MILANO – Van Gogh. Tra il grano e il cielo, curata da Marco Goldin, presenta eccezionalmente un numero elevato di opere del pittore olandese, 43 dipinti e 86 disegni alla Basilica Palladiana di Vicenza dal 7 Ottobre. Costruita grazie allโapporto decisivo di quello scrigno vangoghiano che รจ il Krรถller-Mรผller Museum in Olanda, ย assieme ai prestiti da una decina di altri musei, la mostra ricostruisce con precisione lโintera vicenda biografica, ponendo dapprincipio lโaccento sui decisivi anni olandesi, che dallโautunno del 1880 nelle miniere del Borinage, per la veritร in Belgio, fino allโautunno del 1885 a conclusione del fondamentale periodo di Nuenen, sono una sorta di stigmate infiammata e continuamente protratta. Una vera e propria via crucis nel dolore e nella disperazione del vivere. Sarร come entrare nel laboratorio dellโanima di Van Gogh, in quel luogo segreto, solo a lui noto, nel quale si sono formate le sue immagini. Le lettere, inviate principalmente al fratello Thรจo, faranno da filo conduttore della mostra, perchรฉ attraverso le parole si possa penetrare fino in fondo nel mistero struggente della bellezza di unโopera che non cessa di affascinarci.
LA MOSTRA – L’esposizione studia dapprincipio, e in modo approfondito, i cinque anni della permanenza olandese dellโartista nel Brabante, da Etten nella primavera del 1881 fino allโautunno del 1885 a Nuenen. Ma anche i mesi meravigliosi trascorsi nellโautunno del 1883 nella regione del Drenthe, quella piรน amata dai paesaggisti olandesi e nella quale Van Gogh realizza alcuni fogli di squisita eleganza. Con lโanticipazione determinata, al principio di tutto, dal lungo periodo passato in Belgio, dal dicembre 1878 allโottobre 1880 fino ad Anversa per frequentare la locale Accademia di Belle Arti, che culminerร con il decisivo approdo in Francia. Successivamente la tanto desiderata immersione nel Sud, prima ad Arles, dal 20 febbraio 1888 fino al principio di maggio 1889, e poi per un anno a Saint-Rรฉmy, fino a metร maggio del 1890. Prima dei pochi giorni trascorsi a Parigi a casa del fratello Thรฉo, per giungere alla conclusione della sua vita con i settanta, febbrili giorni di Auvers-sur-Oise. Quando tutto giunge a compimento nelle orizzontali distese dei campi, stirati sotto un cielo assolato o gonfio di una pioggia, che pare non finire mai. Il giallo dellโoro delle messi e lโazzurro del cielo. La vicinanza e la lontananza dal mondo. Spesso in una sola, straziata immagine.
L’ALLESTIMENTO – Un allestimento innovativo unirร la bellezza di cosรฌ tante opere alla ricostruzione della vita di Van Gogh. Questa, resa in un vero e proprio film della durata di unโora, creato per la circostanza, verrร proiettato a ciclo continuo in una sala al termine del percorso della mostra stessa, nella Basilica Palladiana. Un modo emozionante di coniugare, in una sola rassegna, i capolavori della pittura e del disegno con la proiezione della vita.