Sei qui: Home » Libri » #ioleggoperché 2016, torna a ottobre la campagna di promozione del libro

#ioleggoperché 2016, torna a ottobre la campagna di promozione del libro

Torna dal 22 al 30 ottobre la grande iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura. Coinvolte scuole, aziende, librerie e web

MILANO – “Io leggo perché ovunque mi trovi ho sempre a disposizione una biblioteca: anche a scuola o sul luogo di lavoro”. È quello che potranno dire milioni di italiani – ragazzi e adulti, studenti e lavoratori – al termine dell’anno, quando si concluderanno le attività di #ioleggoperché 2016. Dopo il successo della prima edizione nel 2015, con la distribuzione di 240.000 libri e il coinvolgimento di 35.000 Messaggeri, torna infatti la grande campagna di promozione del libro e della lettura organizzata dall’AIE (Associazione Italiana Editori) sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo), in collaborazione con ALI (Associazione Librai Italiani – Confcommercio), AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e Confindustria – Gruppo tematico Cultura.

OBIETTIVO – L’edizione 2016 si pone un obiettivo ancora più ambizioso: portare la lettura nella quotidianità di tutte le persone, contribuendo alla creazione e allo sviluppo di centinaia di biblioteche scolastiche e aziendali. Come? Grazie all’impegno, alla passione e al coinvolgimento di tutti gli italiani. E attraverso un progetto articolato, che si svilupperà da maggio a novembre, mettendo in contatto librai, bibliotecari, docenti, imprenditori, editori, ragazzi, genitori, nonni e tutti quanti abbiano a cuore il piacere della lettura. Sulla piattaforma online piattaforma online confluiranno scuole, aziende e librerie partecipanti, che stringeranno gemellaggi basati sulla vicinanza territoriale. I Messaggeri, amanti dei libri, saranno chiamati a iscriversi sul sito e avranno un ruolo centrale nella fase operativa della campagna. Come recita il claim ufficiale, infatti, pur di aiutare le scuole a dotarsi di una ricca biblioteca saranno pronti a tutto: anche a lanciarsi metaforicamente con un potente razzo per sensibilizzare i cittadini più lontani. Tutto questo avverrà in nove giorni di festa ed eventi speciali, nei quali circa 1.000 librerie ad ora coinvolte accoglieranno i cittadini che vorranno acquistare un libro per donarlo a una biblioteca scolastica: da sabato 22 a domenica 30 ottobre 2016, proprio nei giorni di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole. #ioleggoperché 2016 si allea infatti con l’iniziativa promossa da MIUR e MiBACT in una proficua sinergia per comunicare insieme su una duplice piattaforma l’amore per i libri e il loro insostituibile valore culturale e formativo, in un’ottica di reciproca efficacia.

DALLE LIBRERIE ALLE BIBLIOTECHE – Grazie alla partnership con il Gruppo Tematico Cultura di Confindustria, quest’anno anche le aziende sono in prima fila. Gli imprenditori saranno invitati non solo a partecipare alla campagna a favore delle biblioteche scolastiche, ma ad arricchire il catalogo delle biblioteche interne della propria azienda (creandone di nuove, dove non ancora esistenti). E gli editori? Faranno anch’essi la loro parte, raddoppiando il numero dei libri al momento della consegna nelle scuole: per ogni volume acquistato e donato dai cittadini, ne sarà aggiunto uno dalle case editrici in numero uguale per tutte le scuole aderenti che ne faranno richiesta. Così le biblioteche diventeranno ancora più ricche! In un’epoca in cui la tecnologia digitale migliora molti aspetti della nostra vita, ma ci spinge anche verso ambienti, passatempi e relazioni di natura “virtuale”, #ioleggoperché 2016 rimette al centro della società un luogo fisico, reale, uno spazio di aggregazione dal fascino e dalla storia unica: la biblioteca, rifugio prediletto dei libri e palestra in cui – tra svago e immaginazione, studio e piacere, ricerca e scoperta – si sono formate generazioni di lettori. Non semplici depositi di carta impolverata, ma fertili oasi di benessere per la mente e per lo spirito che, grazie a questa straordinaria iniziativa di mobilitazione civile, torneranno a germogliare sull’intero territorio nazionale, conquistando spazi nuovi o in passato coperti solo parzialmente. Donare un libro sarà un piccolo gesto d’amore individuale per la lettura, un grande contributo collettivo alla crescita del Paese.

