racconto

26 Luglio 2018

Vivo in uno dei posti più belli d’Italia, la Campania, precisamente nella Piana del Sele. Da una parte il mare, dall’altra le montagne. Lungo la costa c’è un’ampia fascia pinetaria, che va da Battipaglia ad Agropoli, per quasi trenta chilometri. Come in tutto il mondo, rifacendomi al titolo del tuo libro, si può dire che coesistono due realtà totalmente opposte, in questo caso effettivamente parallele e contigue, dove spiaggia = famiglie, bambini, divertimento; pineta = posto di acchiappo gay. E spesso ci sono intrecci fra di loro. D’estate univo l’utile al dilettevole. Prima il bagno e un po’ di sole, Read more...

19 Luglio 2018

Notte di cielo nero, Adrian stava lì sulla sua barca una quindici metri, attraccata al molo e ascoltava lo sciabordio delle onde, il fruscio del vento tra le vele ammainate, quel vento che per tutto il giorno durante la navigazione gli aveva dato più di qualche preoccupazione. Quella lunga giornata era quasi giunta al termine e tra poche ore un'altra alba avrebbe illuminato il suo volto, troppi pensieri affollavano la sua mente per scendere sottocoperta e cercare di riposare qualche ora. E così aveva deciso, dopo che Paul e Franco lo avevano salutato, dirigendosi verso quel B&B, lo stesso dove Read more...

19 Luglio 2018

E’ primavera. Cammino lentamente verso il percorso stabilito; intorno a me il verde, il sole e il trionfo della natura. I profumi, la temperatura e la leggerezza dell’aria sembrano volermi accarezzare dolcemente il viso per allontanarmi dal sopore dell’inverno e riportarmi al bagliore della stagione gioiosa. Ogni mio singolo passo è accompagnato da questa incredibile sensazione di benessere e io mi lascio sfiorare da una mano invisibile, godendo senza freni di questo gradevole e smisurato piacere. Premo il tasto ‘play’ del mio mp3 e inizio gradualmente a prendere velocità. Il cuore pulsa con una regolarità crescente e il respiro diventa Read more...

18 Luglio 2018

Ecco qui Adriana, mia moglie, col tirabaci, quel punto interrogativo rovesciato, e la faccia sgualcita, offesa dal lavorio del tempo che non riusciamo ad apprezzare, lo preferiremmo in panciolle, il tempo; Adriana giace senza difese, dorme così placidamente da sembrare di essere in pace col mondo intero, io invece non riesco a chiudere occhio e quindi lo butto su di lei. Mi sembra così…piccola, indifesa; be’, piccola in effetti lo è col suo metro e cinquanta, indifesa un po’ meno, sempre a scagliarmi accuse, lei, come fa il lanciatore coi coltelli; essendo un magistrato, a quest’ora mi avrebbe mille volte Read more...

18 Luglio 2018

3 aprile 1974, la rinascita. E’ inconfondibile, ma indefinibile. Ci sono mille modi per descrivere un tramonto, un ritornello, il sapore di una torta, la morbidezza di un velluto, ma un profumo no. Nessuna parola è in grado di dare concretezza a un profumo. Senza avvertire entra nel tuo corpo, diventa parte di te, si conficca silenziosamente in qualche angolino della tua anima e aspetta silenziosamente per travolgerti quando meno te lo aspetti. Non ti accorgi nemmeno di inalarlo e … boom: dal naso corre velocemente al cervello per esplodere nel cuore. È un po’ quello che era successo a Read more...

17 Luglio 2018

Questa è la breve storia di una bambina, dai bellissimi capelli neri e con occhi grandi e marroni, i quali le valsero il soprannome di Bambi, come il bel cerbiatto del film Disney. Questa bambina tutti occhi era molto dolce, ma anche tanto timida, paurosa, e non a caso il suo gioco preferito era nascondino, si divertiva a non farsi trovare, amava la tranquillità. Certe volte avrebbe voluto diventare invisibile per non farsi guardare, per non dover esporsi e parlare, non amava proprio essere al centro dell’attenzione. Davanti a sé, si annunciò quindi un temporale, quando la maestra durante una Read more...

15 Luglio 2018

Presi l'arco dall'angolo della camera da letto e scoccai la freccia..colpendolo all'ala!.. Lo ferii!!.. gocciolava sangue e mormorava.. Nico prendimi con te.. Nico non mi abbandonare.. Nico non ti voglio lasciare.. Non voglio morire!.. Afflosciandosi lentamente, mentre schiudeva le sue ali per un nano secondo, mi implorava col suo sguardo terrorizzato di avvicinarmi al suo corpicino. Oddio che scena!.. Non considerai quest'eventualità, ma dopo lo schock iniziale dovuto alle sue richieste, non me ne sarei dovuta neanche sorprendere... Eppure lo fui!.. Mi avvicinai al suo corpo sconfitto e assente di una benché minima voglia di ripresa.. gli presi il capo Read more...

13 Luglio 2018

Chiara si guardò allo specchio e quello che vedeva, a cinquant’anni suonati, le piaceva. Aveva un’eleganza naturale, al di là di ciò che indossava, e un sorriso aperto ed affascinante, che colpiva chiunque al primo incontro. I capelli scuri si erano ingrigiti, ma li portava ancora lunghi e raccolti in una treccia. Non era bella, non nel senso comune del termine, ma emanava un alone di dolce sicurezza, di gentile fermezza che attirava e rassicurava chi le stava accanto. E, soprattutto, aveva una copia di “Guerra e pace” in edizione economica, ma tutta sua, ancora intonsa sul comodino. Era stata Read more...

12 Luglio 2018

1- Alla deriva 16 Stringo il supporto con forza. Lascio che un residuo fasullo di gentilezza, mescolandosi all’umore del palmo di una mano, mi sfugga di dosso e si incolli, con le mie impronte, a questo pezzo di metallo dipinto di giallo. Il valore di una pena, che non vale la pena provare, si misura nella rabbia che trattengo e, a singhiozzi, tiro fuori attraverso il respiro. Tra un po’ tornerò all’aria aperta, ma adesso è uno sforzo tenermi in equilibrio in mezzo a questa marea umana, in cui io mi inserisco come un sacchetto di rifiuti spinto alla deriva. Read more...

6 Luglio 2018

Ma cos’è questo rumore? Fatelo smettere per favore! Che accidenti succede? Perché questo frastuono assordante?! Attenta Zoe! Fermati! No, Zoe, non piangere, parlami! Uno schianto infernale, oh Dio! frantumi dappertutto…La testa, il cervello, e poi…l’anima…e quella sua mano protesa a riprendere…ma a riprendere che cosa, Zoe? La sua anima? la sua lurida dignità?… Affacciato alla balaustra, Patrick urla tutto il suo sconcerto, il suo grido rimbomba lungo l’anima delle scale fin dentro la sua. La paura tremenda che lei non voglia più sentirlo si fa insopportabile. Ha il cuore in gola e il terrore che gli blocca il respiro. “Aspetta, Read more...