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L’Odissea dei Migranti a Palermo in un’installazione realizzata da Ai Weiwei

Promosso da Amnesty International Italia, apre al pubblico il prossimo 23 aprile Odyssey, l'installazione realizzata da Ai Weiwei per lo spazio espositivo di ZAC โ€“ Zisa arti contemporanea

MILANO – Un progetto di ricerca sui rifugiati e sui campi profughi nel mondo, avviato nel 2015 dal grande artista cinese Ai Weiwei. Apre al pubblico il prossimo 23 aprile Odyssey, l’installazione realizzata da Ai Weiwei per lo spazio espositivo di ZAC โ€“ Zisa arti contemporanea, che interesserร  l’intera superficie dell’area per circa 1000 metri quadrati. Il progetto รจ promosso da Amnesty International Italia nell’ambito della XXXII Assemblea generale di Amnesty International Italia e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo. Lโ€™organizzazione รจ di ruber.contemporanea, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Palermo | dICODA Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’Arte.

DIRITTI IN CANTIERE – Dal 23 al 25 aprile 2017, Palermo ospiterร  la XXXII Assemblea generale di Amnesty International Italia , il massimo momento deliberativo dellโ€™Organizzazione per la tutela dei diritti umani, che ha scelto questโ€™anno la Sicilia, approdo mediterraneo, sede dโ€™incontro e di scambio tra popolazioni, lingue e culture millenarie diverse, per la cornice dei propri messaggi in favore dei diritti umani. I lavori assembleari tradizionalmente a porte chiuse saranno preceduti da โ€œDiritti in Cantiereโ€, una ricca serie di iniziative culturali ed educative che si svolgeranno a partire dal 21 aprile presso i Cantieri Culturali alla Zisa e vedranno le centinaia di soci delegati di Amnesty International provenienti da tutte le regioni italiane unirsi alla cittadinanza per partecipare a incontri, dibattiti, formazioni, concerti, proiezioni di film sui temi dellโ€™accoglienza e della migrazione.

LA CRISI DEL RIFUGIATO – Il progetto Odyssey, รจ il risultato di un’indagine attenta che, partendo dallo studio dei primi spostamenti di massa degli esseri umani che risalgono al Vecchio Testamento, analizza la cornice storica, politica e sociale in cui la โ€œcrisi dei rifugiatiโ€ – che rappresenta il focus della sua ricerca – si sviluppa. Un progetto di ricerca che ha radici profonde come spiega lo stesso artista: ยซHo pensato alla mia esperienza come rifugiato. Quando sono nato, mio padre, Ai Qing, รจ stato denunciato come nemico del partito e del popolo. Siamo stati mandati in un campo di lavoro in una regione remota lontano da casa […] รˆ un’esperienza terribile essere considerato straniero nel tuo paese, nemico della tua gente e delle cose che piรน mio padre amavaยป ( Laundromat, Jeffrey Deitch, New York, 2016). Il suo interesse per lo studio di questo tema nasce giร  nel 2011, quando Ai Weiwei viene arrestato, ma puรฒ concretizzarsi solo nel 2015 quando gli viene restituito il passaporto e la possibilitร  di viaggiare fuori dalla Cina per visitare i campi profughi di diversi paesi, tra cui Grecia, Turchia, Libano, Giordania, Israele, Gaza, Kenya, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Bangladesh, Messico. Nel 2016 gira un documentario sulla situazione mondiale dei rifugiati.

LA MISSIONE DELL’ARTISTA – Ai Weiwei, da sempre impegnato tra attivismo politico e ricerca artistica, รจ forse lโ€™artista cinese oggi piรน famoso nel mondo e nel 2015 รจ stato nominato Ambasciatore della Coscienza di Amnesty International. Ha realizzato per Palermo un’istallazione di straordinaria forza realizzata attraverso una lunga ricerca iconografica alimentata da immagini tratte dai social media e dal materiale da lui raccolto nel corso dei suoi viaggi e durante le visite nei campi profughi, organizzato secondo stilemi che si ispirano agli elementi grafici e compositivi delle antiche civiltร . L’installazione Odyssey traduce in una grafica allo stesso tempo terribile – per la forza contenuti – e accattivante – per la pulizia della forma – , attraverso sei diversi motivi decorativi, le immagini raccolte in questi anni di ricerca.

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