Sei qui: Home » Lingua Italiana » Lingua italiana: il participio presente come aggettivo

Lingua italiana: il participio presente come aggettivo

Scopriamo tramite questo articolo come e quando viene usato oggi, nella lingua italiana, il participio presente e quanto spesso in forma aggettivale.

La lingua italiana possiede una varietร  di forme verbali che, nel corso della sua evoluzione, hanno acquisito anche funzioni diverse da quelle originarie. Uno degli esempi piรน interessanti di questa evoluzione รจ il participio presente, che in italiano moderno ha assunto prevalentemente un valore aggettivale o nominale. Questo fenomeno, noto come “participio aggettivale”, รจ un’importante caratteristica grammaticale che distingue l’italiano da altre lingue romanze.

La lingua italiana e il participio presente: da forma verbale a forma aggettivale

Nella lingua italiana moderna, il participio presente รจ usato prevalentemente come aggettivo (es. assente, circostante, morente, presente, ubbidiente) o come sostantivo (es. dirigente, conoscente, parente, tangente, vedente). Tuttavia, puรฒ ancora mantenere il suo valore verbale in alcuni contesti, specialmente quando compare con un complemento diretto. Ad esempio:

“Il presidente la commissione” (participio verbale)

“Una signora amante della musica” (participio aggettivale)

Nel primo caso, “amante” funge da forma verbale in quanto regge un complemento diretto, mentre nel secondo caso รจ chiaramente un aggettivo, dato che รจ seguito da un complemento preposizionale.

Il declino del participio presente verbale

In italiano medievale, il participio presente aveva ancora un uso verbale diffuso, ma nel corso del tempo รจ stato progressivamente sostituito dal gerundio. Questo fenomeno รจ evidente in alcuni testi letterari classici, come quelli di Pietro Bembo e Niccolรฒ Machiavelli:

“Come si potrร  dire che ad alcuno popolo, avente due lingue…” (Bembo, 1525)

“Neโ€™ tempi nostri, regnante Alessandro VI…” (Machiavelli, 1513)

In questi esempi, il participio presente mantiene ancora la funzione di una proposizione relativa, ma giร  a partire dal Rinascimento il suo uso si รจ limitato ai registri formali e alla lingua letteraria.

Usi del participio presente in italiano moderno

Nel linguaggio contemporaneo, il participio presente verbale รจ diventato una forma rara, relegata principalmente alla lingua scritta e a contesti di elevato formalismo. Un esempio significativo di questa forma si trova nella letteratura del Novecento:

“Si accorse che gli correvano dietro tutti e due, sempre imbacuccati nei loro sacchi, e grondanti acqua come due panieri sfondati” (Collodi)

“Lโ€™accampamento nel sonno era il regno dei corpi, una distesa di vecchia carne dโ€™Adamo, esalante il vino bevuto e il sudore della giornata guerresca” (Calvino)

“Non era senza molto timore, ricordo, che andavo a sporgermi dal parapetto delimitante il piazzale dalla parte della campagna” (Bassani)

In questi esempi, il participio presente รจ usato per creare immagini evocative e descrittive, svolgendo una funzione che potrebbe essere resa anche con una proposizione relativa.

Participio presente e pronomi clitici

Un’altra caratteristica del participio presente verbale in italiano รจ la possibilitร  di trovarlo accompagnato da un pronome clitico in forma enclitica. Ad esempio:

“Rumore di un uccello grande levantesi ogni tanto a volo con alto frastuono dโ€™ali” (Buzzati)

Questa costruzione รจ ormai rara e tipica della letteratura piรน ricercata, non trovando spazio nella lingua parlata o nei contesti informali.

Forme di un participio morente

Il participio presente in italiano ha subito un’importante trasformazione nel corso dei secoli, passando da una funzione prevalentemente verbale a una funzione aggettivale o nominale.

Oggi, il suo uso verbale รจ limitato alla lingua letteraria e ai registri piรน formali, mentre nella comunicazione quotidiana รจ stato ampiamente sostituito da altre forme, come il gerundio o le proposizioni relative, infatti, spesso non si ha idea di quante parole ormai usate in maniera consolidata e frequenti come sostantivi non siano altro che participi presenti che hanno perso la loro originaria funzione di verbi, basti pensare a parole di uso quotidiano come “passante” “presente” “ubbidiente” “circostante” e tante, tante altre. Tuttavia, il participio aggettivale rimane una risorsa espressiva fondamentale della lingua italiana, capace di arricchire la descrizione e la caratterizzazione di persone, cose e situazioni.

ยฉ Riproduzione Riservata