Luna di José Hierro è una splendida poesia che l’autore rivolge alla luna, quale spettatrice dei destini degli umani. Un’immagine incantevole del nostro satellite, che diventa depositario di tutto ciò che è accaduto, accade e accadrà nel pianeta Terra per sempre.
Un concetto di grande impatto per la visione non umano centrica dell’esistenza. Tutti saremo destinati a finire e quindi bisogna prendere coscienza che tutti siamo destinati a finire e la vita continuerà malgrado noi. E anche quando anche il Pianeta finirà la propria vita, ci sarà sempre la luna che continuerà ad esistere.
Luna fa parte della raccolta di poesie Tierra sin nosotros (tradotto La Terra senza di noi) pubblicata nel 1947.
Ma, leggiamo una delle poesie più belle di José Hierro, uno dei maggiori poeti contemporanei della letteratura spagnola.
Luna di José Hierro
Tamburello dei secoli per addormentare l’uomo
imprigionato nel cuore muto dell’universo.
Mezza mela d’oro da mangiare per il bambino
finché non si sentirà eterno.Alberi, ponti, torri, montagne, mari, strade.
E tutto ciò che va alla deriva svanirà.
Quando essi non vivono più, nello spazio, liberi,
tu continuerai a vivere.E quando ci stanchiamo (perché dobbiamo stancarci).
E quando ce ne andremo (perché vi lasceremo).
Quando nessuno si ricorda che un giorno moriremo
(perché moriremo).Tamburello dei secoli per addormentare l’uomo,
mezza mela d’oro che misura il nostro tempo,
quando non sentiamo più, quando non saremo più,
tu continuerai a vivere.********************
Luna di José Hierro (testo originale spagnolo)
Pandereta de siglos para dormir al hombre
preso en el corazón mudo del universo.
Media manzana de oro para que el niño coma
hasta sentirse eterno.Árboles, puentes, torres, montes, mares, caminos.
Y todo a la deriva se irá desvaneciendo.
Cuando ellos ya no vivan, en el espacio, libre,
tú seguirás viviendo.Y cuando nos cansemos (porque hemos de cansarnos).
Y cuando nos vayamos (porque te dejaremos).
Cuando nadie recuerde que un día nos morimos
(porque nos moriremos),pandereta de siglos para dormir al hombre,
media manzana de oro que mide nuestro tiemo,
cuando ya no sintamos, cuando ya no seamos,
tú seguirás viviendo.
Il significato di Luna
Luna di José Hierro è una poesia che fin dal primo verso sembra scandire una musicalità in grado di offrire una lettura melodica del testo. La Luna per l’autore spagnolo si trasforma in un battito ritmico che asseconda il sonno degli esseri umani.
Incessantemente, fin dall’arrivo del primo uomo sulla Terra le notti sono state caratterizzate dal suo rassicurare il destino di chi invoca la sua luce come fosse una lampada in grado di offrire sicurezza.
Tutto è destinato a finire afferma nella sua poesia José Hierro
Alberi, ponti, torri, montagne, mari, strade.
E tutto ciò che va alla deriva svanirà.
Quando essi non vivono più, nello spazio, liberi,
tu continuerai a vivere.
Ma, la luna continuerà ad esistere. Ogni cosa sarà destinata a svanire, ma il nostro satellite continuerà ad essere “imprigionato nel cuore muto dell’universo”.
Una visione che rende il pensiero poetico di José Hierro evidente, soprattutto se contestualizzato con la vita del poeta, che ha conosciuto la guerra civile spagnola e la dittatura franchista.
La luna in questa prospettiva è l’unica visone che sta fuori l’uomo e ciò che lo circonda. In un rapporto reciproco gli esseri umani guardano alla luna come qualcosa che è oltre i confini che imprigionano l’esistenza umana.
Il poeta sembra offrire un monito anche alla superbia degli umani. Tutti siamo destinati a finire. Quel senso d’immortalità che si impara fin da bambini tramite la superbia degli adulti non ha senso di esistere se si assimila il concetto che nessuno sulla terra può ritenersi immortale.
Anche il senso di superiorità, di sopraffazione che molti uomini vivono qualcosa di normale è una finzione che non può trovare concretezza. Bisogna saper imparare che tutto è destinato a finire e come tale ciò che si farà in vita, rimarrà a chi seguirà dopo.
La luna sembra fare da testimone al modo di comportasi di tutti gli esseri umani. Ci dovrebbe ricordare che lasciare un segno positivo ai posteri può avere un senso. Quella luna con la sua luce farà da garanzia ai buoni propositi dei terrestri.
Il messaggio che ogni cosa è destinata a finire e che qualcosa di più importante continuerà ad esistere malgrado noi, mira a trasferire la consapevolezza che qualsiasi sentimento di superiorità, di prevaricazione, di predominio non hanno senso si fronte a qualcosa di più grande rispetto a noi.
La poesia trasferiesce quel senso di umiltà che ogni essere umano dovrebbe possedere, in quanto qualcosa che sarà oltre noi esisterà sempre.
Tutto è destinato a passare e José Hierro sembra indicare la via per gestire un’esistenza consapevole dei propri limiti. Tutti vogliamo essere qualcosa di più, ma il tempo che la luna ci lascia come testimonianza ci racconta che ogni cosa, anche la più immensa, può essere distrutta.
Comprendere i propri limiti può essere garanzia di proporsi come persone migliori. Se questo avverrà il “tamburello” lunare allieterà il sonno dei posteri cantando anche di noi.