Nella sua carriera ha venduto oltre un milione di copie in Italia, ogni volta che esce un suo nuovo libro finisce in vetta alle classifiche di vendita, è seguitissima sui social. Parliamo del caso editoriale Felicia Kingsley, tornata in libreria con “L’amante perduta di Shakespeare“.
Scrittrice modenese, 37 anni, autrice di 16 romanzi bestseller, tradotta in venti Paesi, Felicia Kingsley è da anni protagonista delle classifiche italiane con i suoi libri romantici e divertentissimi, aggiudicandosi l’ambito riconoscimento di autrice più letta del 2023 e del 2024.
L’amante perduta di Shakespeare
Questo suo nuovo romanzo, ricco di fascino e mistero vede protagonisti un ladro gentiluomo e un antico manoscritto conteso. Nick Montecristo ha ventisei anni e ha già vissuto nove vite. Evaso dal carcere in cui era rinchiuso grazie all’aiuto di un generoso e astuto mentore, Nick si reinventa ancora una volta nei panni di ladro di opere d’arte su commissione.
La sua cultura, il suo ingegno e l’indiscusso fascino sono preziosi sul campo e lo rendono sin da subito uno dei più desiderati del settore. Il primo committente che richiede i suoi servizi di “consulenza” è un ricco collezionista inglese di libri rari. Nick dovrà recuperare per lui una delle poche e ambite copie del First Folio di Shakespeare, che anni prima gli è stata soffiata con l’inganno da un barone-rivale. Ora che quest’ultimo è deceduto e i suoi beni sono passati al figlio, è il momento giusto per pareggiare i conti. Nick si reca così nella villa del barone sul Lago di Como per portare a termine la sua missione.
Ha un piano preciso e accurato, solo che non ha messo in conto l’intromissione di Angelica, un’imprevista contendente all’eredità. Giovane, bellissima e impulsiva, Angelica è determinata a prendersi ciò che è suo e trascinare Nick nella soluzione di un enigma che potrebbe rivelarsi più grande di loro. E il ladro gentiluomo potrebbe trovarsi seriamente distratto dall’avvenente ereditiera…
Scrivere un bestseller: i suggerimenti di Felicia Kingsley
Abbiamo intervistato Felicia Kingsley per farci raccontare le novità legate a questo suo attesissimo libro, cercando di carpire da lei alcuni dei segreti del suo successo internazionale grazie ai suoi libri bestseller.
Come nasce “L’amante perduta di Shakespeare”?
L’amante perduta di Shakespeare nasce come prequel a “Prima regola: non innamorarsi”, di cui già Nick Montecristo – ladro gentiluomo esperto in furti d’arte e manufatti rari – è protagonista. Qui lo vediamo agli inizia di questo “lavoro”, scopriamo come lo è diventato. Amo il romance ma anche altri generi e trovo molto interessante intrecciare una trama romantica a una mystery.
Quale teoria porta avanti nel libro in merito all’originalità delle opere di Shakespeare? E in che modo è arrivata a questa conclusione?
Sulla figura di Shakespeare aleggiano molti interrogativi, legati anche alle ridotte prove documentali a noi pervenute e ad ampi periodi della sua vita su cui proprio mancano notizie. Io ho utilizzato questi coni d’ombra, in primis i dubbi legati alla sua vera identità, per costruire la trama mystery, seguendo tra queste la teoria che – tra tutte – ho trovato la più affascinante.
In che modo si differenzia questo romanzo dai suoi precedenti?
Stavolta, per la prima volta, il romanzo non termina con un “lieto fine” convenzionale, nel senso che il rapporto con la partner non si corona con un vissero felici e contenti (non potrebbe essere altrimenti, dato che il “vissero felici e contenti” Nick lo avrà con Silvye, protagonista con lui in Prima regola), e il peso del mystery è nettamente superiore a quello del romance.
Lei è una scrittrice da record: se dovesse dare suggerimenti a chi sta per approcciarsi al mondo della scrittura, quali sono i principali consigli che si sentirebbe di dare?
Provo a dare 3 consigli, senza contare il canonico “Leggere tanto” perché credo sia alla base del percorso di scrittura:
1. divertirsi, perché un romanzo scritto sotto forzatura, non spontaneo, il lettore lo riconosce;
2. dare valore al tempo; una volta terminata la stesura, accantonare il romanzo e riprenderlo in mano e revisionarlo quando lo si è “dimenticato”;
3. provare a scrivere una sinossi per avere chiara la storia prima di partire, così da avere una guida durante la stesura e non sentirsi smarriti.
Questo ovviamente è quanto maturato durante la mia esperienza, ciascun autore ha il suo metodo, scrivere tanto è l’unico modo per trovare il proprio.
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photocredits: Yuma Martellanz