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Classifica libri più venduti. Si conferma al primo posto Joël Dicker

"La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joël Dicker stabile in vetta alla classifica dei libri più venduti della settimana. Ecco la classifica completa

MILANO – “La scomparsa di Stephanie Mailer” di Joël Dicker si conferma al primo posto tra i libri più venduti della settimana. Al secondo posto sale “#Ops” di Elisa Maino. Complice la scomparsa dell’autore americano, torna in top ten Philip Roth con la sua Pastorale Americana. Ecco la classifica pubblicata su La Lettura, inserto del Corriere della Sera.

 

1. La scomparsa di Stephanie MailerJoël Dicker. La nave di Teseo

51XRWTrdMCL._SX344_BO1,204,203,200_30 luglio 1994. La cittadina di Orphea, stato di New York, si prepara a inaugurare la prima edizione del locale festival teatrale, quando un terribile omicidio sconvolge l’intera comunità: il sindaco viene ucciso in casa insieme a sua moglie e suo figlio. Nei pressi viene ritrovato anche il cadavere di una ragazza, Meghan, uscita di casa per fare jogging. Il caso viene affidato e risolto da due giovani, promettenti, ambiziosi agenti, giunti per primi sulla scena del crimine: Jesse Rosenberg e Derek Scott. 23 giugno 2014. Jesse Rosenberg, ora capitano di polizia, a una settimana dalla pensione viene avvicinato da una giornalista, Stephanie Mailer, la quale gli annuncia che il caso del 1994 non è stato risolto, che la persona a suo tempo incriminata è innocente. Ma la donna non ha il tempo per fornire le prove, perché pochi giorni dopo viene denunciata la sua scomparsa.

 

 

 

2. #Ops Elisa Maino. Rizzoli

41cJYfTqmlL._SX319_BO1,204,203,200_La scuola è finalmente finita! E ora si va verso Riccione! La crema solare, i locali sulla spiaggia, la musica e cantare a squarciagola fino all’alba, ma… Ops! Questa è un’altra storia! Per Evy, sguardo color nocciola, testa tra le nuvole e passione per la danza, lo scenario sarà ben diverso. Ad aspettarla, via da Milano e soprattutto a troppi chilometri dal mare, ci sono la nonna Lea, un concentrato di saggezza e crostate alla frutta, e Alice, vecchia amica dalla bellezza genuina, sempre convinta di non essere abbastanza. Tra i boschi Evy si imbatte in Chris, il lupo solitario che quando nessuno lo guarda ama tuffarsi nelle acque del lago, cristalline come i suoi occhi. Evy e Chris appartengono a due mondi diversissimi, ma hanno una cosa in comune: sono dei gran testardi, pronti a tutto per difendere i propri ideali. Lo scontro è assicurato e, come se non bastasse, in mezzo alla natura incontaminata non c’è spazio per la tecnologia. Esatto: nessuna connessione internet! Come sopravvivere a un’estate senza social? Senza poter chattare con gli inseparabili Leila e Jhonny, partiti per una vacanza da urlo? In vetta alla montagna dove ha trascorso l’infanzia, per la prima volta Evy alzerà gli occhi dallo smartphone: solo così troverà il coraggio di seguire il suo sogno, e scoprirà un panorama che non ha bisogno dei filtri di Instagram per essere perfetto.

 

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3. L’anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone, Antonio Manzini. Sellerio

Un ritratto del vicequestore Rocco Schiavone. Cinque tessere che contribuiscono a definire il personaggio per chi già lo conosce e servono come una presentazione per chi non l’ha mai letto. Racconti già pubblicati in varie antologie che questo volume mette insieme per la prima volta. Il primo – che dà il nome all’intera raccolta ed è ampio poco meno che un romanzo breve – ha un inizio macabro, quasi horror: al cimitero, dentro una cappella gentilizia, viene trovato un cadavere sconosciuto disteso sopra la bara di un’altra; unico indizio uno strano anello nuziale. Ma presto la storia prende le vie tipiche che ispirano Antonio Manzini: innestare su un’indagine poliziesca misteriosa disagi esistenziali, denuncia sociale, sentimenti profondi; il tutto narrato con un umorismo ironico che sfiora il sarcasmo, fatto di battute rapide e paradossi, che nella misura breve dei racconti sembra persino accentuarsi per concentrazione.

 

Eleanor Oliphant sta benissimo4. Eleanor Oliphant sta benissimo, Gail Honeyman. Garzanti

Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.

