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È morto il pittore Piero Guccione, fondatore del Gruppo di Scicli

Ieri a Scicli i funerali dell'artista siciliano,caposcuola del Gruppo di Scicli. «Il più grande pittore degli ultimi 50 anni» commenta Vittorio Sgarbi

MILANO –  Il caposcuola del Gruppo di Scicli è scomparso sabato a Modica, in provincia di Ragusa, nell’hospice dell’ospedale Maggiore in cui era ricoverato, e martedì  9 ottobre si sono tenuti i funerali a Scicli, la città dove ha vissuto e dipinto per gran parte della sua vita.

L’artista

L’artista siciliano nato a Scicli nel 1935 è stato assistente di Renato Guttuso dal 1966 al 1969 ed ha partecipato ad importanti esposizioni pubbliche, nazionali e internazionali. Nel 1984 l’Hirshhorn Museum di Washington lo ha invitato alla mostra internazionale ‘Drawings 1974-84’ mentre nel 1985 è stato invitato dal Metropolitan Museum of Art di New York / The Mezzanine Gallery, per un’antologica di grafica. Alcune sue opere grafiche sono conservate nella collezione permanente del Museo. Ha partecipato, inoltre, alla X e alla XII edizione della Quadriennale di Roma (1972 e 1992) ed è stato invitato a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1966, 1972, 1978, 1982, 1988). La Biennale, inoltre, del 1988 gli ha dedicato una sala personale nel Padiglione Italiano. Guccione fu inoltre il punto di riferimento del “gruppo di Scicli” che Guttuso lanciò in un’intervista al “Tempo” di Roma. «Nel deserto della pittura italiana – disse Guttuso – c’è la purezza d’intenti di un gruppo di artisti che opera nell’estrema periferia, lontani dal dinamismo delle metropoli, dalle Biennali d’arte, dalla velocità consumistica alla quale neppure l’opera d’arte riesce a sottrarsi».

L’addio del mondo dell’arte

«Piero Guccione è stato senza dubbio, e occorre dirlo chiaro e forte, il più grande pittore degli ultimi 50 anni». Lo dice il critico d’arte Vittorio Sgarbi. «Dopo la morte di Fontana, Gnoli e Burri ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta – aggiunge Sgarbi – Nessuno ha rappresentato meglio di lui l’essenza e il turbamento dell’uomo alla fine dell’Universo di valori dell’Occidente». I colleghi del gruppo di Scicli Carmelo Candiano, Franco Sarnari, Franco Polizzi Giuseppe Colombo sono «addolorati per la perdita del loro punto di riferimento.  Guccione è scomparso consegnando alla storia dell’arte la compiutezza inarrivabile della sua opera».

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