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Quanto vale il periodo natalizio per una casa editrice?

Natale, tempo di regali…e di affari. O almeno così dovrebbe essere per le case editrici; per molte di loro, infatti, a Natale si concentra una quota importante del proprio fatturato annuale, messo in pericolo da crisi economica e crollo nel 2012 delle vendite nel settore...

Ce lo spiega Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio studi AIE, illustrando le stime per questo 2012

 

MILANO – Natale, tempo di regali…e di affari. O almeno così dovrebbe essere per le case editrici; per molte di loro, infatti, a Natale si concentra una quota importante del proprio fatturato annuale, messo in pericolo da crisi economica e crollo nel 2012 delle vendite nel settore. Con Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio studi AIE, cerchiamo di fare una previsione, analizzando numeri, stime e strategie che riguardano l’intera filiera del mondo editoriale italiano.

Quanto vale il Natale per una casa editrice?
Per una casa editrice, così come per una libreria, il Natale rappresenta una quota importante del fatturato. L’effettiva influenza può variare dalle caratteristiche e la tipologia di ogni singola casa editrice, e dalle rispettive strategie. Il fenomeno dell’incidenza del Natale si è abbastanza accentuato negli ultimi anni, ed è dovuto a precise scelte editoriali che hanno spostato sempre più l’uscita di libri di autori importanti nella seconda metà dell’anno.
Influisce considerevolmente il fatto di immettere nel mercato titoli di narrativa piuttosto che di pubblicazioni che si prestano a diventare idee originali di regalo. Il fenomeno che si sta diffondendo negli ultimi tempi anche in Italia riguarda l’uscita di box e scatole, contenenti oltre al libro oggetti e gadget attinenti con l’argomento trattato nel volume. Una tendenza che riguarda principalmente i manuali di cucina e di giardinaggio, abbinati in speciali box con oggetti che possano servire per la pratica descritta nel libro.

Quanto si è venduto negli ultimi anni durante il periodo natalizio?
Il periodo natalizio rappresenta il 18-20% del fatturato totale annuale. Che è moltissimo. Segno che le vendite di libri sono tutt’altro che omogenee nel corso dell’anno. Poi librerie che hanno un’accentuazione del loro assortimento sul settore ragazzi vanno anche sopra il 20%, fino a un 22-23%. Internet, le vendite on line di libri, anticipano poi il picco natalizio perché si tende a comprare prima del dicembre e del Natale. Molto poi dipende dai titoli che eventualmente escono nella seconda parte dell’anno nel cambiare questi numeri.

Esiste già una stima di vendite relativo al 2012?
L’ultimo dato a disposizione è quello relativo alla fine di novembre, presentato nel corso di Più libri più liberi a Roma nei giorni scorsi. Il valore relativo alle vendite è pesantemente in negativo rispetto allo scorso anno (-7,5%), ma se analizziamo l’andamento mese per mese, notiamo una riduzione di quel valore a 2 cifre (-12%) che si era registrato nella prima parte dell’anno. Sicuramente quest’anno verrà chiuso in negativo, ma non con quei valori che si prospettavano a inizio 2012.
La vera novità è che il libro ha smesso di essere un prodotto anticiclico, che andava bene anche quando gli altri tipi di consumi perdevano colpi e le persone avevano meno da spendere. Anche l’editoria italiana oggi risente, come tutti gli altri settori, delle difficoltà del momento. Non posso escludere che, nel corso delle vacanze di Natale, ci possa essere un titolo in libreria come al cinema che cambi lo scenario.
Nel 2012 c’è stato un profondo ridisegnarsi del modo in cui clienti e consumatori di musica e cinema accedono ai contenuti. E anche in editoria, con lo sviluppo di un mercato di ebook. Dovuto in parte dovuto alla crisi, in parte alle nuove tecnologie e al sempre meno tempo disponibile per l’accesso ai contenuti.

 

Il mercato editoriale non riguarda solo i libri, ma anche i supporti digitali, come gli eReader. Quanto inciderà la loro vendita questo Natale?
Posso dare la stima del parco installato di tablet. Una stima difficile da definire, dovuta al fatto che prima Amazon e poi a seguire i suoi competitor non rilasciano i propri dati di vendita. Sono comunque a disposizione stime provenienti da altri osservatori. Gli 1,4 milioni di tablet acquistati a fine 2011 a distanza di 12 mesi raddoppieranno, arrivando a quasi 2,8 milioni a dicembre 2012. Sempre per la lettura dei contenuti editoriali, l’altro dato interessante è quello relativo alla vendita degli smartphone, passati in 12 mesi da 25 a 30 milioni. I numeri dicono che è possibile stimare una consistente vendita di eReader per questo Natale, e ciò farà da traino per i primi mesi del 2013 all’acquisto e il download di ebook. Sempre in ambito digitale, un altro dato interessante è quello relativo agli ebook. Nel luglio 2011, su 100 titoli cartacei pubblicati in Italia, il 17% era disponibile anche in versione ebook. Nel settembre 2012, questa percentuale è salita al 37%. Un dato che fotografa bene la tendenza del settore di pubblicare sempre più titoli che escono in contemporanea sia versione in cartaceo che in digitale.

 

17 dicembre 2012

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