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Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza, ecco la cinquina dei finalisti

Battute finali, per il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza. Ecco i cinque finalisti, tra i quali verrà scelto il romanzo inedito vincitore di questa prima edizione...

MILANO – Battute finali, per il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza. Ecco i cinque finalisti, tra i quali verrà scelto il romanzo inedito vincitore di questa prima edizione: Dentro c’è una strada per Parigi di Nòvita Amadei, La letteratura tamil a Napoli di Alessio Arena, Il genio dell’abbandono di Wanda Marasco, La ricchezza di Marco Montemarano, Il bambino di Budrio di Angela Nanetti. I cinque inediti – scelti  dal comitato di lettura composto dagli agenti letterari Luigi Bernabò e Marco Vigevani, dagli scrittori e giornalisti Francesco Durante e Stefano Malatesta, dallo scrittore e critico letterario Silvio Perrella, dalla scrittrice Sandra Petrignani, dal direttore editoriale Giuseppe Russo – sono stati presentati giovedì 12 settembre (ore 19), a Milano nello Spazio Pal Zileri (main sponsor del Premio).

L’EVENTO – All’evento sono intervenuti Vittorio Mincato, presidente di Neri Pozza, il direttore marketing e comunicazione Forall-Pal Zileri Manuela Miola, Giuseppe Russo, direttore editoriale Neri Pozza, e Nicoletta Martelletto giornalista de Il Giornale di Vicenza, che ha raccontato il rapporto tra moda e letteratura, tracciando una storia dell’abbigliamento nella sua particolare funzione di strumento letterario per decifrare i personaggi. Intermezzi musicali di Ettore Martin e Michele Calgaro hanno accompagnato la serata. Tra gli autori finalisti c’è il vincitore, che sarà annunciato e premiato il 3 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza, progettato dall’architetto rinascimentale Andrea Palladio nel 1580. L’autore riceverà in premio un assegno di 25 mila euro e la sua opera sarà pubblicata da Neri Pozza Editore.

I FINALISTI – I cinque romanzi finalisti – scelti tra i dodici selezionati da una commissione designata dalla casa editrice, a loro volta tra i 1.781 i testi arrivati al concorso – evocano memorie e profonde solitudini. Come quella delle due donne protagoniste di Dentro c’è una strada per Parigi di Nòvita Amadei, con la capitale francese a fare da sfondo discreto di una storia di amicizia intergenerazionale e solidarietà femminile. Indaga le sfumature di un rapporto quasi filiale Il bambino di Budrio di Angela Nanetti, che ha come protagonista un trovatello talentuoso, accolto nel convento ed educato da Padre Giovanni, fino a quando le malelingue dell’ambiente ecclesiastico non diffonderanno pettegolezzi su questo bambino “posseduto dal Maligno”. Si spazia dalla Roma anni Settanta de La ricchezza di Marco Montemarano, per andare a fondo a indagare nella memoria – spesso fallace – e nell’identità di ognuno, ai sotterranei di una Napoli dove si muove la società segreta dell’Accademia Letteraria tamil raccontata da La letteratura tamil a Napoli di Alessio Arena, tra realtà e leggenda. I romanzi scavano nell’emotività dei protagonisti e nei ricordi del passato, che fanno emergere nodi mai sciolti: come accade a Gemito, lo scultore che incarna l’indissolubile legame tra talento e follia in Il genio dell’abbandono di Wanda Marasco, sullo sfondo di una Napoli di fine Ottocento.

PRIMA EDIZIONE – Il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza, indetto nell’anno del centenario della nascita del fondatore della casa editrice e basato sul modello dei Premi letterari spagnoli, quasi tutti organizzati dagli editori, ha l’obiettivo di riportare al centro del lavoro editoriale l’attività di selezione e di valutazione dei talenti. Secondo Giuseppe Russo, ideatore del Premio, “questa prima edizione ha visto una partecipazione enorme, la più alta forse mai registrata in un concorso letterario italiano: ci sono pervenute ben 1.781 opere che, nella loro varietà di temi e indirizzi, ci hanno fornito un quadro esauriente dello stato della nuova narrativa italiana. I romanzi della cinquina finalista presentano tutti una notevole qualità letteraria. Sono opere capaci di attrarre il lettore dalla prima all’ultima pagina e, insieme, in possesso di sorprendente eleganza di stile e controllo della scrittura”. Nel segno dello spirito originario dell’editore Neri Pozza e della sua fede ostinata nella creatività del lavoro editoriale: “Saranno idee d’arte e di poesia… ma sono le sole capaci di sedurmi e interessarmi. – ripeteva infatti Neri Pozza – Il resto, per me, è buio e vanità”.
 

13 settembre 2013

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