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La storia dei Beatles negli scatti di Astrid Kirchherr

La mostra ripercorre la storia degli anni formativi dei Beatles nell’Amburgo del dopoguerra, gli “Hamburg Days”, attraverso gli scatti di Astrid Kirchherr

MILANO – Astrid Kirchherr with the Beatles, è la mostra che ripercorre la storia degli anni formativi dei Beatles nell’Amburgo del dopoguerra, i cosiddetti “Hamburg Days”, attraverso gli scatti della fotografa tedesca che non solo immortalò il gruppo negli anni iniziali della carriera, ma ne influenzò profondamente lo stile trasformandolo in quello che tutti oggi conosciamo. L’esposizione inaugurerà alla Fondazione Carispezia di La Spezia sabato 14 aprile e sarà visitabile fino al 17 giugno. La mostra presenterà una ricca serie di scatti, la maggior parte in bianco e nero: dal primo vero e proprio servizio fotografico del gruppo a momenti privati che ripercorrono la stretta relazione tra i Beatles e la fotografa, oltre che la storia di un luogo e un periodo fondamentale per la band che ha cambiato la storia della musica pop.

L’incontro tra la Kirchherr e la band

Astrid Kirchherr incontra per la prima volta i Beatles nel 1960 in uno dei molti locali di Amburgo in cui le giovani band inglesi suonavano rock’n’roll tutta la notte. La formazione era allora composta da John Lennon, voce e chitarra, Paul McCartney, voce e chitarra, George Harrison, chitarra, Pete Best, batteria e Stuart Sutcliffe, basso: cinque ragazzini di Liverpool  conosciutisi a scuola e in cerca di un po’ di denaro e un po’ di esperienza oltremanica. La Kirchherr, all’epoca studentessa al Politecnico e assistente del celebre fotografo Reinhart Wolf, rimase subito affascinata dalla presenza scenica e dalla qualità del gruppo, che alternava cover dei grandi classici del rock alle proprie primissime canzoni. L’amicizia tra Astrid e i Beatles crebbe in fretta e durò per molti anni. Fu lei che introdusse il gruppo all’arte e alla letteratura esistenzialista e che ne rivoluzionò il look grazie al suo spiccato senso stilistico: le giacche di pelle, gli stivali alla texana e i capelli con la banana lasciarono presto posto a completi, camicie e al più minimale taglio a caschetto che anche la fotografa sfoggiava e che sarebbe diventato presto uno dei simboli della band.

Amicizia protratta nel tempo

I Beatles e la Kirchherr rimasero legati da una profonda amicizia anche dopo la morte improvvisa di Stuart Sutcliffe, con cui la fotografa si era legata sentimentalmente e che aveva lasciato la band per rimanere con lei ad Amburgo e seguire una carriera nel mondo della pittura. Da allora i Beatles rimasero in quattro e presto Pete Best venne sostituito da Ringo Starr. La fotografa fu una delle poche che poté seguire il gruppo anche negli anni successivi, quando ormai erano all’apice della carriera e la Beatlemania era esplosa in tutto il mondo, regalandoci scatti memorabili ma anche intimi e privati, tra vacanze rubate e weekend in giro per l’Europa.

Photo: The Beatles, Hugo Haase, 1960 ©GINZBURG FINE ARTS/PHOTO ASTRID KIRCHHERR

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