MILANO – Massimo Gramellini, dopo l’ennesimo attentato che ha colpito la Francia, si è sentito di scrivere una lettera aperta a tutti i musulmani. Il giornalista si rivolge al musulmano non integralista che vive in Occidente. Attraverso questa lettera Gramellini esprime il suo pensiero su tutto ciò che sta accadendo. Una lettera che non è altro che il Buongiorno di Gramellini pubblicato su “La Stampa” lo scorso 16 luglio. Vediamone insieme i passi più interessanti.
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“L’IMPORTANTE E’ AGIRE” – Adesso però il gioco si è fatto troppo duro e non puoi più restare sull’uscio a osservarlo. Adesso anche tu, come l’operaio comunista di quarant’anni fa, hai qualcosa da perdere. Bene o male l’Occidente ti ha accolto, offrendoti la possibilità di una vita più dignitosa di quella che ti era consentita nella terra da cui sei scappato. Ora sei uno di noi. Tuo fratello non è più il camionista di Nizza, ma il bambino che le sue ruote hanno stritolato sul selciato. Non puoi continuare a negare l’evidenza o a girarti dall’altra parte. Hai oltrepassato quel confine sottile che separa il menefreghismo dalla complicità.
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IL PATTO – Facciamo un patto. Noi cercheremo di tenere i nostri razzisti lontani dal governo e di migliorare il livello della sicurezza, anche se è impossibile proteggere ermeticamente ogni assembramento umano. Tu però devi passare all’azione. Devi prendere le distanze dagli invasati che si sentono invasori e dagli imam che li fomentano. Denunciarli, sbugiardarli, controbattere punto su punto le loro idee distorte. Pretendendo, tanto per cominciare, che nella tua moschea si parli la lingua che a scuola parlano i tuoi figli: francese in Francia, italiano in Italia. Senza di te perderemmo la partita. Ma vorrei ti fosse chiaro che fra gli sconfitti ci saresti anche tu.”
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Massimo Gramellini
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