Era partito con il piede giusto il โClub della letturaโ di Mark Zuckerberg. Partendo dalla considerazione che i libri possono essere ‘molto appaganti intellettualmente… in un modo piรน profondo rispetto alla maggior parte dei media’, lโinvito ai suoi 30 milioni di seguaci di partecipare attivamente alla pagina Facebook ‘A Year of Books‘, aveva provocato un’ondata di entusiasmoโฆ
A Year of Books, IL PARERE DEI MEDIA
Entusiasmo che aveva contagiato anche i media. Il โNew York Postโ, convinto che Zuckerberg sarebbe diventato il nuovo king maker dei bestseller, al posto della celebre conduttrice televisiva Winfrey, titolava: โSpostati Oprahโ, mentre altri, come Wired, ci sono andati piรน cauti. Qualcosa, perรฒ , non รจ andata come era nelle aspettative.
LA POCA PARTECIPAZIONE
Forse colpa del primo titolo scelto, un trattato di politica scritto dallโesperto studioso Moises Naim, โLa fine del potereโ, unโanalisi moderna di come sia mutato nel tempo il concetto di leadership, ma il โclub della letturaโ si รจ rivelato meno attivo rispetto alle aspettative: la possibilitร di fare domande allโautore in merito al primo libro non ha ottenuto il successo di partecipazione che ci si auspicava: solo 137 domande, molte delle quali fuori luogo (una su tutte, la richiesta di una copia PDF pirata del libro).
A Year of Books, COME RIMEDIARE
Mark Zuckerberg ed il club della lettura, quindi, rimandati al secondo appuntamento. Alcuni consigli? Puntare magari su titoli piรน โsocialโ, scegliendo ad esempio tra i libri piรน amati su Facebook dai lettori, oppure convogliare allโinterno della pagina ‘A Year of Books‘ i fan di altre community consolidate e giร esistenti legate al mondo della lettura.
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