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“Kolor”, a Genova la retrospettiva a colori di Elliott Erwitt

Inaugurerà l'11 febbraio, a Palazzo Ducale di Genova, la prima retrospettiva "a colori" del celebre fotografo Elliott Erwitt

MILANO – Palazzo Ducale di Genova presenta, dall’11 febbraio al 16 luglio, la prima grande retrospettiva di scatti a colori di uno dei più celebri fotografi del Novecento, Elliott Erwitt. “Kolor” è il titolo di questa inedita esposizione che, attraverso 135 scatti, personalmente selezionali dall’autore, presenterà al pubblico italiano un nuovo Erwitt, quello “a colori”.

ELLIOTT E ANDRÉ – Famoso in tutto il mondo per i suoi scatti in bianco e nero, solo in tempi molto recenti il fotografo ha deciso di affrontare, come un vero e proprio viaggio durato lunghi mesi, il suo immenso archivio a colori, una tecnica che Erwitt aveva scelto di dedicare solo ai suoi lavori editoriali, istituzionali e pubblici. Tutte le fotografie in esposizione sono tratte da due grandi progetti a colori, “Kolor” e “The Art of André S. Solidor“.  Mentre il primo progetto vive di scoperte dei vecchi negativi Kodak, dai ritratti dei personaggi famosi alle immagini più ironiche e talvolta irriverenti, la seconda sezione crea un vero e proprio alter ego del maestro, con tanto di autoritratti. André S. Solidor ama il digitale e il photoshop, la nudità e l’eccentricità fine a se stessa, ma somiglia a Elliott Erwitt più di quanto appaia.

LA COMMEDIA UMANA – Considerato il fotografo della commedia umana, Erwitt nei suoi scatti ha raccontato,  con ironia ed eleganza, gli ultimi sessant’anni di storia e di civiltà contemporanea, cogliendo gli aspetti più drammatici ma anche quelli più divertenti della vita che è passata di fronte al suo obiettivo.

Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane, improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla

Il suo immaginario è popolato da star (Marylin Monroe, Che Guevara, Sophia Loren e molti altri) e da persone comuni colte nel mezzo della normalità delle loro vite. Su tutti i soggetti fotografati Erwitt posa uno sguardo tagliente e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge non soltanto l’ironia del vivere quotidiano, ma anche la sua complessità.

IL PERCORSO ESPOSITIVO – Oltre alle fotografie, il percorso espositivo, a cura di Biba Giacchetti e con progetto grafico e di allestimento di Fabrizio Confalonieri, presenterà una sezione multimediale che comprende la proiezione di due filmati che documentano la sua lunga carriera di autore e regista televisivo e una video collezione di alcune delle sue più significative fotografie in bianco e nero.

 

 

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