Da Boccioni a Martini. Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso

24 Ottobre 2024

Scopri la mostra Da Boccioni a Martini in programma a Monfalcone che offre una narrazione della vita del poeta ermetico Giuseppe Ungaretti

Da Boccioni a Martini. Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso

La mostra Da Boccioni a Martini. Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso” rappresenta uno dei due capitoli del vasto progetto multidisciplinare intitolato Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia, pittura, storia, un’iniziativa che si svolge tra il Museo di Santa Chiara a Gorizia e la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025.

La mostra “Da Boccioni a Martini” rappresenta un vero e proprio  affresco dell’arte nelle Venezie durante gli anni cruciali della Prima Guerra Mondiale, sottolineando come, anche in tempi di battaglie e sofferenze, la forza dell’arte continuasse a prosperare. Attraverso l’interconnessione tra la storia e la cultura di quell’epoca, il progetto offre un’occasione unica per riflettere sul potere dell’arte e della poesia come mezzi per comprendere e ricordare uno dei periodi più difficili della storia europea.

Da Boccioni a Martini. Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso

La mostra

La sezione ospitata al Museo di Santa Chiara a Gorizia offre una narrazione della vita del poeta Giuseppe Ungaretti durante il periodo della Prima Guerra Mondiale, quando, tra la fine del 1915 e il 1917, si trovava a combattere sul Carso. Questo racconto è arricchito da una **rilettura dei luoghi** che ispirarono le sue poesie, e da opere di dodici artisti contemporanei italiani che hanno realizzato quadri ispirati a questi luoghi storici.

A questa ricostruzione letteraria si aggiunge una parte multimediale che comprende la ripubblicazione di “Il porto sepolto”, il celebre volume di poesie scritto da Ungaretti, accompagnata da nuovi documentari che approfondiscono le vicende storiche e il processo creativo del poeta. Tra gli elementi espositivi, sono presenti reperti di guerra, uniformi e la ricostruzione di un campo di battaglia, offrendo una rappresentazione concreta dell’esperienza bellica.

Il contraltare artistico della mostra di Gorizia è quello ospitato a Monfalcone, presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, dove si racconta lo sviluppo dell’arte nelle Venezie durante il secondo decennio del Novecento. Questi sono gli anni in cui Ungaretti scriveva le sue opere sul fronte carsico, e in parallelo, nella città di Ca’ Pesaro a Venezia, si sviluppava una delle avanguardie più importanti del panorama artistico italiano.

Nel contesto dell’arte delle Venezie, il movimento di Ca’ Pesaro rappresentò un centro vitale dell’avanguardia italiana sotto la guida del leggendario Nino Barbantini. Artisti come Umberto Boccioni e Felice Casorati parteciparono alle esposizioni di Ca’ Pesaro, con Boccioni che vi tenne una personale nel 1910 e Casorati che dominò l’edizione del 1913 con ben 41 opere. Boccioni e Casorati sono i pilastri della mostra di Monfalcone, accompagnati da una schiera di altri artisti fondamentali come Gino Rossi, Arturo Martini, Umberto Moggioli e Pio Semeghini, tra gli altri.

Sculture, paesaggi e ritratti: un panorama completo

La mostra di Monfalcone offre una visione completa della pittura e della scultura dell’epoca, con circa 50 opere tra dipinti e sculture, tra cui quelle di Arturo Martini, uno dei principali scultori italiani del tempo. Il percorso espositivo si concentra su due temi principali: i paesaggi e i ritratti.

Nella sala al piano superiore, sono protagonisti i paesaggi di Burano e della Laguna veneziana, opere di Gino Rossi e Umberto Moggioli, che rappresentano il momento più alto della pittura italiana del primo Novecento. Al piano inferiore, invece, una sezione dedicata ai ritratti espone opere di artisti come Boccioni, Casorati, Moggioli e altri, creando un dialogo tra pittura e scultura, con le sculture di Arturo Martini a completare la rassegna.

Un elemento di continuità tra le due mostre è rappresentato da una **selezione di opere contemporanee** che si trovano sia a Gorizia sia a Monfalcone. Questo sottolinea l’idea di un collegamento tra il passato e il presente, tra le opere dei grandi maestri storici e quelle degli artisti contemporanei, mantenendo vivo il dialogo tra le due sedi espositive.

Il libro-catalogo e la memoria di Ungaretti

A testimoniare ulteriormente il legame tra Gorizia e Monfalcone vi è un libro-catalogo di oltre 500 pagine, con saggi specifici e un ricchissimo apparato iconografico che collega i vari temi trattati. Inoltre, a Monfalcone, una piccola sala è dedicata alla figura di Ungaretti sul Carso, dove si può ammirare la copia numero 1 de Il porto sepolto, un pezzo di storia letteraria prestato dalla Biblioteca Civica di Udine.

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