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“Aria viva” (1962), la poesia di Paul Éluard sull’amore che rende vivi

Paul Éluard scrive questa bellissima poesia, intitolata “Aria viva”, per un amore che è necessario come il respiro.

All’amore non si può rinunciare. È la forza positiva che muove il nostro agire, che ci tiene in vita anche nei momenti più oscuri. Con “Aria viva“, il poeta surrealista francese Paul Éluard canta un legame indissolubile, che niente e nessuno potrebbe spezzare. Un amore che rende vivi, che è necessario come il respiro.

“Aria viva” di Paul Éluard

Ho guardato davanti a me
In mezzo alla folla ti ho veduta
In mezzo al grano ti ho veduta
Sotto un albero ti ho veduta

Al termine di ogni mio viaggio
Al fondo di tutti i miei tormenti
Alla svolta di ogni risata
Che uscivi dall’acqua e dal fuoco

D’estate e d’inverno ti ho veduta
Nella mia casa ti ho veduta
Tra le mie braccia ti ho veduta
Dentro i miei sogni ti ho veduta

Io non ti lascerò mai più.

La versione originale, “Air vif”

J’ai regardé devant moi
Dans la foule je t’ai vue
Parmi les blés je t’ai vue
Sous un arbre je t’ai vue

Au bout de tous mes voyages
Au fond de tous mes tourments
Au tournant de tous les rires
Sortant de l’eau et du feu

L’été l’hiver je t’ai vue
Dans ma maison je t’ai vue
Entre mes bras je t’ai vue
Dans mes rêves je t’ai vue

Je ne te quitterai plus.

Il significato di questa poesia

Dove leggere “Aria viva”

“Aria viva”, che in lingua francese si intitola “Air vif” è un componimento che Paul Éluard pubblica all’interno della sua raccolta “Derniers poèmes d’amour“, arrivata in Italia nel 1996 attraverso l’edizione di Passigli Editore con il titolo di “Ultime poesie d’amore“, con traduzioni a cura di Vincenzo Accame.

L’amore che rende vivi

Composta in settenari, questa poesia è caratterizzata da armonia, musicalità e dolcezza. La presenza di anafora ed epistrofe crea un movimento di circolarità che rivela al lettore la compiutezza del sentimento espresso dal poeta: l’amore cantato da Paul Éluard è potente come la vita, indissolubile, una forza che torna e ritorna, senza mai affievolirsi.

Le immagini ricreate dal poeta impressionano per la vividezza e per il trasporto che emanano. Raccontano di un sentimento che attraversa il tempo, che è in grado di superare le barriere spaziali, non smettendo mai di riempire il cuore di chi lo prova.

“Aria viva”, che tecnicamente riprende uno dei temi cari alla poesia surrealista (la persona amata è una creatura soprannaturale che connette a un mondo più alto), esprime l’importanza dell’amore vero nelle nostre vite: esso è respiro. Indispensabile, irrinunciabile, proprio come quell’ultimo verso che sta lì, alla fine del componimento, a dichiarare l’eternità di un sentimento che ci rende vivi.

Paul Éluard

Paul Éluard, pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel, è stato un poeta francese, tra i maggiori esponenti del movimento surrealista.

Nato a Saint-Denis nel 1895, il poeta sceglie lo pseudonimo “Éluard” in ricordo della nonna materna. Per comporre i suoi versi si ispira al vitalismo di Whitman e all’armoniosa musicalità delle opere di Verlaine.

Pubblica le sue prime poesie nel 1913.  Dopo aver trascorso 14 mesi in un sanatorio per via di un attacco di emottisi, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale il giovane Paul Éluard viene arruolato nella fanteria.

Nei suoi versi, Paul Éluard canta dapprima la pace e l’amore, senza mai mancare di sperimentare nelle forme e nello stile.

Nella seconda fase della sua produzione, quando il poeta ha l’occasione di viaggiare e scoprire la realtà europea e quella asiatica, le tematiche acquistano una forte ispirazione sociale.

Paul Éluard non smette di scrivere e comporre e, nonostante le difficoltà di salute, pubblica innumerevoli raccolte poetiche fino alla morte, sopravvenuta nel 1952 a seguito di un infarto.

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