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La lettera d’amore di John Keats a Fanny Brawne

Una delle lettere d'amore che scandalizzò la società vittoriana nell'Ottocento. Il fidanzamento fra Keats e Fanny Brawne rimase sconosciuto fino al 1878

Il fidanzamento fra Keats e Fanny Brawne rimase sconosciuto fino al 1878, quando vennero pubblicate le prime lettere. La loro unione, durata dal dicembre 1818 fino alla morte di Keats nel febbraio del 1821, ha coinciso fra le altre cose con gli anni artisticamente più prolifici del poeta. Keats si innamora immediatamente di Fanny, ma non la sposa, a causa delle sue condizioni economiche limitate e della sua salute precaria. Ecco la lettera tratta da Cronache Letterarie:

Chi era John Keats, il poeta dell'anima che tutti celebrano oggi

Chi era John Keats, il poeta dell’anima che tutti celebrano oggi

Per John Keats fare poesia significava “fare anima”. Ecco chi era lo scrittore e poeta inglese che raccontava la vita con amore e bellezza.

“Mia cara ragazza,

In questo momento mi sono messo a copiare dei bei versi. Non riesco a proseguire con una certa soddisfazione. Ti devo dunque scrivere una riga o due per vedere se questo mi assiste nell’allontanarti dalla mia mente anche per un breve momento. Sulla mia anima non riesco a pensare a nient’altro. È passato il tempo in cui avevo il potere di ammonirti contro la poco promettente mattina della mia vita. Il mio amore mi ha reso egoista. Non posso esistere senza di te. Mi scordo di tutto salvo che di vederti ancora, la mia vita sembra fermarsi lì, non vedo oltre. Mi hai assorbito. In questo preciso momento ho la sensazione di essermi dissolto – sarei profondamente infelice senza la speranza di vederti presto. Sarei spaventato di dovermi allontanare da te. Mia dolce Fanny, cambierà mai il tuo cuore? Amore mio, cambierà? Non ho limiti ora al mio amore… Il tuo biglietto è arrivato proprio qui. Non posso essere felice lontano da te. È più ricco di una nave di perle. Non mi trattare male neanche per scherzo. Mi sono meravigliato che gli uomini possano morire martiri per la loro Religione – Ho avuto un brivido. Ora non rabbrividisco più. Potrei essere un martire per la mia religione – la mia religione è l’amore – potrei morire per questo. Potrei morire per te. Il mio credo è l’amore e tu sei il mio unico dogma. Mi hai incantato con un potere al quale non posso resistere; eppure potevo resistere fino a quando ti vidi; e perfino dopo averti visto ho tentato spesso “di ragionare contro le ragioni del mio amore”. Non posso farlo più – il dolore sarebbe troppo grande. Il mio amore è egoista. Non posso respirare senza di te.”

Tuo per sempre,

John Keats

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