 

51AI7PEaS1L._SX339_BO1,204,203,200_5. Macerie prime. Sei mesi dopo, Zerocalcare. Bao Publishing

Nasce il figlio di Cinghiale. Gli amici si riavvicinano. Niente è più come prima. Sei mesi dopo l’uscita di «Macerie prime», Zerocalcare torna con il capitolo conclusivo della sua storia più emblematica e contemporanea. Il senso di precarietà sociale del suo cast sembra assoluto, i rapporti amicali si lacerano, le tenebre avanzano. Piccoli pezzi di ciascuno vengono perduti, rubati, cambiano gli equilibri. E l’armadillo è sempre latitante. Se una soluzione esiste, in cosa consisterà?

41JRm71SF9L._SX312_BO1,204,203,200_6. Divorare il cielo, Paolo Giordano. Einaudi

Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall’ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono «quelli della masseria», molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l’uno all’altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell’angolo di campagna diventa l’unico posto al mondo. Il posto in cui c’è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Il desiderio li guida e li stravolge, il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. Perché Bern ha un’inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere.

 

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7. Storie della buonanotte per bambine ribelli 2. Franceswca Cavallo & Elena Favilli. Mondadori

C’erano una volta cento ragazze che hanno cambiato il mondo. Ora ce ne sono molte, molte di più! “Storie della buonanotte per bambine ribelli” è diventato un movimento globale e un simbolo di libertà. Le autrici Francesca Cavallo ed Elena Favilli tornano con cento nuove storie per ispirare le bambine – e i bambini – a sognare senza confini. Poetesse, chirurghe, astronaute, giudici, acrobate, imprenditrici, vulcanologhe: cento nuove avventure, cento nuovi ritratti per ispirarci ancora e dirci che a ogni età, epoca e latitudine, vale sempre la pena di lottare per l’uguaglianza e di procedere a passo svelto verso un futuro più giusto.

 

Non ho mai avuto la mia età8. Non ho mai avuto la mia età, Antonio Dikele Distefano. Mondadori

Questa è la storia di un ragazzo che non ha mai avuto la sua età. Non ha neanche un nome, e per comodità lo chiameremo Zero. In realtà non ha mai avuto nulla. Perché la sua è una vita tutta in sottrazione, che ha sempre tolto e ha dato poco. Zero non ha cittadinanza, non ha madre, non ha soldi, e non si concede neanche il lusso di pensare al futuro. Zero ha dovuto capire in fretta che certe cose non si possono chiedere ai genitori, che ciò che è giusto non è patrimonio di tutti. Perché la vita non ha nessun obbligo di darti quello che credi di meritare e non lo ha nemmeno chi ti ha messo al mondo.

 

pastorale americana9. Pastorale americana, Philip Roth. Einaudi

Seymour Levov è un ricco americano di successo: al liceo lo chiamano “lo Svedese”. Ciò che pare attenderlo negli anni Cinquanta è una vita di successi professionali e gioie familiari. Finché le contraddizioni del conflitto in Vietnam non coinvolgono anche lui e l’adorata figlia Merry, decisa a portare la guerra in casa, letteralmente. Un libro sull’amore e sull’odio per l’America, sul desiderio di appartenere a un sogno di pace, prosperità e ordine, sul rifiuto dell’ipocrisia e della falsità celate in quello stesso sogno.

 

 

51hRbGc+RUL10. La vita e i giorni. Sulla vecchiaia, Enzo Bianchi. Il Mulino

Terra sconosciuta in cui ci inoltriamo lentamente, paese aspro da attraversare e da conquistare, la vecchiaia ha le sue grandi ombre, le sue insidie e le sue fragilità, ma non va separata dalla vita: fa parte del cammino dell’esistenza e ha le sue chances. È il tempo di piantare alberi per chi verrà. Vecchiaia è arte del vivere, che possiamo in larga parte costruire, a partire dalla nostra consapevolezza, dalle nostre scelte, dalla qualità della convivenza che coltiviamo insieme agli altri, mai senza gli altri, giorno dopo giorno. È un prepararsi a lasciare la presa, ad accettare l’incompiuto, ad allentare il controllo sul mondo e sulle cose. Nell’inesorabile faccia a faccia con il corpo che progressivamente ci tradisce, Enzo Bianchi invita tutti noi ad accogliere questo tempo della vita pieno, senza nulla concedere a una malinconica nostalgia del futuro, ma anzi trovando qui l’occasione preziosa di un generoso atto di fiducia verso le nuove generazioni.

 

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