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In mostra a Bologna i “rivoluzionari del 900”

Uno dei periodi più dirompenti della storia dell'arte sarà in mostra a Bologna per testimoniare i lavori e le opere dei "rivoluzionari del 900"

MILANO – Dal 17 ottobre “I rivoluzionari del ‘900” metterà in scena a Palazzo Albergati uno dei periodi più dirompenti di tutta la storia dell’arte, con nomi del calibro di Marcel Duchamp, Man Ray, René Magritte, Max Ernst, Francis Picabia, Kurt Schwitters, Salvador Dalì: il gotha dei due movimenti, completato dalla presenza dell’ eversivo Jackson Pollock.

LA MOSTRA – In mostra 180 quadri, sculture, fotografie, collage, ready-made, più una serie di preziosi documenti, tutti provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme. Si ttratta di un salto mortale dell’immaginazione, una bomba innescata nel cuore dell’arte occidentale e pronta ad aprire varchi inattesi su altri mondi: dall’inconscio agli oggetti più prosaici del quotidiano, fino alle culture di paesi lontani. Una rara occasione per trovarsi a tu per tu con un numero incredibile di opere icona, come la dissacrante “Gioconda con i baffi” di Duchamp o Le Chateau de Pyrenees di Magritte, ma anche per scoprirne vicende e significati poco noti. Si apprenderà così l’enigma ambiguo nascosto nel titolo ufficiale della Monna Lisa sfregiata (L.H.O.O.Q.), tra gli esempi più eclatanti del gusto di Marcel Duchamp per i giochi di parole, ma anche la singolare storia della pietra in volo nei cieli di Magritte, che il precedente proprietario,l’avvocato newyorkese Harry Torczyner, teneva appesa nello studio come una finestra su un altro mondo, da guardare al posto dello sgradito panorama di Manhattan.

LE SEZIONI – Gran parte dei pezzi in mostra per Duchamp, Magritte, Dalì. I rivoluzionari del ‘900 è approdata all’Israel Museum tra il 1972 e il 1998 dalla leggendaria raccolta milanese di Arturo Schwarz, uno dei collezionisti più atipici nel panorama italiano. Curato da Amina Kamien-Kazhdan e David Rockefeller, il percorso si articolerà in sezioni dedicate ai temi più cari a Surrealisti e Dada, come “Illusioni e paesaggi da sogno” o “Automatismo, biomorfismo e metamorfosi”, per scoprire le più inquietanti ibridazioni tra umano, organico e inorganico. “Meravigliose giustapposizioni” sorprenderà con fotomontaggi, collage e spiazzanti assemblaggi di oggetti, mentre “Desiderio” esplorerà il mito della donna nelle sue declinazioni più oscure, tra cui il celebre Le rêve de Vénus di Dalì.

Photocredit: © The Israel Museum, Jerusalem Gift of Harry Torczyner, New York B85.0081 Photo © The Israel Museum, Jerusalem by Moshe Caine © Renè Magritte by SIAE 2017 | Renè Magritte, Belgian, 1898-1967 Le Chateau de Pyrenees (The Castle of the Pyrenees), 1959

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