LE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE E AZIENDALI – Le biblioteche scolastiche in Italia non godono di buona salute. Secondo un’indagine condotta nel 2013 da AIE su 8.372 scuole (circa il 26% di quelle italiane) e presentata da Giovanni Peresson nell’ebook La costellazione dei buchi neri, gli spazi riservati dagli istituti ai libri sono in genere molto ridotti, con patrimoni scarsi e poco aggiornati (4,7 libri per studente, 0,1 libri nuovi comprati ogni anno sempre per studente). Una fotografia impietosa che ha spinto l’Associazione Italiana Editori ad agire immediatamente, individuando nell’arricchimento delle biblioteche scolastiche uno degli obiettivi primari di #ioleggoperché 2016. A fine maggio verranno aperte le iscrizioni per le scuole primarie e secondarie di I e II grado che potranno aderire al progetto tramite il sito #ioleggoperché gemellandosi con una o più librerie della propria città, dove i cittadini acquisteranno e doneranno i libri.

Ma il piacere della lettura non ha data o età di scadenza: un libro è un bene prezioso tanto per i ragazzi che per gli adulti. Da qui, la decisione di non fermarsi ai banchi di scuola ma di guardare anche ai luoghi del lavoro, stimolando quelle categorie (dirigenti, imprenditori, liberi professionisti) tra cui – secondo i dati Istat – si trova il 39,1% dei non-lettori in Italia. Sviluppato grazie a un’innovativa alleanza tra AIE, Confindustria – Gruppo tematico Cultura e Istituzioni, il progetto di sviluppo delle biblioteche aziendali prevede che le imprese aderenti a #ioleggoperché si impegnino a mettere a disposizione di dipendenti e collaboratori un luogo all’interno dell’azienda dedicato alla lettura, creando o arricchendo la propria collezione di libri. La sfida proposta alle aziende che sposeranno lo spirito dell’iniziativa sarà quella di costruire biblioteche trasversali, che rispondano alle esigenze di tutti i dipendenti, compresa quella di prendere in prestito volumi da portare a casa anche per i propri figli, non quindi semplici raccolte di testi professionali. Le imprese, che potranno anche avvalersi del ticket welfare, il nuovo voucher nell’ambito dei servizi alla persona, saranno chiamate ad allestire e gestire le biblioteche aziendali nella modalità che riterranno più opportuna, ad esempio attraverso la collaborazione di ex dipendenti in pensione e gruppi di lettura.

MESSAGGERI & CITTADINI – Se la prima edizione di #ioleggoperché è stata una delle più entusiasmanti storie di partecipazione civile e culturale in Italia, con l’organizzazione di 2.000 eventi spontanei, il coinvolgimento di 896 librerie, 368 gruppi di lettura, 200 scuole superiori e 86 università e una costante presenza tra i trending topic primaverili sui social network (con tanto di tweet spaziale, inviato dalla stazione ISS dall’astronauta Samantha Cristoforetti), una buona parte del merito va ai 35.000 Messaggeri che si sono attivati per diffondere e promuovere l’iniziativa. Anche nel 2016 saranno loro uno degli assi portanti della campagna: lettori appassionati che hanno già partecipato alla prima edizione, assieme a nuove reclute che si potranno iscrivere sulla piattaforma #ioleggoperché, chiamati a trasmettere il messaggio di #ioleggoperché 2016 e a unirsi a librai, scuole e cittadini durante i nove giorni della raccolta delle donazioni, per il raggiungimento di un obiettivo comune. Genitori, insegnanti, nonni, imprenditori, studenti universitari e privati cittadini: tutti potranno diventare Messaggeri.

L’unico requisito, naturalmente, è l’amore per i libri. Un amore che quest’anno si declinerà in modo ancora più vario, ricco e imprevedibile. Mentre la prima edizione di #ioleggoperché era legata a una lista definita di ventiquattro titoli, nel 2016 gli organizzatori hanno deciso di lasciare carta bianca ai cittadini. Saranno loro a decidere quale volume (o volumi) regalare alle scuole per le loro biblioteche nella settimana tra il 22 e il 30 ottobre, scegliendoli tra quelli suggeriti dagli istituti o semplicemente in base alle proprie preferenze. Potrà essere un grande classico della letteratura o un bestseller recente, un’antologia di poesie o un romanzo d’avventura, un manuale illustrato o un graphic novel… In questo modo, il cittadino-donatore non si limiterà a sottolineare con il suo gesto l’importanza della lettura, ma avrà il privilegio e il piacere di scegliere i testi che ritiene importante che siano disponibili nella biblioteca della scuola del suo quartiere o città.

 

© Riproduzione Riservata