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Cinque biblioteche che restano aperte nonostante i rischi

Uno sguardo su cinque biblioteche nel mondo che, nonostante le minacce, la politica e il terrorismo, hanno avuto il coraggio di rimanere aperte

MILANO – Diverse sono le difficoltà che può incontrare una biblioteca da quando viene inaugurata. Dall’Egitto all’Afghanistan, grazie a un articolo del the Guardian, scopriamo la storia di cinque biblioteche che, nonostante le minacce, hanno il coraggio di rimanere aperte.

 

Bardo Clubhouse, Il Cairo (Egitto)

Nel sud del Cairo si trova la Bardo Clubhouse, un centro culturale al cui piano terra ha aperto una biblioteca. Omar Amin, un amante dei libri che per la passione, ha lasciato il lavoro nel marketing per dedicarsi alla biblioteca a tempo pieno. All’interno della biblioteca si possono trovare diversi titoli provenienti da numerose donazioni, tra cui una prima edizione di Harry Potter e un’edizione di America di “Kafka” che Amin ha recuperato tra i mercati del libro della capitale egiziana. La biblioteca è stata saccheggiata nel 2016 dalle forze di sicurezza egiziane per la repressione della libertà di espressione. Nonostante i rischi Amin vuole mantenere aperta la biblioteca per incoraggiare le persone a leggere.

Biblioteca pubblica di Kabul (Afghanistan)

La biblioteca di Kabul è nata nel 1966 dalla fusione di due biblioteche più piccole. Questo luogo ha visto alternarsi violenze e guerra. In questo momento la biblioteca ha bisogno di tutto, libri moderni, personale, luoghi adatti alla lettura. Molte sono le necessità in Afghanistan, ma non va sottovalutata l’importanza di un luogo come un biblioteca, che possa favorire lo scambio culturale e che possa aiutare i giovani dell’Islam e capire che tutti hanno gli stessi diritti.

Biblioteca a Mogadiscio (Somalia)

Mogadiscio, la capitale della Somalia, è luogo non pacifico, dove si verificano spesso terribili violenze. Proprio qualche settimana fa si è verificato un sanguinoso attentato che ha causato la morte di 38 persone. Nonostante le difficoltà, Badra Yusuf e Abdulrahim Aden hanno iniziato a dar vita a una biblioteca, sperando che possa contribuire a diffondere la cultura e la passione per la lettura soprattutto tra i più giovani. 

 

Biblioteca pubblica di Roseau (Dominica)

La biblioteca pubblica di Roseau, situata in Dominica, deteneva una collezione consistente di letteratura caraibica. Nel 2017 l’uragano Maria ha colpito l’isola distruggendo il tetto della biblioteca e 25.000 libri. La biblioteca ha aperto momentaneamente presso il National Documentation Center a dicembre del 2017, grazie a Book Aid che ha donato 2.000 libri. Il progetto è quello di ricostruire la biblioteca e invitare le persone a leggere di nuovo.

Biblioteca e archivio nazionale a Baghdad (Iraq)

 La Biblioteca e l’Archivio Nazionale dell’Iraq è stata fondata nel 1920 e da subito ha dovuto fronteggiare diverse violenze. In particolar modo nel 2003, dopo l’invasione da parte degli Stati Uniti, la biblioteca è stata danneggiata e bruciata, perdendo il 60% degli archivi e il 95% della raccolta di rari libri. Riuscire a mantenere la biblioteca aperta negli anni seguenti non è stato semplice ma, nonostante gli attacchi e le bombe, la biblioteca è aperta cinque giorni alla settimana.

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