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La vita di Marino Marini negli scatti di Aurelio Amendola

In mostra al Palazzo Tau di Pistoia, più di 2000 foto di Aurelio Amendola che omaggiano il grande scultore Marino Marini

MILANO – La Fondazione Marino Marini omaggia l’artista attraverso un originale ricordo del grande scultore attraverso le immagini che il “Fotografo degli Artisti”, Aurelio Amendola, gli ha dedicato. La mostra, allestita in Palazzo del Tau di Pistoia dal 14 luglio al 10 settembre, propone una selezione di immagini dell’artista tratte dal corpus che Aurelio Amendola dedicò a Marini, scegliendo quasi sempre di ritrarlo accanto alle sue opere.

FOTO IN MOSTRA – La vita di Marino è documentata da oltre 2000 immagini. La maggior parte delle foto è stata scattata dalla moglie dello scultore, Marina, che ha saputo catturare momenti della vita quotidiana e dell’attività professionale di Marino insieme a istantanee dei molti viaggi intrapresi dalla coppia. Le altre immagini, comprendenti anche un nucleo di foto storiche della famiglia Marini, sono state scattate da moltissimi fotografi diversi fra i quali spiccano alcuni nomi che hanno fatto la storia della fotografia del secondo Novecento. Fra i tanti, Herbert List, Ugo Mulas, Irving Penn e Aurelio Amendola. Quella che Palazzo del Tau propone è in realtà una doppia mostra. Da un lato una documentazione dedicata al lavoro e alla quotidianità di Marino Marini. Dall’altro, una retrospettiva di una grande pagina di fotografia, testimonianza dell’arte di un fotografo, Amendola, che come pochi ha saputo raccontare l’arte, e la scultura in particolare.

L’INCONTRO TRA I DUE ARTISTI – Il primo incontro tra Amendola e Marini risale al 1966, in occasione della grande esposizione di Marini a Palazzo Venezia a Roma. Due anni dopo, il sodalizio artistico tra scultore e fotografo si rinnovò a Forte dei Marmi continuando sino agli ultimissimi anni di vita di Marini. Al 1972 appartiene una foto-icona, che coglie lo scultore con un cavallo bianco sulla spiaggia di Forte dei Marmi e che Amendola volle inserire, anni dopo, anche sul catalogo della sua mostra milanese “L’occhio indiscreto”. Ed è proprio questa l’immagine che è stata scelta per aprire questa mostra. Accanto ad essa compaiono il maestro nello studio di Milano o colto accanto ad alcune delle sue opere o ancora alle cave di Henraux mentre lavora alle grandi sculture in pietra.
Ad essere esposte in mostra sono soprattutto scatti dove Marini è al lavoro ma non mancano altri dedicati alla sua quotidianità, come di lui in visita a Pistoia insieme alla sorella gemella Egle e a Marina.

Photocredits: www.studioesseci.net; Marino Marini, Forte dei Marmi, 1972; Marini e Amendola, forte dei marmi, 1968

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