerete a far parte della famiglia che io ho scelto per me". Nel riguardare la foto che la ritraeva insieme alle amiche di sempre, Simona pensava che erano trascorsi in fondo solo pochi anni dalle parole pronunciate da Laura, durante una cena natalizia insieme a Maria Lea, detta 'Gina', eppure Read more...
Alla terza pallina ricevuta sulla sua schiena pelosa, si voltò con le movenze di un bradipo e minaccioso sfidò con lo sguardo padre e figlio che un minuto prima giocavano spensierati a racchettoni sul bagnasciuga. Come un bambino che gioca soddisfatto nella sabbia, cominciò a scavare una buca, vi ripose con lentezza la pallina e la seppellì, spostò con cura l'asciugamano a righe, soltanto qualche centimetro, quel poco necessario a coprire, con la sua imponente mole, la buca appena riempita. Per qualche istante si udì solo il mare e poi tutto sulla spiaggia ricominciò. Mamme che cercavano di togliere i Read more...
Io non ho mai visto il mare, però lo immagino. Spesso. Me lo ha raccontato Omeir. Riesco perfettamente a tracciare un’effige nella mia mente. C’è una distesa di terra, molto sottile e chiara che chiamano sabbia. Pare che questa sabbia, in estate, brilli sotto la luce del sole e scotti abbastanza, soprattutto a mezzogiorno, quando i raggi battono diretti sulla terra. “I bambini ci fanno dei castelli con la sabbia. Uniscono dell’acqua marina, mescolano il composto in un secchiello, lo rendono compatto, capovolgono il secchiello, lo sfilano via e sorridono compiaciuti davanti alla loro fortezza. È divertente, sai?” “Mi piacerebbe Read more...
Arrivai in macchina all’agriturismo, nel pomeriggio di un luglio infuocato. Il sole era ancora alto e faceva un caldo infernale. Tutt'intorno, una distesa interminabile di campi, coltivati perlopiù a girasoli e pomodori, dominava la scena. "Pleased to meet you, hope you guess my name, oh yeah. Ah, what's puzzling you, is the nature of my game, oh yeah. Woo woo, woo woo!" Dall'autoradio proveniva l’inconfondibile melodia di un famoso pezzo degli Stones. Parcheggiai sotto una tettoia in canniccio. Aprii la portiera e, prima di appoggiare anche il secondo piede sul ghiaino, colsi un’ombra con la coda dell’occhio. Ebbi un sussulto. Read more...
Rimanevano tre gettoni gialli accartocciati nella mano di Agata. Le lettere in rilievo si sfregavano sotto la morsa della bambina, emanando un tintinnio plasticoso che nessuno poteva udire. Ogni gettone avrebbe aperto la porta a una gioia temporanea, a dei brividi effimeri, a delle goccioline di sudore che si sarebbero evaporate in un batter d’occhio, o forse sarebbero volate vie con il phon di quella sera. Quei gettoni non sarebbero serviti, non quella sera, anzi, mai più. Sarebbero finiti prima in una tasca, in seguito in un cassetto, per l’anno successivo. Per poi finire in un sacchetto della spazzatura, inceneriti Read more...
Mercato: città del Guatemala Chi mi conosce sa che amo viaggiare, adoro conoscere posti e realtà nuove. Colgo ogni occasione per potermi immergere nella quotidianità di un paese diverso dal mio e con avidità cerco di scoprire e comprendere il più possibile i suoi usi e costumi. Purtroppo però il tempo è sempre poco e le cose che vorrei fare sono sempre tantissime ma, ho scoperto che IL MERCATO è una tappa alla quale non posso proprio rinunciare. Sono convinta che passeggiare per le vie che lo attraversano, ammirare i prodotti locali, osservare le persone che lo frequentano e lasciarsi Read more...