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5 mostre d’arte da vedere durante le festività natalizie

Vi suggeriamo 5 mostre che vi permetteranno di esplorare l'arte moderna in tutte le sue forme durante il momento perfetto delle festività natalizie.

Le festività natalizie non sono solo un momento per condividere tempo con i propri cari e immergersi nell’atmosfera magica del periodo, ma rappresentano anche un’occasione ideale per scoprire nuove esperienze culturali e lasciarsi ispirare dall’arte. In tutta Italia, dal Nord al Centro, si aprono le porte di musei, palazzi storici e spazi espositivi che ospitano mostre uniche, capaci di emozionare e far riflettere attraverso linguaggi espressivi che spaziano dalla fotografia alla pittura, dall’installazione artistica alla scienza.

Quest’anno, il panorama delle esposizioni invernali si distingue per una varietà di temi e narrazioni che raccontano il passato per interpretare il presente, offrendo anche spunti per comprendere le sfide globali del futuro.

Le mostre selezionate rappresentano un viaggio attraverso il tempo e lo spazio: dall’America della Grande Depressione catturata dall’obiettivo di Dorothea Lange, al set cinematografico di Zabriskie Point immortalato da Bruce Davidson; dalla storia straordinaria di Cristina Roccati, una pioniera della scienza, al gioco come metafora dell’esistenza nella suggestiva mostra Ludus; per finire con lo sguardo poetico e iconico che Bruno Barbey ha dedicato all’Italia degli anni Sessanta.

Queste esposizioni non sono solo un’occasione per ammirare opere straordinarie, ma anche per riflettere su temi universali come la resilienza, l’identità, la libertà, l’uguaglianza e la bellezza del quotidiano. Un’opportunità per regalarsi un momento di arricchimento culturale e personale, immergendosi nel mondo dell’arte in contesti evocativi e coinvolgenti.

Che siate appassionati di fotografia, curiosi di scoprire figure storiche dimenticate o semplicemente in cerca di ispirazione, le cinque mostre che abbiamo selezionato promettono di soddisfare ogni aspettativa. Preparatevi a vivere un viaggio emozionante che vi porterà a esplorare la forza narrativa delle immagini, la profondità della ricerca storica e scientifica e il potere dell’arte nel dare senso alle sfide della vita.

Ecco, dunque, le cinque mostre da non perdere durante queste festività.

5 mostre d’arte da visitare durante le festività

“Dorothea Lange” – Perugia, Palazzo della Penna

Fino al 23 marzo 2025, la città di Perugia ospita una mostra dedicata a una delle figure più iconiche della fotografia sociale americana, Dorothea Lange. Curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, l’esposizione include oltre 130 scatti che raccontano i momenti cruciali della Grande Depressione e le migrazioni forzate causate dal fenomeno del Dust Bowl negli anni ’30. Tra le opere in mostra spicca Migrant Mother (1936), fotografia simbolo di un’epoca e della resilienza umana.

La mostra non si limita al passato: i temi affrontati da Lange – crisi economica, migrazioni, discriminazioni – sono incredibilmente attuali e offrono una prospettiva profonda per riflettere sulle sfide del presente. Palazzo della Penna si afferma così come un punto di riferimento per l’arte contemporanea, regalando un’occasione unica per scoprire un’artista che ha trasformato il reportage in una forma d’arte.

Bruce Davidson / Zabriskie Point: “I volti dell’America” – Ferrara, Spazio Antonioni

Fino al 4 maggio 2025, lo Spazio Antonioni di Ferrara celebra l’incontro tra due maestri: il fotografo Bruce Davidson e il regista Michelangelo Antonioni. La mostra ci porta nell’America degli anni ’60 attraverso le immagini scattate da Davidson sul set del film Zabriskie Point.

Le fotografie ritraggono un’America in trasformazione, esplorando temi come il consumismo, la libertà e la controcultura. L’esposizione è un dialogo tra cinema e fotografia, un viaggio nel tempo che unisce due linguaggi artistici per raccontare l’essenza di un’epoca. Per gli amanti del cinema e della fotografia, questa mostra rappresenta un’occasione unica per scoprire nuove prospettive su un film cult.

“Cristina Roccati (1732-1797): La donna che osò studiare fisica” – Rovigo, Palazzo Roncale

A Palazzo Roncale di Rovigo, fino al 21 aprile 2025, una mostra rende omaggio a Cristina Roccati, pioniera della scienza italiana. Nata in un’epoca in cui alle donne era precluso l’accesso agli studi superiori, Cristina sfidò le convenzioni per diventare una delle prime fisiche italiane.

La mostra celebra la sua vita e il suo contributo alla scienza, raccontando il suo coraggio e il suo spirito innovatore. Un’esposizione che unisce arte, storia e scienza per ispirare nuove generazioni a superare i limiti imposti dalle convenzioni sociali.

“Ludus: La maschera e la vertigine” – Piancastagnaio, Rocca Aldobrandesca

Nella suggestiva cornice della Rocca Aldobrandesca, questa mostra aperta al pubblico fino al 30 aprile 2025,  esplora il tema del gioco attraverso l’arte contemporanea. Ispirandosi alle categorie ludiche di Roger Caillois – agon, alea, mimicry e ilinx – l’esposizione riflette sul contrasto tra gioco e realtà.

Le opere, collocate in uno spazio di grande valore storico, reinterpretano il ruolo del gioco come metafora della vita, spingendo il visitatore a interrogarsi sul significato profondo delle sue scelte quotidiane. L’allestimento nella Rocca quattrocentesca amplifica l’impatto delle opere, creando un’esperienza immersiva e stimolante.

“Gli Italiani” di Bruno Barbey – Pordenone, Galleria Harry Bertoia

Per la prima volta in Italia, Pordenone ospita fino al 4 maggio 2025, una raccolta delle fotografie che Bruno Barbey, maestro del colore e della composizione, ha dedicato al nostro Paese. Scattate tra il 1962 e il 1966, le immagini raccontano un’Italia vibrante e piena di contrasti, tra mendicanti, sacerdoti, mafiosi e gente comune.

Barbey cattura l’anima del Bel Paese in un periodo cruciale della sua storia, rivelandone la modernità e il fascino archetipico. Le fotografie, al tempo stesso intime e universali, offrono uno spaccato della “commedia umana” italiana, evidenziando temi che hanno reso celebre il cinema di Pasolini e Fellini.

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