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La lettera che Giacomo Leopardi scrisse al padre

Nella lettera di Giacomo Leopardi al padre emerge un forte contrasto tra il poeta e il suo genitore, poichรฉ Giacomo si oppone alla sua volontร  di far rientrare i figli nel rigido piano di famiglia

Nella lettera di Giacomo Leopardi al padre emerge un forte contrasto tra il poeta e il suo genitore, poichรฉ Giacomo si oppone alla sua volontร  di far rientrare i figli nel rigido piano di famiglia. La ribellione del poeta al padre รจ tutta in queste parole: “Voglio piuttosto essere infelice che piccolo e soffrire piuttosto che annoiarmi”. Giacomo Leopardi si sente oppresso e sente di non aver la possibilitร  di crescere e diventare uomo. In occasione dell’anniversario della sua scomparsa vi proponiamo questa lunghissima lettera di Leopardi al figlio, tratta da Skuola.net, in cui il poeta esprime tutto il suo disagio.

Festa del papร , perchรฉ รจ importante il rapporto padre figlio oggi

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Abbiamo chiesto alla psicologa e scrittrice Vera Slepoj perchรฉ il rapporto padre figlio รจ oggi fondamentale per la formazione e la crescita degli adolescenti

La lettera che Giacomo Leopardi al padre

Mio Signor Padre,
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Sebbene dopo aver saputo quello ch’io avrรฒ fatto, questo foglio le possa parere indegno di esser letto, a ogni modo spero nella sua benignitร  che non vorrร  ricusare di sentir le prime e ultime voci di un figlio che l’ha sempre amata e l’ama, e si duole infinitamente di doverle dispiacere. Ella conosce me, e conosce la condotta ch’io ho tenuta fino ad ora, e forse quando voglia spogliarsi d’ogni considerazione locale, vedrร  che in tutta l’Italia, e sto per dire in tutta l’Europa, non si troverร  altro giovane, che nella mia condizione, in etร  anche molto minore, forse anche con doni intellettuali competentemente inferiori ai miei, abbia usato la metร  di quella prudenza, astinenza da ogni piacer giovanile, ubbidienza e sommessione ai suoi genitori ch’ho usata io.

Father and son di Cat Stevens รจ la canzone che emoziona genitori e figli

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Cat Stevens nella canzone “Father and Son” parla del rapporto tra padri e figli con una delicatezza e una sensibilitร  rare

Per quanto Ella possa aver cattiva opinione di quei pochi talenti che il cielo mi ha conceduti, Ella non potrร  negar fede intieramente a quanti uomini stimabili e famosi mi hanno conosciuto ed hanno portato di me quel giudizio ch’Ella sa, e ch’io non debbo ripetere. Ella non ignora che quanti hanno avuto notizia di me, ancor quelli che combinano perfettamente colle sue massime, hanno giudicato ch’io dovessi riuscir qualche cosa non affatto ordinaria, se mi si fossero dati quei mezzi che nella presente costituzione del mondo, e in tutti gli altri tempi, sono stati indispensabili per fare riuscire un giovane che desse anche mediocri speranze di se. Era cosa mirabile come ognuno che avesse avuto anche momentanea cognizione di me, immancabilmente si maravigliasse ch’io vivessi tuttavia in questa cittร , e com’Ella sola fra tutti, fosse di contraria opinione, e persistesse in quella irremovibilmente. 

Giacomo Leopardi, le poesie piรน famose

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Certamente non l’รจ ignoto che non solo in qualunque cittร  alquanto viva, ma in questa medesima, non รจ quasi giovane di 17 anni che dai suoi genitori non sia preso di mira, affine di collocarlo in quel modo che piรน gli conviene: e taccio poi della libertร  ch’essi tutti hanno in quell’etร  nella mia condizione, libertร  di cui non era appena un terzo quella che mi s’accordava ai 21 anno. Ma lasciando questo, benchรฉ io avessi dato saggi di me, s’io non m’inganno, abbastanza rari e precoci, nondimeno solamente molto dopo l’etร  consueta, cominciai a manifestare il mio desiderio ch’Ella provvedesse al mio destino, e al bene della mia vita futura nel modo che le indicava la voce di tutti.

Io vedeva parecchie famiglie di questa medesima cittร , molto, anzi senza paragone meno agiate della nostra, e sapeva poi d’infinite altre straniere, che per qualche leggero barlume d’ingegno veduto in qualche giovane loro individuo, non esitavano a far gravissimi sacrifici affine di collocarlo in maniera atta a farlo profittare de’ suoi talenti.

La Festa del Papร  secondo Matteo Corona

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Per gentile concessione di Matteo Corona, figlio del celebre ed amatissimo scrittore Mauro Corona, condividiamo con voi i suoi originali ed “avventurosi” auguri dedicati al padre

Contuttochรฉ si credesse da molti che il mio intelletto spargesse alquanto piรน che un barlume, Ella tuttavia mi giudicรฒ indegno che un padre dovesse far sacrifizi per me, nรจ le parve che il bene della mia vita presente e futura valesse qualche alterazione al suo piano di famiglia. Io vedeva i miei parenti scherzare cogl’impieghi che ottenevano dal sovrano, e sperando che avrebbero potuto impegnarsi con effetto anche per me, domandai che per lo meno mi si procacciasse qualche mezzo di vivere in maniera adattata alle mie circostanze, senza che perciรฒ fossi a carico della mia famiglia.

