MILANO – Per il duecentesimo anno dalla sua composizione, l’ Infinito di Leopardi viene celebrato dal 21 dicembre a Recanati con evento lungo un anno, in un flusso continuo diย mostre, spettacoli, conferenze, pubblicazioni, per sollecitare la riflessione riguardo all’infinito e alle infinite rappresentazioni dell’uomo nella natura.
L’esposizione del manoscritto
Nel progetto Infinito Leopardiย promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de LโInfinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attivitร Culturali (MIBAC), con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura e Universitร degli Studi di Macerata, compare come punta di diamante l’esposizione straordinaria del manoscritto vissano nella Villa Colloredo Mels, rendendo possibile al pubblico di osservare da piรน vicino il testo del grande poeta e di ritornare al pensiero leopardiano, che รจ sempre di grande attualitร , anche a duecento anni di distanza.ย Dal titolo โInfinitร / Immensitร . Il manoscrittoโ avviene la riscoperta del patrimonio leopardiano dei manoscritti di proprietร del Comune di Visso, attraverso la rilettura attenta di essi e la loro esposizione. Strumenti multimediali ne accompagnano la visione, la comprensione e consentono lโapprofondimento della storia che lo ha condotto fino a noi. Unโoperazione che permetterร di mettere a punto un modello espositivo a rotazione nelle sale del museo civico del corpus leopardiano di documenti, manoscritti e cimeli del poeta, appartenenti alla collezione del Comune di Recanati. Un percorso intrapreso nel dicembre 2017 attraverso un viaggio nelle sale di Villa Colloredo Mels alla riscoperta del patrimonio leopardiano che torna definitivamente, dopo molti anni, a disposizione di tutta la cittadinanza, dei turisti e degli studiosi.
Poesia e fotografia
Il progettoย Mario Giacomelli. Giacomo Leopardi, LโInfinito, A Silviaย รจ un progetto fotografico che mette al centroย uno dei capitoli piรน affascinanti e meno indagati della storia della fotografia italiana del dopoguerra e dei rapporti tra letteratura e fotografia. Sarร esposto A Silvia, il celebre foto-racconto ispirato allโomonima lirica di Leopardi, nella sua versione originale del โ64, di cui fino ad oggi si erano perse le tracce e in quella del 1988.