Italiano: perché nei documenti si legge “li” prima di una data?

7 Marzo 2025

Scopriamo, grazie a questo articolo, perché l'italiano contempla l'articolo determinativo prima delle date, spesso apposte in calce sui documenti.

Italiano perché nei documenti si legge lì prima di una data

In italiano formale l’uso dell’articolo determinativo davanti alle date nei documenti ufficiali e nella lingua scritta italiana rappresenta una questione linguistica di grande interesse. Secondo la grammatica italiana moderna, l’articolo “il” precede abitualmente le date, come nel caso di “il 20 settembre 1870”, mentre spesso è visto di cattivo occhio l’utilizzo della variante “li”, ma in questo articolo scopriremo che suddetta indisposizione è tutt’altro che giustificabile. Sia l’uno che l’altro utilizzo si è consolidato nel tempo ed è considerato la norma nella lingua standard.

L’uso dell’articolo davanti alle date: l’italiano e le sue regole

L’uso dell’articolo determinativo davanti alle date risponde a una logica di chiarezza e di continuità linguistica. Quando la data include il mese e il giorno, essa è introdotta da “il”:

il 4 novembre 1918;

il 25 aprile 1945.

Se la data inizia con un numero che si pronuncia con l’elisione dell’articolo, si utilizza “l'”:

l’11 ottobre 1989;

l’8 dicembre 1990.

Questa regola vale soprattutto per le date che iniziano con “uno” o “otto”, rispettando l’uso dell’elisione nel parlato. Tuttavia, si usa “il” davanti ai numeri ordinali come “primo”:

il 1° febbraio 2003 (si legge “il primo febbraio duemilatré”).

L’evoluzione storica dell’uso dell’articolo

Storicamente, l’articolo determinativo davanti alle date ha subito alcune variazioni. Come osservato da Luca Serianni, fino all’Ottocento si poteva trovare la forma “ai 22 di settembre”, dove l’articolo era accordato con il numero plurale. Alessandro Manzoni, nella revisione de I promessi sposi del 1840, adottò la formula moderna “il 22 settembre”, eliminando la preposizione “di” tra mese e anno. Questo cambio rispecchia l’evoluzione della lingua verso una maggiore semplicità e chiarezza.

L’uso arcaico di “li” nelle date

Un altro fenomeno linguistico interessante è la presenza di “li” prima delle date nei documenti ufficiali, come in “Firenze, li 15.10.2002”. Questa forma, oggi percepita come anacronistica o addirittura poco intelligibile, è in realtà una variante arcaica dell’articolo determinativo plurale “i” o “gli”. La costruzione originale era: “li 15 giorni di ottobre”, ma nel tempo il sostantivo “giorni” è caduto, lasciando solo “li”.

Questo uso arcaico è  spesso confuso con l’avverbio “lì” (con l’accento), che indica stato in luogo. Tuttavia ciò non toglie che il suo uso, soprattutto nei documenti ufficiali e nel linguaggio formale non sia per niente erroneo, anzi, demarca un certo grado di formalità consono agli ambienti e ai documenti ufficiali, per cui è bene diffidare da chi dice o scrive che la variante arcaica “li” sia scorretta o da evitare, semplicemente costui ignora certe regole della grammatica italiana e alcune nozioni di linguistica storica.

L’uso delle cifre nelle date

Un altro aspetto connesso è la traslitterazione delle cifre nei testi scritti. Secondo Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, i numeri vanno espressi in cifre nei seguenti casi:

date: “15 febbraio 2000”;

numeri non arrotondati: “1805 voti”;

calcoli e documenti contabili.

Nei testi letterari e nei contesti informali, è invece preferibile scrivere in lettere i numeri bassi o quelli usati in espressioni figurate, ad esempio:

“Aveva tre figli”;

“C’erano solo quattro gatti”.

La traslitterazione dei numeri

Una particolarità riguarda la scrittura di numeri contenenti “tre”. Secondo Luca Serianni, i composti con “tre” vanno accentati, nonostante “tre” da solo non richieda accento. Quindi:

“duemilatré” (2003);

“ventitré” (23).

Tuttavia, l’uso comune mostra oscillazioni, con alcuni testi che omettono l’accento.

L’uso dell’articolo davanti alle date è una norma consolidata nella lingua italiana. La variante arcaica “li” è ormai superata e da evitare nei documenti ufficiali. La scelta tra numeri e lettere nella scrittura dipende dal contesto, con una preferenza per le cifre nelle date e nei numeri precisi. Questi aspetti linguistici, sebbene apparentemente tecnici, riflettono l’evoluzione storica dell’italiano e la necessità di una comunicazione chiara ed efficace. Per saperne di più consigliamo la lettura dell’articolo redatto da Vera Gheno presso l’Accademia della Crusca: L’articolo con le date e le cifre.

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