Fui accolto colle risa, ed Ella non credรจ che le sue relazioni, in somma le sue cure si dovessero neppur esse impiegare per uno stabilimento competente di questo suo figlio. Io sapeva bene i progetti ch’Ella formava su di noi, e come per assicurare la felicitร  di una cosa ch’io non conosco, ma sento chiamar casa e famiglia, Ella esigeva da noi due il sacrifizio, non di roba nรจ di cure, ma delle nostre inclinazioni, della gioventรน, e di tutta la nostra vita. Il quale essendo io certo ch’Ella nรจ da Carlo nรจ da me avrebbe mai potuto ottenere, non mi restava nessuna considerazione a fare su questi progetti, e non potea prenderli per mia norma in verun modo.

Festa del Papร , le 15 poesie piรน belle da dedicare al proprio padre

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Scopri le migliori poesie dedicate ai papร  scritte da poeti e poetesse di epoche diverse, da Alda Merini a Camillo Sbarbaro. Il 19 marzo rendi omaggio a una persona speciale.

Ella conosceva ancora la miserabilissima vita ch’io menava per le orribili malinconie, ed i tormenti di nuovo genere che mi proccurava la mia strana immaginazione, e non poteva ignorare quello ch’era piรน ch’evidente, cioรจ che a questo, ed alla mia salute che ne soffriva visibilissimamente, e ne sofferse sino da quando mi si formรฒ questa misera complessione, non v’era assolutamente altro rimedio che distrazioni potenti e tutto quello che in Recanati non si poteva mai ritrovare. Contuttociรฒ Ella lasciava per tanti anni un uomo del mio carattere, o a consumarsi affatto in istudi micidiali o a seppellirsi nella piรน terribile noia, e per conseguenza, malinconia, derivata dalla necessaria solitudine e dalla vita affatto disoccupata, come massimamente negli ultimi mesi. […]

Festa del Papร : cosa vuol dire essere padre oggi

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Abbiamo intervistato Christian Bergamo, autore di “quasi padre” (Longanesi) sul concetto di paternitร  e sul ruolo dei papร  ai giorni d’oggi.

So che sarรฒ stimato pazzo, come so ancora che tutti gli uomini grandi hanno avuto questo nome. E perchรฉ la carriera di quasi ogni uomo di gran genio รจ cominciata dalla disperazione, perciรฒ non mi sgomenta che la mia cominci cosรฌ. Voglio piuttosto essere infelice che piccolo, e soffrire piuttosto che annoiarmi, tanto piรน che la noia, madre per me di mortifere malinconie, mi nuoce assai piรน che ogni disagio del corpo. I padri sogliono giudicare dei loro figli piรน favorevolmente degli altri, ma Ella per lo contrario ne giudica piรน sfavorevolmente d’ogni altra persona, e quindi non ha mai creduto che noi fossimo nati a niente di grande: forse anche non riconosce altra grandezza che quella che si misura coi calcoli, e colle norme geometriche. Ma quanto a ciรฒ molti sono d’altra opinione; quanto a noi, siccome il disperare di se stessi non puรฒ altro che nuocere, cosรฌ non mi sono mai creduto fatto per vivere e morire come i miei antenati.
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Avendole reso quelle ragioni che ho saputo della mia risoluzione, resta ch’io le domandi perdono del disturbo che le vengo a recare con questa medesima e con quello ch’io porto meco. Se la mia salute fosse stata meno incerta avrei voluto piuttosto andar mendicando di casa in casa che toccare una spilla del suo. Ma essendo cosรฌ debole come io sono, e non potendo sperar piรน nulla da Lei, per l’espressioni ch’Ella si รจ lasciato a bella posta piรน volte uscire disinvoltamente di bocca in questo proposito, mi son veduto obbligato, per non espormi alla certezza di morire di disagio in mezzo al sentiero il secondo giorno, di portarmi nel modo che ho fatto. Me ne duole sovranamente, e questa รจ la sola cosa che mi turba nella mia deliberazione, pensando di far dispiacere a Lei, di cui conosco la somma bontร  di cuore, e le premure datesi per farci viver soddisfatti nella nostra situazione.

Alle quali io son grato sino all’estremo dell’anima, e mi pesa infinitamente di parere infetto di quel vizio che abborro quasi sopra tutti, cioรจ l’ingratitudine. La sola differenza di principii, che non era in verun modo appianabile, e che dovea necessariamente condurmi o a morir qui di disperazione, o a questo passo ch’io fo, รจ stata cagione della mia disavventura. รˆ piaciuto al cielo per nostro gastigo che i soli giovani di questa cittร  che avessero pensieri alquanto piรน che Recanatesi, toccassero a Lei per esercizio di pazienza, e che il solo padre che riguardasse questi figli come una disgrazia, toccasse a noi.

Quello che mi consola รจ il pensare che questa รจ l’ultima molestia ch’io le reco, e che serve a liberarla dal continuo fastidio della mia presenza, e dai tanti altri disturbi che la mia persona le ha recati, e molto piรน le recherebbe per l’avvenire, Mio caro Signor Padre, se mi permette di chiamarla con questo nome, io m’inginocchio per pregarla di perdonare a questo infelice per natura e per circostanze. Vorrei che la mia infelicitร  fosse stata tutta mia, e nessuno avesse dovuto risentirsene, e cosรฌ spero che sarร  d’ora innanzi. Se la fortuna mi farร  mai padrone di nulla, il mio primo pensiero sarร  di rendere quello di cui ora la necessitร  mi costringe a servirmi.
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L’ultimo favore ch’io le domando, รจ che se mai le si desterร  la ricordanza di questo figlio che l’ha sempre venerata ed amata, non la rigetti come odiosa, nรจ la maledica; e se la sorte non ha voluto ch’Ella si possa lodare di lui, non ricusi di concedergli quella compassione che non si nega neanche ai malfattori.

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Luglio 1819

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