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Giovanni Floris al Salone del Libro, “La scuola forma i cittadini”

Nel giorno di venerdì, al Salone del Libro di Torino, Giovanni Floris insieme all'ex ministro Elsa Fornero ha presentato il suo libro "Ultimo banco"

TORINO – Nel giorno di venerdì, al Salone del Libro di Torino, Giovanni Floris insieme all’ex ministra Elsa Fornero ha presentato il suo ultimo libro, il cui titolo esprime già un profondo significato Ultimo banco. Perché insegnanti e studenti possono salvare l’Italia“. Un libro che Giusy Fasano, che ha presentato l’incontro, ha definito: “intimo, perché racconta qualcosa di ognuno di noi”.  Il libro vuole ricordare che la scuola non è uno luogo il cui fine è esclusivamente quello di trovare poi un lavoro, ma è l’ambiente in cui si impara a vivere e a costruirsi un futuro, per questo motivo è fondamentale ritornare alla centralità dell’insegnamento.

 

L’importanza della scuola

Per prima cosa Floris ha voluto sottolineare l’importanza della scuola. “Ignorante è chi non capisce il mondo, che può essere anche un laureato. La scuola è l’istituzione che forma i cittadini”.  La scuola è importante perché anche  se dura poco ha una grande profondità, dal momento che è il luogo dove si impara il rispetto per gli altri e i valori della società in cui si vive. Al giorno d’oggi si riduce la scuola ad uno strumento che serve unicamente a preparare i giovani al mondo del lavoro, riducendo il vero valore dell’istituzione. Anche Elsa Fornero ha ribadito la sua visione della scuola:”Pensare che la scuola possa essere un luogo per salvare l’Italia, al giorno d’oggi è un messaggio originale.  Tutti noi abbiamo avuto docenti che abbiamo amato e altri di cui abbiamo visto la debolezza. Ciascuno deve convincersi che nella scuola ci sono le radici per ricostruire la società, perché in questo posto si impara la capacità di avere fiducia negli altri, nel futuro, nelle istituzioni, nell’Europa. Si può avere fiducia non quando si hanno certezze, ma quando si hanno le linee guida che la scuola può fornire.”

 

Chi è stato il grande maestro?

A tale domanda Elsa Fornero ha risposto senza esitazioni che due sono stati i grandi maestri: da una parte Onorato Castellino, che le ha aperto gli occhi all’economia e alla macro economia. E in secondo luogo il marito, dal momento che ha fatto gli studi classici e con il quale ha sempre avuto un grande scambio culturale. Come l’ex ministra afferma: “Maestro può essere chiunque, è chi ti insegna una lezione che gli altri devono essere in grado di cogliere. Siamo vecchi quando non abbiamo più voglia di imparare niente.”

 

Alternanza scuola – lavoro

Relativamente alla tematica dell’alternanza scuola-lavoro, Floris sostiene che cercare l’eccellenza è un errore nella scuola pubblica. L’idea che le classi cerchino un’eccellenza è triste, i fenomeni esistono in ogni classe, perché si misura per differenza con gli altri. Un paese come il nostro non ha bisogno di fenomeni, ma di una classe che avanzi. La grande forza della scuola pubblica  deve essere quella di preparare i giovani alla vita, non di metterli al riparo in una bolla. La scuola non deve servire solamente a trovare lavoro, ma deve formare la persona a 360 gradi e in questo modo prepararla al mondo lavorativo.

 

 

 

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