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La lettera aperta di Massimo Gramellini ai musulmani

MILANO – Massimo Gramellini, dopo l’ennesimo attentato che ha colpito la Francia, si รจ sentito di scrivere una lettera aperta a tutti i musulmani. Il giornalista si rivolge al musulmano non integralista che vive in Occidente. Attraverso questa lettera Gramellini esprime il suo pensiero su tutto ciรฒ che sta accadendo. Una lettera che non รจ altro che il Buongiorno di Gramellini pubblicato su “La Stampa” lo scorso 16 luglio. Vediamone insieme i passi piรน interessanti.

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“CARO MUSULMANO…”– “Caro musulmano non integralista che vivi in Occidente, esci fuori. Lo so che esisti, ti ho conosciuto. In privato mi hai confidato tante volte il tuo sgomento per lโ€™eresia wahabita che ha deformato il Corano, trasformando il suicidio in un atto eroico, e la tua rabbia verso la corte saudita che si atteggia a nostra alleata e invece finanzia quellโ€™eresia dai tempi di Bin Laden.ย 
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IL PIANO DEI CALIFFI – Il piano degli aspiranti califfi รจ piuttosto chiaro: utilizzano ragazzotti viziati come gli stragisti del Bataclan e relitti umani come il camionista che ha seminato la morte sulla promenade di Nizza per alimentare la paura e lโ€™odio verso lโ€™Islam, cosรฌ da portare i razzisti al potere in Occidente e creare le condizioni per innescare una guerra di civiltร . รˆ la trama dei fanatici di ogni epoca, la conosciamo bene. […]
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“COME PUO’ CAMBIARE QUESTA STORIA”ย […] I farabutti che sgozzano in nome dellโ€™Islam non vengono dal deserto: sono cresciuti in Occidente e quasi sempre ci sono anche nati. Frequentano i tuoi negozi e le tue moschee, parlano la tua lingua, credono (a modo loro) nella tua religione. Hanno figli che vanno a scuola con i tuoi, mogli che chiacchierano con la tua. Per troppo tempo li hai guardati come dei fratelli che sbagliavano, ma che non andavano traditi. Non condividevi i loro comportamenti, ma non te la sentivi di denunciarli: in qualche caso per paura, ma piรน spesso per una forma perversa di solidarietร  religiosa e razziale.
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“L’IMPORTANTE E’ AGIRE” – Adesso perรฒ il gioco si รจ fatto troppo duro e non puoi piรน restare sullโ€™uscio a osservarlo. Adesso anche tu, come lโ€™operaio comunista di quarantโ€™anni fa, hai qualcosa da perdere. Bene o male lโ€™Occidente ti ha accolto, offrendoti la possibilitร  di una vita piรน dignitosa di quella che ti era consentita nella terra da cui sei scappato. Ora sei uno di noi. Tuo fratello non รจ piรน il camionista di Nizza, ma il bambino che le sue ruote hanno stritolato sul selciato. Non puoi continuare a negare lโ€™evidenza o a girarti dallโ€™altra parte. Hai oltrepassato quel confine sottile che separa il menefreghismo dalla complicitร .

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IL PATTO – Facciamo un patto. Noi cercheremo di tenere i nostri razzisti lontani dal governo e di migliorare il livello della sicurezza, anche se รจ impossibile proteggere ermeticamente ogni assembramento umano. Tu perรฒ devi passare allโ€™azione. Devi prendere le distanze dagli invasati che si sentono invasori e dagli imam che li fomentano. Denunciarli, sbugiardarli, controbattere punto su punto le loro idee distorte. Pretendendo, tanto per cominciare, che nella tua moschea si parli la lingua che a scuola parlano i tuoi figli: francese in Francia, italiano in Italia. Senza di te perderemmo la partita. Ma vorrei ti fosse chiaro che fra gli sconfitti ci saresti anche tu.”

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Massimo Gramelliniย 

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