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Le parole che curano

Sono sempre da sola in questo spazio ma non sono da sola nella mia voglia di utilizzare i libri per cercare il benessere psicologico. Da ormai due anni tengo corsi per colleghi psicoterapeuti che vogliano occuparsi di Libroterapia e in questi corsi ho occasione di conoscere...

Sono sempre da sola in questo spazio ma non sono da sola nella mia voglia di utilizzare i libri per cercare il benessere psicologico. Da ormai due anni tengo corsi per colleghi psicoterapeuti che vogliano occuparsi di Libroterapia e in questi corsi ho occasione di conoscere persone speciali. Oggi voglio presentarvene una: Lucia Magionami, psicologa psicoterapeuta che lavora tra Perugia e Firenze, sia nei suoi studi sia come consulente per enti pubblici e privati come esperta di violenza intrafamiliare.  La invito virtualmente qui perchรฉ voglio parlare del suo evento โ€œLe parole che curanoโ€ collocato allโ€™interno dellโ€™iniziativa #ioleggoperchรฉ.

 
In cosa consisteva lโ€™evento, Lucia?
Ho pensato di usare il mio blog per permettere a chiunque fosse passato di lร  di lasciare una frase significativa per la sua vita. Lโ€™unica condizione che ho posto รจ che la frase provenisse da un libro. Chi non ha mai avuto lโ€™esperienza emotiva di incontrare una frase simbolo da tenere nel cuore? Bene, ho creduto che la condivisione di tante buone parole potesse innescare un circolo virtuoso per quanto virtuale. In fondo internet รจ uno strumento potentissimo in questo senso. Ciascuno รจ invitato a inviare via mail o posta ordinaria la frase scelta. Il risultato รจ al momento confortante.

 
Come ti รจ venuta in mente questa iniziativa?
In gennaio ho avviato un gruppo di libroterapia a Perugia, che si concluderร  il 23 maggio prossimo. Ho raccolto il consiglio della mia amica Cristina che mi ha suggerito di condividere tra le partecipanti frasi tratte dai libri impiegati lungo il percorso terapeutico. Vista la partecipazione emotiva e il piacere condiviso nel gruppo ho creduto importante estendere questa esperienza allโ€™esterno, cosรฌ ho cercato in internet iniziative alle quali affidare la diffusione incontrando Ioleggoperchรฉ, un progetto di promozione della lettura, ideale per me da adottare.

 
Immagino ti siano arrivate molte frasi, ce nโ€™รจ stata una che ti ha toccata particolarmente?
Va detto che tutte le frasi giunte si sono rivelate, a loro modo, illuminanti. I grandi autori, alla conta dei fatti, sono tali anche per la loro capacitร  di dire dellโ€™Animo umano quel che i piรน non riescono a comprendere e men che meno ad esprimere. Ve nโ€™รจ una che mi dร  lโ€™immagine precisa dellโ€™esclusivo rituale di avvicinamento al libro, un poโ€™ misterioso, sicuramente intimo e originale che compie ciascuno di noi quando cerca nuove storie da leggere, tra gli scaffali della libreria. Eโ€™ tratta da โ€œNostra signora della solitudineโ€ di Marcela Serrano e recita: โ€œLโ€™antica, enorme e quasi mitica libreria Gandhi era, come al solito, piena zeppa di gente, con quella perenne musica di sottofondo che provocano, senza saperlo, le persone che comprano i libri.โ€

 
Ti chiedo una riflessione piรน ampia sulle frasi che ti sono arrivate: ci sono temi comuni, oppure una tipologia predominante di persone che le hanno inviate?
Sarebbe forzoso, e forse pretenzioso da parte mia, fermare in categorie comuni le frasi strappate a tanti differenti libri e arrivate come suggestioni chiarificatrici o problematiche. In questa fase che si chiuderร  il 23 maggio posso almeno dire che le frasi giunte, quasi esclusivamente da donne, sembrano essere state prese innanzitutto per la loro capacitร  chiarificatrice di sentimenti inespressi, di moti dellโ€™animo. Altre invece sembrano descrivere conflitti interiori irrisolvibili nellโ€™immediato ma almeno descrivibili perchรฉ si possa prendere coscienza dellโ€™insanabile turbamento che recano. Alcune sono poesie (Withman, Pessoa e altri) altre sono brani piรน estesi riferiti allโ€™identitร  di genere e alla maternitร , in tutte sicuramente si sente il bisogno della lettrice, del lettore, di nutrirsi di parole distillate, scolpite che descrivano lโ€™indecifrabile complessitร  dello Spirito umano di cui tutti sappiamo essere partecipi. Parole da ricordare, da memorizzare e recitare in silenzio per conforto e sprone. Userรฒ come sintesi di questo ragionamento le splendide parole di Clarissa Pinkola Estes, inviatemi da Bruna: โ€œlโ€™arte delle domande, lโ€™arte delle storie, lโ€™arte delle mani: sono tutte il frutto di qualcosa e questo qualcosa รจ lโ€™animaโ€.

 
Ti ringrazio, Lucia, per lโ€™impegno e per la passione che condividiamo nei confronti della lettura. Ti saluto lasciandoti la mia frase per il tuo evento: โ€œPer il lettore ogni libro esiste in una condizione di sogno, fino a che le mani che lo aprono e gli occhi che lo scrutano non scuotono le parole fino a risvegliarleโ€ Alberto Manguel in โ€œDiario di un lettoreโ€.

 

Rachele Bindi

8 maggio 2015

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