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“Comizi di non amore”, l’opera di Francesco Vezzoli per la Milano Art Week

L'artista Francesco Vezzoli omaggia Pier Paolo Pasolini con l'opera "Comizi di non amore", che si inserisce all'interno della Milano Art Week in partenza lunedì 8 aprile

Vi segnaliamo un’interessante immersione nell’arte contemporanea in mostra a  Milano dall’8 al 14 aprile 2024, con l’opera dell’artista Francesco Vezzoli, “Comizi di non amore”, omaggio all’immenso intellettuale del Novecento italiano, Pier Paolo Pasolini.

L’opera di Vezzoli è infatti ispirata a due celebri lavori cinematografici di Pasolini: Comizi d’amore (1965) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) opere cinematografiche di pregiato valore da scoprire, approfondire e/o riscoprire.

L’opera si inserisce all’interno della Milano Art Week, l’iniziativa presentata e promossa dal Comune di Milano, in collaborazione con miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano, in programma da lunedì 8 a domenica 14 aprile 2024, che si caratterizza per un fitto programma di mostre, retrospettive, installazioni e performance sia fisiche che digitali che coinvolgeranno l’intera città.

Per l’occasione, Banca Generali offre al pubblico, per tutta la giornata di sabato 13 aprile, l’apertura gratuita del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea oltre a una conferenza su “Collezionare l’arte contemporanea” con esperti e protagonisti del settore alla GAM Galleria d’Arte Moderna alle ore 10.00 .

Comizi di non amore – Francesco Vezzoli

L’opera in mostra

Comizi di non amore – The prequel (Contestant n.3: Marianne Faithfull) è il ritratto legato a una delle opere di Francesco Vezzoli più note: Comizi di non-amore, concepita in occasione della mostra Trilogia della morte (2004) alla Fondazione Prada a Milano, ispirata a due celebri lavori cinematografici di Pier Paolo Pasolini, Comizi d’amore (1965) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).

In Comizi di non-amore Vezzoli reinterpreta la tradizione del documentario e del cinéma-vérité secondo i canoni più classici della televisione pop, trasformando il film inchiesta di Pasolini in un vero e proprio reality show in cui, come sempre accade nei suoi lavori, partecipano figure ‘cult’ come Catherine Deneuve, Antonella Lualdi, Terry Schiavo, Jeanne Moreau e Marianne Faithfull.

Proprio quest’ultima è il soggetto del lavoro acquisito da Banca Generali, che consiste in una riproduzione fotografica di un ritratto della cantante e attrice britannica, simbolo della Swinging London, su cui Vezzoli è intervenuto con dei ricami in filo metallico.

L’impiego di questa tecnica si interseca con un’analisi che Vezzoli ha portato avanti sull’iconicità femminile e sulla relazione tormentata tra identità pubblica e vita privata.

All’interno di questa complessa dinamica, una pratica privata, domestica e solitaria come quella del ricamo diventa il filo che lega molto fragilmente queste due dimensioni altrimenti difficilmente conciliabili.

Il ritratto diventa il punto di incontro di due universi opposti – quello pubblico della fama e quello privato di una pratica prettamente domestica – dove la dimensione sociale dell’immaginario glamour s’intreccia con la solitudine del gesto reiterato, quasi ossessivo e contemplativo di ricamare.

Francesco Vezzoli – afferma De Bellis è uno degli artisti italiani più conosciuti e riconosciuti nel mondo. Il suo lavoro ha sempre unito indifferentemente frammenti di cultura ‘alta’ e ‘bassa’, attingendo tanto dai film hollywoodiani e dalle produzioni televisive, quanto dal cinema d’autore, la storia dell’arte, la moda e la politica contemporanea.

Da oltre 25 anni indaga temi oggi più che mai attuali come l’ossessione per la fama e per la visibilità.

Per questo a 20 anni da un progetto iconico come Comizi di Non Amore, risulta significativa l’acquisizione di un’opera proveniente da quell’importantissimo ciclo per omaggiare l’incredibile capacità di Vezzoli di intercettare e anticipare temi così significativi nella società e nel momento storico in cui viviamo”.

L’autore

Francesco Vezzoli è uno degli artisti italiani contemporanei più riconosciuti a livello internazionale, da sempre interessato ad analizzare i miti della cultura contemporanea, il potere della comunicazione mediatica e i meccanismi che generano e regolano l’immaginario collettivo.

Banca Generali alla Milano Art Week 

Banca Generali, per il sesto anno consecutivo, è partner di Milano Art Week. Andrea Ragaini, Vicedirettore Generale di Banca Generali, ha dichiarato: “Siamo felici di affiancare per il sesto anno consecutivo il Comune di Milano nell’iniziativa più importante per l’arte dedicata al grande pubblico, alla vigilia di un appuntamento istituzionale di riferimento come miart.

La kermesse Milano Art Week ha dimostrato in questi anni di saper raggiungere sempre più appassionati, grazie alla creatività, alle iniziative e al talento che riesce ad esprimere.

Nel nostro piccolo, col progetto BG ARTALENT abbiamo intrapreso un percorso volto alla valorizzazione degli artisti italiani nel mondo, riportando nella nostra città alcune opere non facilmente accessibili.

L’obiettivo è quello di stimolare gli spunti di riflessione e il confronto di idee che solo l’arte sa generare.

Per la nostra realtà l’impegno per la cultura si unisce a quello per il sociale, non solo nella responsabilità della protezione dei patrimoni delle famiglie ma anche come paradigma di una crescita sostenibile per la collettività che passa anche da iniziative di valore come Milano Art Week che speriamo possano trovare sempre più riscontro”.

La mostra nel Padiglione d’Arte Contemporanea 

Per avvicinare il grande pubblico ai capolavori dell’arte contemporanea, grazie a Banca Generali il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea in via Palestro 14 aprirà le sue porte gratuitamente per tutta la giornata.

Nella giornata di sabato 13 aprile, il biglietto sarà simbolicamente offerto dalla Banca del Leone così da consentire a tutti l’ingresso gratuito agli spazi dell’importante museo cittadino d’arte contemporanea.

All’ingresso del Museo sarà disponibile, in omaggio, un libretto che illustra gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Agenda Onu 2030 sviluppato da Banca Generali, nell’ambito del proprio progetto di comunicazione Esg “Time To Change”.

La nuova acquisizione della collezione d’arte di Banca Generali

Bg ArTalent si arricchisce di una novità.

Durante Milano Art Week sarà possibile ammirare, nella sede del BG Training & Innovation Hub di via Achille Mauri 2, parte della collezione privata di Banca Generali sviluppata nel progetto BG ARTALENT a favore degli artisti italiani di standing internazionale che si arricchisce quest’anno di una nuova acquisizione: Comizi di non amore – The prequel (Contestant n.3: Marianne Faithfull) di Francesco Vezzoli, selezionata come per le passate edizioni da  Vincenzo De Bellis, Direttore, Fiere e piattaforme espositive Art Basel.

L’opera sarà visibile insieme ai capolavori di Alessandro Pessoli e Patrizio Di Massimo (già parte della collezione della banca) durante i giorni di Milano Art Week.

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