Polillo (AIE) su Ecobonus ”È una buona notizia che l’Iva non aumenti sugli abbinamenti ai libri”
17 Aprile 2019
''Una buona notizia, per noi, per i nostri ragazzi, soprattutto per il Paese. Mi auguro che arrivi presto la formalizzazione della decisione''. È l'auspicio del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo dopo la notizia che il Governo ha deciso di escludere l'incremento dell'Iva dal 4 al 21%...
Il presidente dell’AIE esprime soddisfazione per la scelta del Governo di accogliere l’emendamento dell’onorevole Causi al decreto Ecobonus, escludendo l’aumento dell’Iva per beni che integrano alcune categorie di libri
MILANO – “Una buona notizia, per noi, per i nostri ragazzi, soprattutto per il Paese. Mi auguro che arrivi presto la formalizzazione della decisione”. È l’auspicio del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo dopo la notizia che il Governo ha deciso di escludere l’incremento dell’Iva dal 4 al 21% per beni che integrano e sono di completamento ad alcune categorie di libri, accogliendo così l’emendamento Causi.
IL GRAZIE DI POLILLO – “È un fatto importante per il Paese – ha proseguito Polillo – perché sceglie di non gravare alcuni libri di un inutile e controproducente balzello fiscale. Grazie quindi all’onorevole Causi che ha proposto e sostenuto l’emendamento, e forse non è un caso che sia un professore di economia della cultura – ha continuato –, grazie al Governo che sta cercando la copertura e in particolare al sottosegretario Baretta, e grazie a tutti i partiti che lo stanno sostenendo”.
IL VALORE SOCIALE DEI LIBRI – “È finalmente un segnale – ha concluso Polillo – di concreta considerazione del valore sociale che i libri hanno nella formazione dei cittadini, ma anche di quello economico della produzione culturale e dell’innovazione nel settore. Si sta evitando un ingiustificato aggravio fiscale. Mi auguro che possano essere presi in considerazione almeno i libri educativi, quelli per bambini e quelli professionali, così compiendo un primo passo per iniziare a guardare davvero alla cultura, e all’industria culturale, come motore dello sviluppo, così come mi auguro si possa trovare una soluzione anche per evitare l’aggravio Iva su tutti i prodotti culturali abbinati a quelli editoriali.
27 luglio 2013
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