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Una frase di Miguel de Cervantes sul valore delle nostre azioni

Leggiamo questa limpida e lapidaria massima di Miguel de Cervantes tratta dal suo capolavoro "Il don Chisciotte", che ricorda il peso delle azioni.

Tra le tante massime che costellano Il Don Chisciotte della Mancia, capolavoro assoluto che Miguel de Cervantes ha donato alla letteratura universale, ce nโ€™รจ una che condensa con straordinaria semplicitร  una veritร  sociale, etica e persino politica:

โ€œSappi, Sancio, che un uomo non vale piรน dโ€™un altro se non fa piรน dโ€™un altro.โ€

Detta da Don Chisciotte al suo fedele scudiero Sancio Panza, questa frase si presenta come unโ€™osservazione morale che nasce nel cuore della cavalleria immaginaria, ma che vale in ogni tempo e in ogni contesto. รˆ una riflessione su ciรฒ che definisce il valore umano: non il rango, non il denaro, non il nome, ma lโ€™azione. Il senso profondo di questa dichiarazione si lega alla grande tensione etica del romanzo: lโ€™illusione contro la realtร , lโ€™ideale contro il mondo.

Il valore dellโ€™uomo รจ in quello che fa: la massima di Miguel de Cervantes

In una societร  come quella descritta da Cervantes โ€” la Spagna del Seicento, ancora fortemente gerarchica, dominata dalla nobiltร  e dalla rigiditร  delle classi sociali โ€” unโ€™affermazione del genere ha una portata sovversiva. Don Chisciotte, il cavaliere errante che si batte contro mulini a vento e difende ideali spesso grotteschi, pronuncia una veritร  che va ben oltre le sue fantasie: nessuno รจ superiore agli altri per nascita o status, ma solo per ciรฒ che fa.

รˆ un principio profondamente egualitario, che anticipa idee moderne di giustizia sociale e meritocrazia. Secondo Cervantes โ€” e in particolare secondo la voce del suo cavaliere โ€” il valore personale รจ una conseguenza delle proprie azioni, e non un privilegio ereditato. Questo รจ uno dei tratti piรน illuminati dellโ€™opera, che, pur costruita su una trama apparentemente parodica e comica, custodisce riflessioni filosofiche di enorme profonditร .

Lโ€™azione come criterio morale

Il verbo โ€œfareโ€ รจ centrale nella citazione: โ€œ…se non fa piรน dโ€™un altro.โ€ Lโ€™agire รจ la misura di ciรฒ che siamo. Non basta avere buone intenzioni o vantare un nome illustre; quello che conta รจ lโ€™effettiva capacitร  di incidere sul mondo. Il cavaliere errante lo sa bene: egli non si limita a sognare, ma agisce โ€” per quanto assurde possano sembrare le sue imprese. In fondo, ciรฒ che lo rende โ€œpiรนโ€ di molti altri non รจ la riuscita delle sue azioni, ma il fatto stesso di provare a compierle, mosso da una fede incrollabile negli ideali di giustizia, onore e difesa dei deboli.

Questa visione rifiuta il fatalismo e lโ€™inazione, cosรฌ comuni nelle epoche segnate da ingiustizie consolidate. Don Chisciotte afferma, implicitamente, che lโ€™uomo puรฒ e deve darsi valore attraverso le sue scelte. รˆ una forma di responsabilitร  personale: se non valgo piรน degli altri, รจ perchรฉ non faccio piรน degli altri. E se voglio valere, devo agire.

Sancio Panza e il realismo del popolo

Rivolta a Sancio, questa frase assume un tono particolare. Sancio rappresenta il buon senso popolare, il pragmatismo contadino, la concretezza contrapposta allโ€™idealismo di Don Chisciotte. Eppure, nel corso del romanzo, egli evolve: da semplice spalla comica diventa interlocutore sempre piรน complesso, a tratti filosofico. Don Chisciotte lo educa, e insieme viene educato da lui.

Il messaggio che il cavaliere gli rivolge ha una funzione anche pedagogica: lo invita a non sentirsi inferiore a nessuno, ma al tempo stesso a capire che la dignitร  si conquista ogni giorno, con ciรฒ che si compie. รˆ un invito allโ€™autonomia morale: non attendere che il mondo ti riconosca un valore, ma costruiscilo tu con le tue azioni.

Un messaggio universale e attualissimo

Quattro secoli dopo la pubblicazione del Don Chisciotte, queste parole conservano una sorprendente attualitร . In una societร  spesso dominata dalle apparenze, dalla visibilitร , dalla fama facile, Cervantes ci ricorda che il valore umano non si misura con i titoli, i follower, le ereditร  o la notorietร , ma con la sostanza delle nostre azioni. รˆ un criterio rigoroso, ma giusto: non valgo di piรน perchรฉ ho piรน potere, ma solo se uso quel potere per fare qualcosa che ha senso, che costruisce, che aiuta, che trasforma.

Anche nelle dinamiche quotidiane โ€” sul lavoro, in politica, nei rapporti personali โ€” lโ€™insegnamento รจ limpido: la stima si guadagna facendo, non dicendo; lโ€™autorevolezza nasce dai fatti, non dai ruoli.

Don Chisciotte come specchio dellโ€™umanitร 

In definitiva, quella di Don Chisciotte non รจ solo una lezione rivolta a Sancio, ma a tutti noi. รˆ un ammonimento gentile e profondo: se vuoi valere, agisci. Se vuoi cambiare qualcosa, non aspettare. Se vuoi essere ricordato, lascia unโ€™impronta concreta.

In questo senso, il cavaliere della Mancia โ€” per quanto folle, per quanto ridicolo โ€” รจ forse il piรน lucido tra i personaggi letterari: ha capito che lโ€™uomo non รจ ciรฒ che eredita, ma ciรฒ che fa. E questa รจ una veritร  che nessun mulino a vento potrร  mai abbattere.

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