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Icona Callas, l’omaggio dell’arte per il centerario del soprano

Per i 100 anni dalla nascita del soprano Maria Callas, dal 6 dicembre mostre, concerti, proiezioni, masterclass, un’installazione di Marina Abramović e un convegno di studi internazionale animeranno il Palazzo del Rettorato e altre location della città di Torino

Il 2 dicembre 1923, a New York, nasceva la cantante Maria Callas. In occasione del centenario della sua nascita, il celebre soprano viene celebrato con attività e iniziative in Italia e nel mondo. L’Università di Torino, nell’ambito del progetto UniVerso, ha annunciato “Icona Callas”, il palinsesto di iniziative per celebrare il centenario dalla nascita del soprano Maria Callas. ù

Icona Callas

Il progetto, che a partire dal 6 dicembre animerà il Palazzo del Rettorato e altre location cittadine, prevede mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno di studi internazionale. È realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Regio di Torino, Archivio Storico Ricordi, Archivio Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, Marina Abramović Institute, Museo Nazionale del Cinema, Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino, ONO Arte, Fondazione Ellenica di Cultura e con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, Consulta Universitaria del Cinema, Fondazione Zeffirelli e con il supporto di Fondazione CRT.

Il programma

Ad aprire il programma ‘Icona Callas saranno le masterclass. Si parte il 6 dicembre con la fumettista e illustratrice Vanna Vinci, che per Feltrinelli Comics ha pubblicato la graphic novel Io sono Maria Callas: una biografia per immagini in cui il soprano è allo stesso tempo un personaggio da tragedia greca e una superstar.

Il 7 dicembre, invece, Mario Riberi, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’Università di Torino, indagherà il rapporto tra diritto e opera lirica.

L’11 dicembre, il Direttore dell’Archivio Storico Ricordi, Pierluigi Ledda, condurrà il pubblico nell’esplorazione della storia di Medea di Cherubini, un disco leggendario che sancì l’ingresso di Casa Ricordi nel mondo della discografia come Dischi Ricordi, l’etichetta che pochi anni dopo avrebbe dato vita al fenomeno dei “cantautori”.

Il 12 dicembre spazio all’Archivio Biki con Simona Segre-Reinach, docente di Storia della Moda all’Università di Bologna, che ricostruirà il rapporto speciale tra Maria Callas e Elvira Leonardi Bouyeure (1906-1999), in arte Biki, conosciuta come la “sarta” del soprano.

Il 14 dicembre l’autore del libro Maria Callas (Carocci 2023), Alberto Bentoglio, illustrerà il profilo del soprano come cantante-attrice, nelle relazioni tra la sua performance e i registi con cui ha lavorato.

Dall’8 all’11 dicembre in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema si terrà la rassegna cinematografica “Maria Callas e il cinema”. Al Cinema Massimo (via Verdi 18) verranno proiettati Medeadi Pier Paolo Pasolini, Maria by Callas: In Her Own Words di Tom Volf, Callas Forever di Franco Zeffirelli e Callas assoluta di Philippe Kohly.

Sempre l’8 dicembre, nel teatro del Conservatorio Giuseppe Verdi, si terrà il recital “100 + 1: Maria Callas eIrene Papas”, ideato e prodotto da Maria Mitsopoulou con la regia di Nikaiti Kontouri, che mette in relazione il percorso artistico di Maria Callas con quello di Irene Papas, altra icona della cultura greca del Novecento scomparsa l’anno scorso. 

Il 17 dicembre, nel Palazzo del Rettorato, inaugureranno quattro mostre inedite che esplorano la figura di Callas attraversando diversi linguaggi.  Dieci scenografici ingrandimenti vestiranno il cortile del Rettorato per la mostra fotografica “Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”.

Sarà poi allestita la “galleria di UniVerso”, il nuovo spazio espositivo dell’Ateneo che ospiterà l‘installazione video “Seven Deaths” di Marina Abramović. Al primo piano, nella Sala Athenaeum, la mostra in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi Callas/Medea. Storia di un disco”, un percorso espositivo che ricostruisce la storia di un disco leggendario, Medea, attraverso preziosi materiali originali dell’epoca per la prima volta in mostra. Infine, nelle sale storiche della Biblioteca Graf, saranno esposte 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci per la sua graphic novel Io sono Maria Callas.

 Da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre – al Teatro Regio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e poi in quella del Rettorato – più di 60 studiosi italiani e stranieri si confronteranno nel convegno internazionale “Maria Callas at 100: Opera, Celebrity, Myth” per affrontare in una prospettiva transmediale e multidisciplinare la figura del celebre soprano, una personalità d’artista che ha segnato la storia dell’opera, ma anche più in generale l’immaginario, divenendo una vera e propria icona del Novecento.

Domenica 17 dicembre alle ore 17 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9), aprirà i lavori del convegno una tavola rotonda dedicata ai grandi archivi di enti e istituzioni in cui sono raccolti importanti documenti che raccontano la figura di Maria Callas da diverse prospettive.  Interverranno: Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Simona Segre-Reinach (Archivio Biki), Barbara Costa (Archivio Publifoto), Caterina d’Amico (Fondazione Zeffirelli), Simone Solinas (Archivio Storico e editoriale Teatro Regio Torino).

Raccogliere e celebrare la conoscenza

Il progetto ‘Icona Callas si inserisce all’interno della programmazione di UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità che dal 2021 si pone come spazio di confronto tra l’Ateneo, la città e il territorio, per raccogliere, elaborare e rendere disponibile la conoscenza. Un luogo aperto di contaminazione e ragionamento che trasforma il sapere in cultura e bene comune. In questi due anni UniVerso ha organizzato tavole rotonde, reading, incontri, presentazioni di libri, installazioni, lezioni-concerto, mostre, performance. Un’esperienza che ha contribuito a rafforzare la rete di collaborazioni tra Università e altri enti e realtà del nostro territorio e che, per questo nuovo evento – anche considerato l’impatto che il soprano ha avuto a livello internazionale – è stata ulteriormente ampliata includendo istituzioni locali, nazionali e internazionali.

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