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E’ morta la giornalista e scrittrice Bice Biagi, figlia di Enzo

Dall'attentato di Piazza Fontana fino alla rivoluzione culturale del '68 e agli anni 70 Bice Biagi è stata testimone dei profondi cambiamenti del mondo e della società da protagonista, raccontandoli. 

Lutto nel mondo del giornalismo e dell’editoria italiana. E’ morta all’età di 75 anni Bice Biagi, figlia di Enzo, giornalista e scrittrice. A darne notizia Articolo 21, associazione alla quale Bice Biagi contribuiva nel ruolo di garante. Originaria di Bologna, Bice Biagi si è spenta la mattina del 16 marzo. Dall’attentato di Piazza Fontana fino alla rivoluzione culturale del ’68 e agli anni 70 Bice Biagi è stata testimone dei profondi cambiamenti del mondo e della società da protagonista, raccontandoli. 

Il ricordo

“Forte e volitiva, ironica e franca, Bice è sempre stata accanto al padre nella lotta contro l’editto bulgaro di Berlusconi che si abbatté su di lui, Luttazzi e Santoro il 18 aprile 2002, quando era alla Rai. Ha sempre avuto come impegno – ricordano dalla redazione di Articolo 21 all’interno del pezzo a lei dedicato – la difesa dei diritti delle donne e come baluardo di riferimento la Costituzione. All’epoca dei primi movimenti studenteschi era iscritta alla Facoltà di Lettere alla Statale di Milano ed era già molto attiva nel sostenere battaglie di libertà”. “Una perdita dolorosa, un vuoto incolmabile come quello lasciato da Enzo, tra i fondatori insieme a Bice di Articolo 21”, si legge sul sito dell’associazione.

Chi era Bice Biagi

Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Milano, Bice Biagi è stata direttrice di “Insieme”, “Intimità” e “Novella 2000”, poi vicedirettrice del settimanale “Oggi”. Nel 2007 Bice ha lavorato insieme al padre, Enzo Biagi, nella redazione della trasmissione televisiva RT Rotocalco Televisivo. Dal 2008, insieme alla sorella Carla, presiedeva il comitato promotore del Premio Enzo Biagi. “Ho imparato da mio padre che, a rendere “davvero libera” una donna, era soprattutto il lavoro. Su tale principio ho basato la mia attività di giornalista e quella personale”, diceva di sé.

Il libro dedicato al padre

Nel 2008 Bice Biagi ha pubblicato per la Rizzoli Editore un libro dedicato al padre, “In viaggio con mio padre“. Un libro scritto poco dopo la scomparsa del padre, avvenuta il  6 novembre 2007. “Mio padre è morto da un paio d’ore” scrive Bice Biagi. “Io e mia sorella Carla abbiamo avvertito i parenti e gli amici più vicini e non riuscivamo proprio a immaginare che da quel momento, da quando radio, televisioni, internet hanno dato la notizia della sua morte, non saremmo più state sole.” Migliaia di persone si affollano davanti alla clinica Capitanio ed è allora che le sorelle Biagi si accorgono di far parte di una famiglia molto più grande. “Ripensandoci,” scrive l’autrice “fin da bambina dovevo capire che il mio non era un padre tradizionale.”

Ma la vera scoperta avviene dopo, quando insieme alla sorella viene invitata alle numerose celebrazioni e inaugurazioni dedicate a Enzo Biagi. Conoscono gli amici di un tempo, i colleghi di ieri e i giovani di oggi che si ispirano a lui. Incontro dopo incontro, riaffiorano alla memoria i ricordi d’infanzia, la cura premurosa di un papà “precursore dei tempi” perché mandava le figlie a studiare all’estero per farle crescere autonome e indipendenti economicamente, “come degli uomini”. Guai però a chiedere di tornare a casa dopo mezzanotte. “Non pago viaggi di nozze in anticipo” era la sua ultima parola. “In viaggio con mio padre” è il ritratto inedito di un uomo che per oltre mezzo secolo di lavoro ha considerato il giornalismo come un servizio che si rende al Paese e che ha lasciato in eredità alle sue figlie una passione smisurata per la libertà.

 

 

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