La luna bambina di Gianni Rodari è una poesia “rivoluzionaria” che guarda al futuro e alle nuove generazioni come unica “arma” per migliorare le cose sulla Terra. Protagonisti della speranza sono i bambini, secondo il Maestro di Omegna, gli unici in grado di poter costruire un futuro migliore, più giusto, più buono, più sostenibile.
Era un’utopia quella di Gianni Rodari trasferita attraverso le sue filastrocche, nel credo assoluto che, attraverso l’educazione “ludica” ai valori della tolleranza, del rispetto, della lotta alla povertà, del dialogo si poteva costruire una società in cui la disparità, gli egoismi, le discriminazioni, i conflitti potevano volgere alla fine.
La luna bambina fa parte della sezione La luna al guinzaglio della raccolta Filastrocche in cielo e in terra, libro per ragazzi con le illustrazioni di Bruno Munari, pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1960.
A guardare bene l’utopia educativa di Gianni Rodari ha dato un impulso positivo al cambiamento, la società dei suoi tempi è diversa rispetto a quella attuale e tante rivoluzioni positive sono avvenute nel tempo, ma i sentimenti perversi degli umani purtroppo continuano ad esistere e La luna bambina, purtroppo è ancora nelle mani degli adulti “cattivi”.
Leggiamo questa bellissima poesia di Gianni Rodari per coglierne il rivoluzionario pensiero e apprezzarne il significato.
La luna bambina di Gianni Rodari
E adesso a chi la diamo
questa luna bambina
che vola in un “amen”
dal Polo Nord alla Cina?Se la diamo a un generale,
povera luna trottola,
la vorrà sparare
come una pallottola.Se la diamo a un avaro
corre a metterla in banca:
non la vediamo più
nè rossa nè bianca.Se la diamo a un calciatore,
la luna pallone,
vorrà una paga lunare:
ogni calcio un trilione.Il meglio da fare
è di darla ai bambini,
che non si fanno pagare
a giocare coi palloncini:se ci salgono a cavalcioni
chissà che festa;
se la luna va in fretta,
non gli gira la testa,anzi la sproneranno
la bella luna a dondolo,
lanciando grida di gioia
dall’uno all’altro mondo.Della luna ippogrifo
reggendo le briglie,
faranno il giro del cielo
a caccia di meraviglie.
La fantasia dei bambini per il bene nel mondo
La luna bambina è una poesia di Gianni Rodari che che ci offre un messaggio di speranza e una soluzione contro le ingiustizie e i conflitti presenti in ogni parte del Pianeta.
La società per diventare migliore deve avere il coraggio di volare alto con la fantasia, di attingere dalla candida immaginazione dei bambini per rendere concreto il principio che i cattivi sentimenti degli adulti sono la fonte di tutti i mali terrestri.
La filastrocca di Gianni Rodari esordisce con una domanda molto importante
E adesso a chi la diamo
questa luna bambina
che vola in un “amen”
dal Polo Nord alla Cina?
“La luna bambina” per Rodari è il dono della vita, quel miracolo che ci permette di poter vivere in un Pianeta stupendo e che purtroppo trattiamo molto male. “La luna bambina” è la fantasia, l’immaginazione, la poesia stessa che nel pensiero del Maestro d’Italia prende forma attraverso quella “palla di luce” che la sera ammiriamo in cielo.
Il fascino della luna per Gianni Rodari coincide con la purezza dell’immaginazione dei piccoli, l’unica arma per poter cambiare tutto ciò che di negativo siamo costretti a “vivere” nella vita di tutti i giorni.
E la domanda del “Maestro delle Filastrocche” cerca di trovare le sue risposte all’interno della stessa poesia.
Gianni Rodari nella seconda strofa dice che l’immaginazione e la fantasia non possono essere date a “un generale”, perché la userebbe sicuramente come arma contro il nemico o per sottomettere gli altri uomini. “La poesia dei bambini” può diventare strumento di morte se usata come strumento bellico.
Nella terza strofa, l’autore cerca di tenere lontano da un così importante dono l'”avaro”, perché la vorrebbe tutta per sé e non la condividerebbe con nessuno.
Ma questo dono unico non va dato neppure a “un calciatore”, che nella poesia di Rodari diventa il simbolo dell’ambizione e dell’avidità. Per “la luna pallone” vorrà essere pagato in modo spropositato e quindi finirebbe per impoverire gli altri a favore suo.
Bellissima questa metafora perché nel 1960 i calciatori erano già degli idoli, tra le “star” più pagate all’epoca. Oggi, sono subentrate altre categorie “superpagate”, quindi, quella luna non andrebbe, seguendo il pensiero di Rodari, neppure loro.
Gianni Rodari quindi ha chiaro quale sia l’unica soluzione possibile.
Il meglio da fare
è di darla ai bambini,
che non si fanno pagare
a giocare coi palloncini
Il pensiero di Gianni Rodari esprime tutta la sua rivoluzione. Il mondo degli adulti è contaminato e serve cambiare prospettiva. Bisogna tornare a pensare e ad agire come i bambini, i quali un dono così meraviglioso, qual è “lo spettacolo della vita”, non lo vogliono tenere solo per loro, ma lo vogliono condividere con gli altri.
La gioia assoluta dei bambini e poter “giocare” insieme agli altri e anche se si trovano in mano un dono così importante non hanno ancora assimilato quella “furbizia” di tenerlo tutto per loro. L’ingenuità dei bambini è la cosa più grande in assoluto. Bisognerebbe ritrovare questa magica virtù per cambiare il mondo e renderlo migliore.
Se si sfruttasse la fantasia dei bambini a fini positivi nel mondo vivrebbe la gioia e la felicità. Sarebbe il “paradiso terrestre”, quello citato da un testo religioso come la Bibbia, quello in cui ancora Adamo ed Eva non hanno ancora assaggiato il “frutto proibito”.
Colpiscono le similitudini di un pensatore laico e “scomunicato” dalla Chiesa, quale fu appunto Gianni Rodari e gli stessi dettami che possiamo trovare nel testo biblico e in buona parte dei Vangeli cristiani.
D’altronde, il buonsenso dei grandi pensatori e degli illuminati guarda sempre alla speranza che possa affermarsi il candore dei bambini, rispetto al grigiore degli adulti.