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Sindone, macchie “irrealistiche” sul lenzuolo

Uno studio ha rivelato che metà delle macchie di sangue sulla Sindone sono irrealistiche. Il mistero della reliquia più visitata al mondo continua

MILANO – È avvolta nel mistero da sempre. Parliamo della Sindone,  il lenzuolo in cui è stato avvolto Gesù dopo la crocifissione, tornata al centro di dibattiti per la veridicità delle macchie di sangue presenti sul tessuto. Secondo una nuova ricerca sembrerebbe infatti che metà di esse siano false.

 

La nuova teoria

Uno studio pubblicato sul “Journal of Forensic Sciences” ha tentato di fare chiarezza sul mistero che aleggia sulla Sindone. Gli studiosi  dell’Università di  Liverpool e del Cicap non si sono focalizzati sulla sostanza che ha provocato le macchie ma piuttosto hanno voluto verificare  come quest’ultime si siano formate e successivamente impresse nel tessuto. Attraverso una simulazione di crocifissione, lo studio ha rivelato che a corrispondere con un uomo crocifisso sono le ferite sul torace e quelle sugli avambracci. Non trovano giustificazione invece quelle su polsi e regione lombare, incompatibili con qualunque posizione del corpo sia durante la crocifissione che durante la sepoltura. La conclusione a cui sono giunti è che il sudario in cui la tradizione cattolica ritiene sia stato avvolto Gesù potrebbe in realtà essere un prodotto artistico medievale e che le macchie di sangue della zona lombare siano state prodotte da un pennello o da un dito. Sembra che gli scienziati continueranno ad indagare e i fedeli a considerarla una reliquia.

 

Un mistero lungo 500 anni

Al centro di controversie e analizzata innumerevoli volte, la Sindone è la reliquia più visitata al mondo. È custodita da 500 anni nel Duomo di Torino, in una teca di conservazione che la protegge dagli sguardi curiosi dei turisti. La storiografia data la sua prima apparizione intorno alla metà del 1300, del periodo precedente i pareri sono discordanti.  Secondo la tradizione cattolica la doppia immagine impressa “in negativo” sul tessuto di lino apparterrebbe a Gesù, eppure le recenti scoperte hanno avvolto ancora di più nel mistero il lenzuolo più famoso del mondo.

 

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