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Nuovo Dpcm, chiudono teatri e cinema fino al 24 novembre

Il premier Conte ha firmato la scorsa notte il nuovo Dpcm con le misure restrittive anti-Covid, tra le quali la chiusura di teatri e cinema

“Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera fino al 24 novembre”. Ad affermarlo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi in cui ha presentato le misure adottate nel nuovo Dpcm da domani attivo. 

Chiudono teatri e cinema

“La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile, tra le altre”, ha affermato il premier Conte. “L’obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. “Un dolore la chiusura di teatri e cinema – così su Twitter il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini -. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura”.

La scuola

La didattica a distanza alle superiori potrà arrivare, secondo quanto prevede il nuovo Dpcm in vigore da domani, anche al 100%. Ieri i governatori avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche, saranno i presidi a decidere la quota di Dad: da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali.

Bar e ristoranti chiusi

Il nuovo Dpcm prevede le chiusure dei ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18 nei giorni feriali e la domenica. Inoltre stop a sale scommesse, palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo i matrimoni. Il governo, quindi conferma gli orari di chiusura di ristoranti e bar “cancellando”, dall’ultima bozza, la chiusura domenicale.

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L’annuncio del premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di domenica sera. Rigore e distanziamento sociale dovranno continuare

Evitare spostamenti 

La versione definitiva del Dpcm “raccomanda fortemente” di “non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Rispetto all’ultima bozza salta la specifica secondo cui era raccomandato di non spostarsi “dal Comune di residenza, domicilio o abitazione”. Il punto, nel corso delle riunioni di ieri, era stato tra i più discussi anche perché nel governo circolava l’ipotesi del divieto di spostamenti tra le Regioni. Divieto che, nel testo firmato da Conte, non viene introdotto.

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