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“Il tagliapietre”, Cormac McCarthy torna con un libro inedito in Italia

Arriva anche in Italia per Einaudi “Il tagliapietre”, il dramma in cinque atti nato dalla penna di Cormac McCarthy sul finire degli anni Ottanta.

Approdato a fine gennaio per la prima volta in Italia, “Il tagliapietre” è un dramma in cinque atti nato dalla penna di Cormac McCarthy sul finire degli anni Ottanta. Godibile come fosse un romanzo, quest’opera conferma il talento del suo autore. Scopriamola più da vicino.

“Il tagliapietre” di Cormac McCarthy

La sinossi del libro

Sipario. In scena quattro generazioni della famiglia Telfair, scalpellini neri di Louisville, Kentucky. Il protagonista, Ben, ha imparato dal nonno Papaw che «un muro è fatto allo stesso modo in cui è fatto il mondo. Una casa, un tempio».

Così, ora che la vocazione del taglio della pietra in famiglia si va esaurendo, Ben dovrà fare come la casa e il tempio, e come quelli resistere e restare.

L’ultima opera ancora inedita dell’autore di “Il passeggero” e “La strada”, l’unica nata in forma teatrale, vede la stampa dopo quasi quarant’anni dalla sua stesura, e incastona la tessera finale in un mosaico immaginifico che non cessa di stupirci. Scritto alla fine degli anni Ottanta, poco dopo “Meridiano di sangue”, pubblicato nel 1994, contemporaneamente alla “Trilogia della frontiera”, il dramma in cinque atti “Il tagliapietre” non ha avuto la stessa fortuna dei capolavori suoi coevi e non ha mai visto una rappresentazione scenica se non parziale.

Perché? Ben Telfair, protagonista dell’opera nonché suo deus ex machina, chiamato a riflessioni dall’alto peso specifico, è uno scalpellino nero poco più che trentenne che ha abbandonato gli studi in psicologia per dedicarsi alla lavorazione della pietra come suo nonno, l’ultracentenario Papaw. A legare i due uomini non c’è solo l’arte della costruzione muraria – «il mestiere» come Papaw ama definirlo, quasi non ve ne fossero altri.

Non più zona di confine

Abbiamo conosciuto Cormac McCarthy come l’autore della frontiera. Nessuno più di lui ha affrontato temi, luoghi, tempi liminari. Con “Il tagliapietre”, ci immergiamo in una lettura profondamente diversa. Il protagonista, un tagliapietre afroamericano, ci racconta la vita nel Midwest, con tutte le difficoltà che incontra giorno dopo giorno, e il filo che lo unisce all’anziano nonno, da cui ha ereditato la professione.

Un libro sicuramente da leggere non solo perché nato da un’ambientazione e da un tema diversi dal solito per McCarthy, ma anche perché questo dramma regge davvero bene sul supporto scritto: coi lunghi dialoghi e gli appassionanti momenti della trama, sembra quasi un romanzo.

Chi era Cormac McCarthy

Cormac McCarthy, all’anagrafe Charles Joseph McCarthy Jr., è stato un celebre scrittore, drammaturgo e sceneggiatore statunitense. Nato a Providence, nel Rhode Island, il 20 luglio del 1933, era figlio di un avvocato di successo che pochi anni dopo la nascita del futuro scrittore decide di trasferirsi, insieme alla famiglia, nel Tennessee. Qui Cormac cresce e studia finché, lasciata l’università dopo due anni di studio, decide di arruolarsi nell’esercito.

Vi rimane per quattro anni. In questo periodo vive in Alaska, dove conduce anche un programma radiofonico. Tornato in Tennessee nel 1957, riprende la carriera universitaria da dove l’aveva interrotta, e nel frattempo si dedica alla scrittura, componendo alcuni brillanti racconti che gli valgono anche diversi premi.

Da qui in avanti, la vita di McCarthy è caratterizzata da grandi amori, viaggi e avventure senza fine, sin da quando sposa la prima moglie, Lee Holleman, da cui nasce il figlio Cullen. In questo periodo – è il 1965 – pubblica il suo primo romanzo con la Random House. Seguono la rottura con la moglie, un viaggio in nave alla volta dell’Irlanda, un altro matrimonio e poi altri, moltissimi, viaggi, che lo portano in giro per il mondo alla ricerca di storie e personaggi da raccontare nei suoi numerosi romanzi di successo.

Cormac McCarthy viveva nel Nuovo Messico con la moglie Jennifer Winkley e il figlio John quando è venuto a mancare, il 13 giugno 2023.

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